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Dio ama anche te, bestia che hai stuprato tua figlia

Ultimo Aggiornamento: 06/05/2010 23:00
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04/05/2010 20:16

27 Aprile 2010

Dio ama anche te, bestia che hai stuprato tua figlia
di Aldo Trento

Caro padre Aldo, ho abusato della mia figliastra, che vive con voi dopo che i servizi sociali l’hanno tolta da quello che era il mio focolare. Sono un mostro, sono come quel mostro che una delle sue bambine, che passò la stessa terribile esperienza di mia figlia, ha disegnato su quel foglio che lei mi ha dato qualche mese fa. Non sono degno di vivere tra gli uomini, e per questo ho tentato molte volte di farla finita… e non so perché Dio non me lo ha permesso. Non sopporto più di vivere, non me lo merito, mi sento un indemoniato, peggio delle bestie, che pur non avendo la ragione non arriverebbero a commettere quel che io, nella mia perversione, ho commesso. Non voglio che nessuno abbia pietà di me, non voglio nemmeno che mi si guardi, voglio solo che qualcuno mi tolga questa vita che non mi merito più. Padre, in questa mia disperazione, io, pedofilo, posso sperare che Dio mi perdoni? Padre, lei potrebbe avvicinarsi a me in carcere, anche senza guardarmi in faccia se la faccio vomitare, e pronunciare quelle parole semplici, le uniche che potrebbero darmi il diritto alla speranza: «Io ti assolvo dai tuoi peccati, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Vattene e non peccare più»? Padre, per favore, posso sperare di ascoltare queste parole e di vedere la sua mano tracciare davanti alla mia figura di mostro il segno della croce, l’unica cosa che ho imparato quando da bambino andavo a Messa, prima che io stesso fossi abusato molte volte da altre persone, fino a ridurmi a essere quello che sono? Padre, continuerò a essere per tutti un mostro, però per me sarebbe diverso passare la vita che mi rimane, giustamente in questo carcere, con la certezza di essere stato perdonato da Dio. Tutto sarebbe sopportabile se avessi la certezza che questo terribile crimine che ho commesso è stato perdonato da Dio, e che pur nella miseria della vita che respiro continuo a essere Figlio di Dio. Padre, la aspetto. Grazie.
Mirko

Per i farisei sarebbe impossibile rispondere a questa lettera, come anche per i moralisti che governano la cultura dominante. Invece per un miserabile peccatore come me che sperimenta ogni giorno la tenerezza della misericordia divina, è un’allegria. Faccio questa premessa così che i puritani, gli alfieri della morale, non si alzino in piedi ancora una volta gridandomi che sono pazzo. Il peccato è peccato, e il crimine è un crimine, la bestialità è la bestialità, e chi vive questi disordini è giusto che ne paghi le conseguenze. Non dimentichiamoci che se esiste l’Inferno è per questi motivi. In questo senso il mio cuore ringrazia infinitamente il Santo Padre per la posizione ferma che ha preso di fronte ai fatti accaduti nella nostra Chiesa cattolica, e porto nella mia anima il suo immenso dolore per la campagna oggi in atto contro di lui, perché i puritani, le sentinelle con la loro diabolica carica di malvagità vogliono screditare la sua augusta persona, che nonostante gli attacchi continua a indicarci il cammino della verità e della misericordia. La lettera di Mirko mi è arrivata addosso come un raggio in un giorno pieno di sole, e ha suscitato in me il desiderio di trovare le parole capaci di offrire una speranza a quest’uomo.


