Presto una nuova 'direttiva' della Santa Sede sulle controverse apparizioni mariane di Medjugorje

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S_Daniele
00sabato 7 novembre 2009 05:49
Amici, da Amministratore vi chiedo di moderare la vostra irruenza, come ho detto in precedenza fino a quando la Chiesa non avrà dato un suo pronunciamento in merito alla questione Medjugorie il cattolico è libero di crederci o meno, non si è eretici se si crede ne tanto meno se non si crede, l'importante è che le due parti, con le proprie ragioni, dialogano con il dovuto rispetto reciproco.
E' chiaro che l'evento Medjugorie di per sè ha delle problematiche, 40000 apparizioni, la disobbedienza di alcuni molto vicini ai veggenti, messaggi poco chiari e a volte eterodossi, e tante altre cose, questo nessuno lo mette in dubbio, anche iyvan ha detto di non sapere se le apparizioni siano veraci o meno, così come non ha certezza della buona fede dei veggenti, questo atteggiamento di iyvan lo interpreto come una disponibilità al dialogo e all'obbedienza della Chiesa qualora il suo giudizio sarà negativo, iyvan si limita a mettere a nostra disposizione la sua esperienza personale, ma non è solo la sua, e i benefici che ha tratto da quel luogo, tutto qui.
Per quanto riguarda i documenti che si sono espressi in merito a Medjugorie, in verità non c'è nessuna condanna, si dice solamente che fino ad ora non si è potuto riscontrare la soprannaturalità delle pretese “apparizioni”, certo non è un parere molto favorevole per Medjugorie ma non si può nemmeno dire che è una condanna a questi eventi, nulla toglie che in futuro si possa riscontrare la soprannaturalità di questi eventi.

Per hhh

Hai a portata di mano i messaggi di "Maria" che difendono iviva vego?
S_Daniele
00sabato 7 novembre 2009 06:32
Consiglio la lettura di questi testi:

www.cafarus.ch/Medjugorje.html

www.cafarus.ch/medjugorje2.html

veritasprimacaritas.googlepages.com/ZanicMedj_Maggio1990.pdf

www.cafarus.ch/peric.html
S_Daniele
00sabato 7 novembre 2009 06:38
Re:
Ghergon, 06/11/2009 22.38:

Quoto hhh
La norma vuole che sia proprio il vescovo locale ad avere esclusiva e definitiva parola su quello che accade nella sua diocesi.
Qui abbiamo le dichiarazioni negative di due vescovi.
Mi sembra che la faccenda debba concludersi al più presto per il bene di tutti.




La Congregazione per la Dottrina della fede ha decretato delle "Norme" che spiegano quali sono le persone o gruppi di persone che, nella Chiesa, hanno autorità e competenza per pronunciarsi in materia di apparizioni e rivelazioni private. Le "Norme" citano successivamente:
- il Vescovo o Ordinario del luogo;
- la conferenza episcopale alla quale appartiene il vescovo interessato;
- la Congregazione per la Dottrina della fede, in nome del Sovrano Pontefice.

Ora nei primi due casi ci sono stati già tre pronunciamenti non propriamente positivi sugli eventi di Medjugorje.
Nelle apparizioni di Fatima o di altri luoghi riconosciuti autentici, non è intervenuta la Santa Sede in proposito per prnunciarsi favorevolmente, è bastato il benestare o il parere negativo, da parte del Vescovo del luogo o della Conferenza episcopale del luogo.
Su Medjuogorje a quanto pare ciò non basta.
S_Daniele
00sabato 7 novembre 2009 06:54


ATTI DELLA CONFERENZA EPISCOPALE TOSCANA

Comunicato dei Vescovi toscani

Durante la Visita "ad limina Apostolorum" dei Vescovi della Regione Toscana, nei giorni 16/20 aprile 2007, abbiamo avuto un incontro presso la Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, con il Segretario Monsignor Angelo Amato, il quale, parlando con noi delle apparizioni di Medjugorje, ci ha invitati a rendere pubblica l'Omelia del Vescovo di Mostar, per fare chiarezza sul fenomeno religioso legato a questo luogo.
In conformità a questo invito rendiamo note, e preghiamo, soprattutto i Sacerdoti, a leggerlo attentamente ed a trarre le conseguenze necessarie, per la retta illuminazione dei nostri fedeli.



