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Il caso di pedofilia nella Chiesa irlandese

Ultimo Aggiornamento: 25/03/2010 15:56
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17/02/2010 11:06

L'incontro del Papa con i vescovi irlandesi

Nuova credibilità morale dopo lo scandalo degli abusi


Pubblichiamo il testo del comunicato diffuso al termine dell'incontro del Papa con i vescovi d'Irlanda svoltosi in Vaticano lunedì 15 e martedì 16 febbraio.

On 15 and 16 February 2010, the Holy Father met the Irish Bishops and senior members of the Roman Curia to discuss the serious situation which has emerged in the Church in Ireland. Together they examined the failure of Irish Church authorities for many years to act effectively in dealing with cases involving the sexual abuse of young people by some Irish clergy and religious. All those present recognized that this grave crisis has led to a breakdown in trust in the Church's leadership and has damaged her witness to the Gospel and its moral teaching.
The meeting took place in a spirit of prayer and collegial fraternity, and its frank and open atmosphere provided guidance and support to the Bishops in their efforts to address the situation in their respective Dioceses.
On the morning of 15 February, following a brief introduction by the Holy Father, each of the Irish Bishops offered his own observations and suggestions. The Bishops spoke frankly of the sense of pain and anger, betrayal, scandal and shame expressed to them on numerous occasions by those who had been abused. There was a similar sense of outrage reflected by laity, priests and religious in this regard.
The Bishops likewise described the support at present being provided by thousands of trained and dedicated lay volunteers at parish level to ensure the safety of children in all Church activities, and stressed that, while there is no doubt that errors of judgement and omissions stand at the heart of the crisis, significant measures have now been taken to ensure the safety of children and young people. They also emphasized their commitment to cooperation with the statutory authorities in Ireland - North and South - and with the National Board for Safeguarding Children in the Catholic Church in Ireland to guarantee that the Church's standards, policies and procedures represent best practice in this area.
For his part, the Holy Father observed that the sexual abuse of children and young people is not only a heinous crime, but also a grave sin which offends God and wounds the dignity of the human person created in his image. While realizing that the current painful situation will not be resolved quickly, he challenged the Bishops to address the problems of the past with determination and resolve, and to face the present crisis with honesty and courage. He also expressed the hope that the present meeting would help to unify the Bishops and enable them to speak with one voice in identifying concrete steps aimed at bringing healing to those who had been abused, encouraging a renewal of faith in Christ and restoring the Church's spiritual and moral credibility.
The Holy Father also pointed to the more general crisis of faith affecting the Church and he linked that to the lack of respect for the human person and how the weakening of faith has been a significant contributing factor in the phenomenon of the sexual abuse of minors. He stressed the need for a deeper theological reflection on the whole issue, and called for an improved human, spiritual, academic and pastoral preparation both of candidates for the priesthood and religious life and of those already ordained and professed.
The Bishops had an opportunity to examine and discuss a draft of the Pastoral Letter of the Holy Father to the Catholics of Ireland. Taking into account the comments of the Irish Bishops, His Holiness will now complete his Letter, which will be issued during the coming season of Lent.
The discussions concluded late Tuesday morning, 16 February 2010. As the Bishops return to their Dioceses, the Holy Father has asked that this Lent be set aside as a time for imploring an outpouring of God's mercy and the Holy Spirit's gifts of holiness and strength upon the Church in Ireland.

Ecco una nostra traduzione italiana del comunicato.

Il 15 e il 16 febbraio 2010, il Santo Padre ha incontrato i vescovi irlandesi e membri di alto rango della Curia Romana per discutere della grave situazione emersa nella Chiesa in Irlanda. Insieme hanno esaminato il fallimento, per anni, delle autorità ecclesiastiche irlandesi nell'agire efficacemente riguardo casi che coinvolgono l'abuso sessuale di giovani perpetrato da alcuni sacerdoti e religiosi irlandesi. Tutti i presenti hanno riconosciuto che questa grave crisi ha portato a un crollo della fiducia nella guida della Chiesa e ha danneggiato la sua testimonianza del Vangelo e il suo insegnamento morale.
L'incontro si è svolto in uno spirito di preghiera e di fraternità collegiale e questa atmosfera franca e aperta ha fornito guida e sostegno ai vescovi nei loro sforzi volti ad affrontare la situazione nelle rispettive diocesi.
La mattina del 15 febbraio, dopo una breve introduzione del Santo Padre, ogni vescovo irlandese ha esposto le proprie osservazioni e i propri suggerimenti. I vescovi hanno parlato con sincerità del senso di dolore e di rabbia, di tradimento, di scandalo e di vergogna espresso loro in numerose occasioni da quanti hanno subito abusi. Un senso simile di oltraggio è stato espresso, a questo proposito, da laici, sacerdoti e religiosi.
Parimenti, i vescovi hanno descritto il sostegno che attualmente viene offerto da migliaia di volontari laici formati e impegnati a livello parrocchiale per garantire la sicurezza dei bambini in tutte le attività ecclesiali, e hanno sottolineato che, sebbene non vi siano dubbi sul fatto che al centro della crisi vi siano errori di valutazione e omissioni, ora sono state prese importanti misure per garantire la sicurezza dei bambini e dei giovani. Hanno anche evidenziato il proprio impegno a cooperare con le autorità competenti in Irlanda, nel Nord e nel Sud, e con il National Board for Safeguarding Children della Chiesa cattolica in Irlanda per garantire che i criteri, le politiche e le procedure della Chiesa rappresentino la miglior pratica in questo settore.
Da parte sua, il Santo Padre ha osservato che l'abuso sessuale sui bambini e sui giovani non è soltanto un crimine odioso, ma è anche un grave peccato che offende Dio e ferisce la dignità della persona umana creata a sua immagine. Pur comprendendo che l'attuale, dolorosa situazione non verrà risolta velocemente, ha sfidato i vescovi ad affrontare i problemi del passato con determinazione e decisione e la presente crisi con onestà e coraggio. Ha anche espresso la speranza che l'attuale incontro contribuisca a unire i vescovi e a permettere loro di parlare con una sola voce nell'individuare passi concreti per portare alla guarigione quanti hanno subito abusi, incoraggiando un rinnovamento della fede in Cristo e ripristinando la credibilità spirituale e morale della Chiesa.
Il Santo Padre ha anche fatto riferimento alla più generale crisi della fede che colpisce la Chiesa e l'ha collegata alla mancanza di rispetto per la persona umana e a quanto l'indebolimento della fede abbia contribuito in maniera determinante al fenomeno dell'abuso sessuale di minori. Ha sottolineato la necessità di una riflessione teologica più profonda sull'intera questione e ha esortato a una migliore preparazione pastorale, accademica, spirituale e umana sia dei candidati al sacerdozio e alla vita religiosa sia di quanti sono già ordinati e professi.
I vescovi hanno avuto l'opportunità di esaminare una bozza della Lettera Pastorale del Santo Padre ai cattolici d'Irlanda e di discuterne. Tenendo in considerazione i commenti dei vescovi irlandesi, il Santo Padre completerà ora la sua Lettera, che verrà pubblicata durante il prossimo tempo di Quaresima.
I dibattiti si sono conclusi nella tarda mattinata di martedì 16 febbraio 2010. Ai vescovi che tornano alle loro diocesi il Santo Padre ha chiesto che questa Quaresima sia un tempo per implorare la misericordia di Dio e i doni di santità e di forza sulla Chiesa in Irlanda.


(©L'Osservatore Romano - 17 febbraio 2010)
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