Caro Mirko, prima di venire da te a confessarti vorrei dirti con tutto il mio affetto che Dio ti ama, che niente e nessuno potrà toglierti la dignità di figlio di Dio. Come vorrei che nell’attesa di vederti tu possa entusiasmarti del figliol prodigo, della samaritana, dell’adultera, di Zaccheo, per toccare con mano che non esiste peccato, per quanto esecrabile e mostruoso, che chi ti ha creato non possa perdonare. Che senso avrebbe il cristianesimo, un Dio che si è fatto uomo, se esistesse un uomo che non possa essere perdonato da Lui, se esistesse un peccato che non possa essere rimesso dalla sua infinita misericordia? Se dall’alba al tramonto del mondo esistesse un uomo o un delitto che non possa essere cancellato dalla misericordia divina, il cristianesimo sarebbe una grande menzogna.
Sì, caro Mirko, perché il cristianesimo è soltanto, esclusivamente un Avvenimento di misericordia. Se non esistesse il mio peccato, se non esistesse il tuo peccato, se non fossero esistiti milioni e milioni di peccati, tanti quanti sono stati gli uomini che hanno calpestato questa terra, se non esistessero miliardi di uomini peccatori, non avremmo mai potuto sperimentare la dolcezza della misericordia divina. Che commozione la notte di Pasqua, quando ascoltando il Preconio pasquale sono rimasto con le lacrime agli occhi davanti all’affermazione: «Oh, felice colpa di Adamo, che meritò un così grande Salvatore»! Mirko, capisci che la liturgia pasquale afferma che è stato necessario il peccato di Adamo per poter dire oggi: “Tu, oh Cristo mio”, per poter godere oggi del suo sguardo pieno di tenerezza? Riesci a capire, Mirko, cosa significa?
Senza questa verità, tutti, “innocenti” o miserabili peccatori, saremmo disperati. Mirko, se io sono un criminale, se io sono un mostro, però sono figlio di Dio, sono il frutto della misericordia divina, sono Cristo stesso.

Bianchi come la neve
Davanti al tuo grido di perdono, alla tua lettera insudiciata dalla tua miseria, non meno grande della mia (non dimentico mai che se io non sono arrivato alla tua perversione e non ci arriverò, è esclusivamente perché Dio ha pietà di me, mettendo la sua mano potente sulla mia testa, perché se così non fosse da un momento all’altro precipiterei nelle cose più impensabili e deplorevoli che la libertà umana, senza Cristo, possa immaginare), provo una tenerezza infinita, la stessa che provai quando abbracciai la tua cara figliastra, che vede in me un “papà buono”. Però io le dico sempre: «Non sono buono io, è Gesù che è buono con me, ed è Lui a guidare il mio cuore perché sia buono. Ecco perché sono buono con te». Per questo posso dialogare con lei, parlando di te, come Cristo le parlerebbe di te. Per questo posso pregare con lei che il tuo cuore si penta, perché tu riconosca la misericordia di Dio, perché lei, senza censurare niente, possa nella pazienza del tempo non dico dimenticare, ma perdonarti, comprendendo che tu stesso sei stato a tua volta vittima di un abuso e che, purtroppo, se uno nella vita non incontra un abbraccio misericordioso, si ritrova capace solo di violenza.
Mirko, diceva Cesare Pavese che «qualsiasi violenza nasce dalla mancanza di tenerezza». È stato così per la tua figliastra, è stato così per te, è stato così e sarà così per qualsiasi uomo che si macchi di un piccolo o grande delitto. Però quello che desidero è che tu percepisca che nel cristianesimo non esiste crimine che non possa essere perdonato, quando la libertà umana riconosce anche solo per un secondo la sua responsabilità e chiede perdono. Ricorda che nella Divina Commedia esiste un personaggio che Dante era convinto di incontrare all’Inferno, per via dei suoi peccati vergognosi, però lo incontra con sua grande sorpresa nel Purgatorio. Quando lo vede gli domanda come abbia fatto a fuggire dal fuoco dell’Inferno dopo un’esistenza totalmente sgretolata. E lui gli risponde: prima di morire ho pensato alla Vergine Maria, e una lacrima è scesa dai miei occhi. Era stata sufficiente una cosa tanto piccola, in un momento di lucidità quando già era sul punto di morire, per meritare la salvezza.
Mirko, come desidero vederti, confessarti, assolverti, anche in nome di tua figlia, che da mesi ha ritrovato il sorriso e la gioia di vivere. L’uomo non è e non sarà mai il frutto dei suoi peccati, dei suoi antecedenti, non importa quali siano stati: è e sarà il frutto della misericordia divina. Non dimenticarti mai ciò che da quando ti conosco continuo a ripeterti: «Voi siete relazione con l’Infinito». «Io sono Tu che mi fai». E poi ciò che dice il profeta: se i tuoi peccati erano neri come la notte, diventeranno bianchi come la neve.