Dall'omelia di S.E. Mons. Ratko Peric, Vescovo di Mostar, a Medjugorje, il 15 giugno 2006, in occasione della Solennità del Corpo e Sangue di Cristo.

III - “Le apparizioni”
Innanzitutto, il fatto che qualcuno si confessa sinceramente e riceve devotamente la santa comunione in questa chiesa parrocchiale e che tale persona nella sua anima sente la gioia, grazie al perdono di Dio, lo salutera' ogni fedele e lo attribuira' a Dio, fonte di ogni grazia. Ma sara' attento di non passare, in maniera illogica e inconseguente, da tale fatto di grazia alla conclusione: “Io mi sono confessato, mi sento bene, ora sono convertito, dunque la Madonna appare a Medjugorje!” Tale fedele e penitente e' comunque obbligato a confessarsi, frequentare gli altri sacramenti, osservare tutti i comandamenti al di la' del fatto se le apparizioni private siano riconosciute o meno.

Secondo, io non sarei un ministro responsabile del Mistero del Corpo e del Sangue di Cristo se non avvertissi, anche oggi pubblicamente, anche da questo luogo e in questa occasione, tutto il mondo interessato che in questa Chiesa locale di Mostar-Duvno esiste qualcosa come uno scisma: un gruppo di sacerdoti, dimessi dal Governo generale dei Frati minori dall'Ordine francescano a causa della loro disobbedienza al Santo Padre gia' da anni mantiene in maniera violenta piu' chiese parrocchiali ed uffici con l'inventario ecclesiastico. In tali parrocchie essi operano non solo illegalmente ma amministrano i sacramenti sacrilegamente, ed alcuni anche invalidamente, come sono la confessione e la cresima oppure assistono ai matrimoni invalidi. Tale prassi antiecclesiastica deve essere scioccante per tutti noi.
Ugualmente tale scandalo del sacrilegio dei sacramenti, specialmente del Santissimo Corpo di Gesu', dovrebbe essere scioccante anche per i fedeli che si confessano invalidamente davanti a tali sacerdoti e assistono alle Messe sacrileghe. Preghiamo il Signore di togliere quanto prima di mezzo di noi questo scandalo e scisma.
Terzo, sono grato al Santo Padre, sia a Papa Giovanni Paolo II, di b. m. sia a Benedetto XVI, gloriosamente regnante, i quali hanno sempre rispettato la posizione dei vescovi di Mostar-Duvno, sia del defunto sia dell'attuale, riguardo alle presunte “apparizioni” e “messaggi” di Medjugorje, restando sempre fermo il pieno diritto al Sommo Pontefice di pronunziarne l'ultimo verdetto. E questa posizione dei vescovi, dopo tutte le indagini canoniche, si puo' riassumere in queste frasi:

1 - Medjugorje e' una parrocchia cattolica nella quale si realizza la vita liturgica e pastorale come nelle altre parrocchie di questa Diocesi di Mostar-Duvno. E nessuno e' autorizzato ad attribuire il titolo ufficiale di “santuario” a questo luogo, eccetto la Chiesa.
2 - In base alle indagini ecclesiastiche sugli avvenimenti di Medjugorje non si puo' affermare che si tratti delle apparizioni o rivelazioni soprannaturali. Questo significa che la Chiesa finora non ha accettato nessuna apparizione ne' come soprannaturale ne' come mariana.
3 - Nessun sacerdote che opera canonicamente in questa parrocchia di Medjugorje o che sia di passaggio e' autorizzato a presentare la sua opinione privata, contraria alla posizione ufficiale della Chiesa sulle “apparizioni e messaggi”, ne' in occasione delle celebrazioni dei sacramenti, ne' durante gli atti di pieta' soliti, ne' nei mezzi di comunicazione cattolici.
4 - I fedeli cattolici non sono solo liberi dall'obbligo di credere nella veracita' delle “apparizioni” ma devono sapere che non sono permessi i pellegrinaggi ecclesiastici, ne' ufficiali ne' privati, ne' personali ne' comuni, dalle altre parrocchie, se presuppongono l'autenticita' delle “apparizioni” o se con cio' autenticassero tali “apparizioni”. Chi fa ed insegna diversamente, non agisce e non insegna secondo lo spirito della Chiesa.
5 - In base alle indagini e prassi finora avute, come vescovo locale ritengo che riguardo agli avvenimenti di Medjugorje per tutti questi 25 anni non e' accertata, a livello ecclesiastico, nessuna “apparizione” della Madonna come autentica. Il fatto che nel corso di questi 25 anni si parla di decine di migliaia delle “apparizioni”, non attribuisce nessuna autenticita' a tali eventi, secondo le parole dell'attuale Santo Padre, udite durante l'udienza concessami il 24 febbraio u.s., alla Congregazione per la dottrina della fede hanno sempre suscitato la domanda come possano essere credibili per un credente cattolico.

Soprattutto non ci appaiono come autentiche se gia' si sa in anticipo che le presunte “apparizioni” avverranno:
- ad una persona ogni anno il 18 marzo, ma avra' anche le “apparizioni” ogni 2 del mese, con i “messaggi” che puoi anche tu aspettare, secondo la procedura abituale;
- ad un'altra avverra' ogni giorno dell'anno, ma - come se questo non fosse sufficiente - e percio' di aggiunta ogni 25 del mese una “apparizione” particolare ed anche una specie di comunicato al pubblico che anche tu puoi prevedere e aspettare;
- ad una terza apparira' ogni 25 di dicembre, per il Natale, anche con il comunicato simile ai gia' menzionati;
- ad una quarta persona “apparira'” ogni anno il 25 giugno, e cio' con un certo comunicato;
- agli altri due ogni giorno con i “messaggi” che si possono prevedere perche' sono varianti dei simili contenuti.
Tale fatto ed alluvione delle presunte apparizioni, messaggi, segreti e segni non confermano la fede ma ci convincono ancor di piu' che in tutto questo non e' accertato niente di autentico e veritiero.
Percio' responsabilmente invito quelli che dicono di se di essere “veggenti” come anche quelli che formulano i “messaggi” di mostrare l'obbedienza ecclesiastica e di cessare con tali pubbliche comparse e comunicati in questa parrocchia. Con cio' manifesteranno loro dovuto senso ecclesiale non mettendo le “apparizioni” private e le comunicazioni private sopra la posizione ufficiale della Chiesa.

La fede e' una cosa seria e responsabile.
La Chiesa e' una istituzione seria e responsabile.
Per l'intercessione della Beata Vergine Maria, la piu' grande portatrice dei doni dello Spirito di Dio e la quale per l'opera dello Spirito Santo nel suo grembo ha concepito, e ha dato al mondo, la Seconda Persona Divina, Cristo Gesu', il quale ci da' il suo Santissimo Corpo e Sangue per la vita eterna, voglia Lui - Via Verita' e Vita - aiutarci affinche' la verita' sulla Beata Vergine, Madre sua e Madre della Chiesa, Sede della Sapienza e Specchio della Giustizia, risplenda in tutto il suo splendore in questa nostra parrocchia e diocesi, senza alcuna mescolanza delle cose non degne della fede, e tutto in conformita' all'immutabile dottrina e prassi della Chiesa.
Amen.
S_Daniele
00sabato 7 novembre 2009 06:56
Documenti relativi a Vlasic prima della riduzione allo stato laicale...a causa della sua continuata disobbedienza:

Il testo:

Lo status canonico del Rev. fra Tomislav Vlašić, OFM
Vescovo, 2008-08-31



La Congregazione per la Dottrina della Fede, con Lettera prot. 144/1985-27164, del 30 maggio 2008, mi ha incaricato, in qualità di Vescovo locale di Mostar-Duvno, di informare la comunità diocesana sullo status canonico di fra Tomislav Vlasic, fondatore dell’aggregazione ”Kraljice mira potpuno Tvoji - po Mariji k Isusu”.