Quid stat, videat ne cadat
Ti chiedo solo una cosa: non guardare allo sterco in cui sei sommerso, ma alla perla che porti dentro al tuo cuore, perché quella perla è la Presenza di Gesù che ti guarda, così come ha guardato quel giorno Maria Maddalena e tutti i peccatori che gridano tutti i giorni e tutte le notti: “Signore, abbi pietà di noi”. E non dimenticarti mai delle parole di Gesù: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra». Dice il Vangelo: «Se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani».
Il peccato non si pesa con la bilancia, per la quale c’è chi è più peccatore e chi lo è meno. Il peccato è peccato, senza nulla togliere alla gravità di alcuni crimini rispetto ad altri, però tutti abbiamo peccato. E che nessuno si permetta di gridare all’“untore” di manzoniana memoria, perché se io non faccio quello che fate voi è solo perché Dio mi tiene stretto tra le sue braccia. Non dimenticarti quello che diceva un monaco santo: ciò che non è successo in settant’anni, se uno si dimentica di Cristo può precipitare nell’abisso in un secondo. Ha ragione l’apostolo Paolo: «Quid stat, videat ne cadat» («Chi crede di stare in piedi guardi di non cadere»).
Signore, non ci muoviamo da qui se Tu non sei con noi, disse Mosè prima di riprendere la sua marcia verso la terra promessa.
Infine, caro amico, che la pena che stai scontando, che non è paragonabile al delitto che hai commesso, sia un’occasione per scoprire una cosa che non ti è mai capitata nella vita: sentirti amato, perché sei perdonato!

www.tempi.it
04/05/2010 21:19

Eh una testimonianza forte.
Di sicuro solo Gesu' puo' guarire chi ha fatto del male e chi lo ha subito.
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04/05/2010 21:23

Ma queste testimonianze sono delle lettere pubbliche o confessioni private?
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04/05/2010 21:55

Re:
S_Daniele, 04/05/2010 21.23:

Ma queste testimonianze sono delle lettere pubbliche o confessioni private?




sono "prese" dalla rivista mensile (è anche on-line) "Tempi" di Luigi Amicone
[Modificato da ((Zacuff)) 04/05/2010 21:56]
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04/05/2010 22:42

Re: Re:
((Zacuff)), 04/05/2010 21.55:




sono "prese" dalla rivista mensile (è anche on-line) "Tempi" di Luigi Amicone




Non intendevo da dove tu li copi, ma se queste "confessioni" a don Aldo Trento sono scambi epistolari pubblici che poi lui li riporta in questa rivista o se sono delle confessioni private che egli riporta nella rivista.
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Re: Re: Re:
S_Daniele, 04/05/2010 22.42:




Non intendevo da dove tu li copi, ma se queste "confessioni" a don Aldo Trento sono scambi epistolari pubblici che poi lui li riporta in questa rivista o se sono delle confessioni private che egli riporta nella rivista.




al momento non lo so, bisognerebbe che mi informassi
05/05/2010 20:33

Re:
S_Daniele, 04/05/2010 21.23:

Ma queste testimonianze sono delle lettere pubbliche o confessioni private?



Perchè secondo te pubblicherebbe così bellamente una confessione, ben sapendo che il segreto confessionale non è divulgabile?


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05/05/2010 21:40

"...La lettera di Mirko mi è arrivata addosso come un raggio in un giorno pieno di sole, e ha suscitato in me il desiderio di trovare le parole capaci di offrire una speranza a quest’uomo."

Si tratta di uno scambio epistolare. Come si evince sia dalla lettera del reo, che dalla risposta del sacerdote, l'incontro per la confessione deve ancora verificarsi.
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06/05/2010 12:53

[SM=g7255] bellissima corrispondenza tra un padre ed un figlio a sua volta abusato e che crescendo aveva imparato solo la violenza...

Un giornalista un giorno chiede ad un pisicologo e ad un medico se esista una cura per i pedofili...
- si, se pensiamo ad un trattamento CONTROLLATO con i medicinali;
no, se pensiamo che i medicinali possano guarire un male che non proviene dalle cellule, ma dalla società in cui il pedofilo è vissuto...

Le statistiche dicono che il 90% dei pedofili è frutto a sua volta di violenze subite quando erano bambini, l'altro 10% lo affida a casi più generici o a traumi familiari, violenze non sessuali, ma comunque nel circolo familiare...

Non può esistere un medicinale che possa curare una tale patologia, l'unica medicina E' L'AMORE VERO, QUELLO DI DIO...