Nella Lettera, firmata dal Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, arcivescovo Angelo Amato, sta scritto:

„Nel contesto del fenomeno Medjugorje, questo Dicastero sta trattando il caso del Rev. P. Tomislav Vlasic, OFM, originario di codesta regione e fondatore dell’aggregazione ‘Kraljice Mira, potpuno tvoji - po Mariji k Isusu’.

Con Decreto del 25 gennaio 2008, debitamente intimato, questo Dicastero imponeva severe misure cautelari e disciplinari al Rev. Vlasic.

Notizie non infondate, giunte a questa Congregazione, rivelano che il religioso in parola non abbia ottemperato, neppure parzialmente, all’obbedienza ecclesiastica richiesta dalla delicatissima situazione in cui versa, mentre si appura che svolge solerte attività in codesta diocesi di Mostar-Duvno e nei territori pertinenti, dando vita ad opere di religione, edifici ed altro.

Poiché il Rev. Vlasic è incorso nella censura dell’interdetto latae sententiae riservato a questo Dicastero, prego l’E.V., per il bene dei fedeli, di informare la comunità della condizione canonica del P. Vlasic, e, nel contempo, di relazionare circa la situazione in merito…”.

* * * * *

Si tratta del fatto che la stessa Congregazione della Santa Sede ha applicato le sanzioni ecclesiastiche nei confronti del R. P. Tomislav Vlašić, come risulta dal Decreto della Congregazione (prot. 144/1985), del 25 gennaio 2008, firmato dal Cardinale William Levada, Prefetto, e dall’Arcivescovo Angelo Amato, Segretario della Congregazione, e il “Concordat cum originali”, del 30 gennaio 2008, verificato da msgr. John Kennedy, ufficiale della Congregazione.

Il Decreto è notificato al R. P. fra Tomislav Vlašić in Curia Generale OFM a Roma, il 16 febbraio 2008, e l’intimazione è stata controfirmata dal Ministro Generale dei Frati Minori, Padre fra José R. Carballo, Ordinario del Padre Vlašić.

Nel Decreto della Congregazione sta scritto che il R. P. Tomislav Vlašić, è chierico dell’Ordine dei Frati Minori - fondatore dell’aggregazione „Kraljice Mira, potpuno tvoji - po Mariji k Isusu“ e coinvolto nel “fenomeno Medjugorje'' -segnalato alla Congregazione “per divulgazione di dubbie dottrine, manipolazione delle coscienze, sospetto misticismo, disobbedienza ad ordini legittimamente impartiti ed addebiti contra sextum”.

Studiato il caso, la Congregazione nel suo Congresso particolare ha decretato le sanzioni al R. P. fra Tomislav Vlašić, come segue:

„1. È fatto obbligo di dimora in una domus Ordinis della regione Lombardia (Italia) determinata dal Ministro Generale dell’Ordine, da attuarsi entro trenta giorni dalla legittima intimazione del presente decreto;

2. È interdetta ogni relazione con la comunità ‘Kraljice Mira…’ e con i suoi membri;

3. È vietato effettuare negozi giuridici e agire negli organismi amministrativi sia canonici che civili senza licenza scritta ad actum del Ministro Generale dell’Ordine e sotto la responsabilità dello stesso;

4. È fatto obbligo di seguire un iter formativo teologico-spirituale con valutazione finale e, previa recognitio di questo Dicastero, emissione della professio fidei;

5. Sono proibiti l’esercizio della ‘cura d’anime’, la predicazione, i pubblici interventi ed è revocata la facoltà di confessare fino alla conclusione di quanto disposto al numero precedente, salva la valutazione di merito.