ATTENZIONE A DISTINGUERE poi i casi di pedofilia dalla moderna sollecitazione di moda del TURISMO PEDOFILO, questi si sono maiali e bestie [SM=g7352] (con tutto il rispetto per queste categorie) perchè secondo le statistiche QUESTI NON HANNO SUBITO VIOLENZE, MA SFRUTTANO I MINORENNI PAGANDO E SOLO PER DIVERTIRSI NEI PAESI PIU' POVERI.... [SM=g7362]

In questi casi queste parole del sacerdote sortirebbero delle grandi risate diaboliche...tanto per capirci! [SM=g7352]

Diverso è il pedofilo che non va a caccia del minorenne nei paradisi turistici e a pagamento....egli è un DISPERATO a sua volta vittima che non avendo conosciuto l'amore vero, e naturalmente avendo una configurazione anche di forte debolezza CARATTERIALE, non resiste a sua volta dal far violenza su chi gli capita....con inaudita violenza fisica fino anche alla soppressione della vittima....

Diverso ancora è il prete pedofilo che non uccide la sua vittima, al contrario LA RASSICURA...non pochi medici parlano in questo caso perfino di INCESTO perchè il prete è visto dalla vittima COME UN PADRE AMOREVOLE E PIENO DI ATTENZIONI....TROPPE ATTENZIONI, TROPPE CAREZZE fino a sfociare nell'erotismo...
Non a caso Benedetto XVI nella sua enciclica Deus Caritas Est fa un distinguo assai curato che vi invito a meditare, sull'EROS E SULL'AGAPE...
- l'EROS è quel meccanismo affettuoso scaturito dal Peccato Originale che sfocia spesso appunto nell'orgia, nel piacere della carne, nella lussuria, nella prostituzione, IL VIZIO ecc...
- l'AGAPE al contrario è quel MOVIMENTO che parte da Dio abbracciando ogni Uomo e riversando su di essi l'agape-AMORE FRATERNO E FILIALE....
dall'AGAPE AUTENTICA SCATURISCE IL VERO MATRIMONIO FRA GLI SPOSI...
da questa Agape matura l'amore dei genitori verso i figli...

Confondendo l'eros con l'amore, soprattutto in questa società VIZIOSA...ecco che abbiamo l'individualismo DEL PIACERE...DELLA PERSONALE SODDISFAZIONE, E' UN AMORE DISTORTO, ADULTERATO, FALSIFICATO.... ecco i suoi frutti: aborto, divorzio, adulterio, perfino l'eutanasia è un amore DISTORTO...pedofilia, tradimenti, insoddisfazione, orgoglio gay....

Ma a tutto c'è rimedio: PENTIRSI.....RISCOPRIRE IL SENSO DEL PUDORE, IL SENSO DELLA VERGOGNA, SENTIRE E CAPIRE DI AVER PERDUTO LA PROPRIA DIGNITA'...

Bellissima risposta del sacerdote, che il Signore aiuti questa e queste persone....

riguardo alla confessione, come ha risposto Katietta, questa è una lettera, una corrispondenza....non è stato violato alcun confessionale, lo dice il prete che gli scrive PRIMA DI ANDARLO AD INCONTRARE DAL VIVO...
06/05/2010 15:38

Ottima analisi ,Tea.
Io aggiungo che c'è anche chi fa un'apoteosi della pedofilia adducendo presunti diritti del bambino alla sua libera espressione della sessualita' e non aggiungo altro.Tanto ogni giorno ne sentiamo di notizie di chi difende questa visione abnorme direi ...che vuole sporcare l'infanzia nella sua concezione piu' pura.Appunto nella sua innocenza.
06/05/2010 18:41

Scusate non " apoteosi" ," apologia".Mi son confusa.
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06/05/2010 19:07

Re:
Caterina63, 06/05/2010 12.53:

[SM=g7255] bellissima corrispondenza tra un padre ed un figlio a sua volta abusato e che crescendo aveva imparato solo la violenza...

Un giornalista un giorno chiede ad un pisicologo e ad un medico se esista una cura per i pedofili...
- si, se pensiamo ad un trattamento CONTROLLATO con i medicinali;
no, se pensiamo che i medicinali possano guarire un male che non proviene dalle cellule, ma dalla società in cui il pedofilo è vissuto...

Le statistiche dicono che il 90% dei pedofili è frutto a sua volta di violenze subite quando erano bambini, l'altro 10% lo affida a casi più generici o a traumi familiari, violenze non sessuali, ma comunque nel circolo familiare...

Non può esistere un medicinale che possa curare una tale patologia, l'unica medicina E' L'AMORE VERO, QUELLO DI DIO...

ATTENZIONE A DISTINGUERE poi i casi di pedofilia dalla moderna sollecitazione di moda del TURISMO PEDOFILO, questi si sono maiali e bestie [SM=g7352] (con tutto il rispetto per queste categorie) perchè secondo le statistiche QUESTI NON HANNO SUBITO VIOLENZE, MA SFRUTTANO I MINORENNI PAGANDO E SOLO PER DIVERTIRSI NEI PAESI PIU' POVERI.... [SM=g7362]

In questi casi queste parole del sacerdote sortirebbero delle grandi risate diaboliche...tanto per capirci! [SM=g7352]

Diverso è il pedofilo che non va a caccia del minorenne nei paradisi turistici e a pagamento....egli è un DISPERATO a sua volta vittima che non avendo conosciuto l'amore vero, e naturalmente avendo una configurazione anche di forte debolezza CARATTERIALE, non resiste a sua volta dal far violenza su chi gli capita....con inaudita violenza fisica fino anche alla soppressione della vittima....

Diverso ancora è il prete pedofilo che non uccide la sua vittima, al contrario LA RASSICURA...non pochi medici parlano in questo caso perfino di INCESTO perchè il prete è visto dalla vittima COME UN PADRE AMOREVOLE E PIENO DI ATTENZIONI....TROPPE ATTENZIONI, TROPPE CAREZZE fino a sfociare nell'erotismo...
Non a caso Benedetto XVI nella sua enciclica Deus Caritas Est fa un distinguo assai curato che vi invito a meditare, sull'EROS E SULL'AGAPE...
- l'EROS è quel meccanismo affettuoso scaturito dal Peccato Originale che sfocia spesso appunto nell'orgia, nel piacere della carne, nella lussuria, nella prostituzione, IL VIZIO ecc...
- l'AGAPE al contrario è quel MOVIMENTO che parte da Dio abbracciando ogni Uomo e riversando su di essi l'agape-AMORE FRATERNO E FILIALE....
dall'AGAPE AUTENTICA SCATURISCE IL VERO MATRIMONIO FRA GLI SPOSI...
da questa Agape matura l'amore dei genitori verso i figli...

Confondendo l'eros con l'amore, soprattutto in questa società VIZIOSA...ecco che abbiamo l'individualismo DEL PIACERE...DELLA PERSONALE SODDISFAZIONE, E' UN AMORE DISTORTO, ADULTERATO, FALSIFICATO.... ecco i suoi frutti: aborto, divorzio, adulterio, perfino l'eutanasia è un amore DISTORTO...pedofilia, tradimenti, insoddisfazione, orgoglio gay....

Ma a tutto c'è rimedio: PENTIRSI.....RISCOPRIRE IL SENSO DEL PUDORE, IL SENSO DELLA VERGOGNA, SENTIRE E CAPIRE DI AVER PERDUTO LA PROPRIA DIGNITA'...

Bellissima risposta del sacerdote, che il Signore aiuti questa e queste persone....

riguardo alla confessione, come ha risposto Katietta, questa è una lettera, una corrispondenza....non è stato violato alcun confessionale, lo dice il prete che gli scrive PRIMA DI ANDARLO AD INCONTRARE DAL VIVO...




"perchè il prete è visto dalla vittima COME UN PADRE AMOREVOLE E PIENO DI ATTENZIONI....TROPPE ATTENZIONI, TROPPE CAREZZE fino a sfociare nell'erotismo..."

dice mio fratello: non mi azzardo più di accarezzare un bambino perchè......coi tempi che corrono!
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06/05/2010 22:13

Re: Re:
((Zacuff)), 06/05/2010 19.07:




"perchè il prete è visto dalla vittima COME UN PADRE AMOREVOLE E PIENO DI ATTENZIONI....TROPPE ATTENZIONI, TROPPE CAREZZE fino a sfociare nell'erotismo..."

dice mio fratello: non mi azzardo più di accarezzare un bambino perchè......coi tempi che corrono!




[SM=g7497] bè dai....non esageriamo....e attenzione, che è questo quello che vogliono i nemici: che il prete non si avvicini più ai bambini....e questo occorre impedirlo.... [SM=g7362]




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Re: Re:
martinicm, 05/05/2010 20.33:



Perchè secondo te pubblicherebbe così bellamente una confessione, ben sapendo che il segreto confessionale non è divulgabile?






Sarebbe per caso la prima volta?
06/05/2010 23:00

Una carezza veloce sui capelli o una piccola pacca sulla spalla) e un bel sorriso rallegrano i bambini.
Anche una buona parola che facciano capire quanto Gesu' li ami.Sempre nel rispetto.
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