Alla violazione dell’obbligo di dimora (n. 1) e dei divieti menzionati ai nn. 3 e 5 è annessa la sanzione dell’interdetto (ex can. 1332) latae sententiae, riservato alla Sede Apostolica.

Si ammonisce il Rev. Vlasic che in caso di contumacia si procederà al processo penale giudiziale in vista di più aspre sanzioni, non esclusa la dimissione, considerati anche i sospetti di eresia e scisma nonché di atti scandalosi contra sextum, aggravati da motivazioni mistiche.

Il Rev. Vlašić rimane sotto la giurisdizione diretta del Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori che provvederà alla vigilanza tramite il Superiore locale o altro Delegato”.



* * * * *


Ai sacerdoti, religiosi, religiose ed altri fedeli nelle Diocesi di Mostar-Duvno e Trebinje-Mrkan, nonché a tutti a cui spetta “nei territori pertinenti”, si porta a conoscenza in quale status canonico versa il R. P. fra Tomislav Vlašić.

Con particolari ossequi

+ Ratko Perić, vescovo, m.p.

don Ante Luburić, cancelliere, m.p.

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i fatti:

Posto qui una biografia + approfondita di padre Vlasic, per capire meglio la vicenda:

Una biografia intrecciata con Medjugorje

Vlašic è una figura di primo piano nel fenomeno delle presunte apparizioni, iniziate nel 1981. Ne ricostruisce la storia il blog di Marco Corvaglia, studioso leccese autore del libro Medjugorje è tutto falso (Anteprima Edizioni, 2007). Sacerdote carismatico - si legge nel blog
www.marcocorvaglia.blog.lastampa.it
Vlašic a maggio del 1981 aveva partecipato ad un congresso del Movimento carismatico, chiedendo di pregare per la guarigione della Chiesa in Jugoslavia. Dopo qualche settimana, ecco le prime apparizioni ai sei ragazzi, in seguito alle quali Vlašic si stabilisce come viceparroco a Medjugorje (dal 1981 al 1984), senza informarne il vescovo, e cominciando ad accompagnare i veggenti come loro “direttore spirituale”. Il ruolo del francescano appare incontestabile: persino il mariologo p. René Laurentin, che già dal 1983 frequentava Medjugorje, nella sua ricostruzione degli eventi fatta nel libro Racconto e messaggio delle apparizioni di Medjugorje (Queriniana, 1987) dichiara che p. Tomislav, dopo essersi messo in contatto con i veggenti, “ne diventa il ‘direttore spirituale’ e sarà questo il titolo che manterrà nella parrocchia”. Più avanti, ne Il segreto di Maria e l’avvenire (Edizioni Segno, 1996) conferma, in un capitolo intitolato “Le prime guide di Medjugorje” (p. 37), che Tomislav Vlašic “segnò la grande epoca di Medjugorje”. D’altronde lo stesso Vlašic, in una lettera a Giovanni Paolo II del 1984, si definì come “colui che, attraverso la divina provvidenza, guida i veggenti di Medjugorje".



Nulla di nuovo sotto il sole
Le pesanti accuse mosse dalla Congregazione per la Dottrina della Fede al francescano esprimono, nella sostanza, quanto già affermato nel corso degli anni dalla gerarchia locale, che aveva fin da subito diffidato del personaggio: il 30 ottobre 1984, l’allora vescovo di Mostar, mons. Pavao Žanic, emanò un documento intitolato "La posizione attuale, non ufficiale, della Curia Vescovile di Mostar nei confronti degli eventi di Medjugorje", in cui il francescano veniva definito “mistificatore e mago carismatico”. Per Zanic, d’altronde, da sempre contrario al business di Medjugorje, i giovani veggenti erano impostori o persone plagiate, e le apparizioni null’altro che allucinazioni, un falso. Secondo lui erano stati i francescani, che avevano eretto il santuario, ad istruire i ragazzi perché, aveva spiegato, si trovavano in una situazione di conflitto con il vescovo per una annosa questione di distribuzione delle parrocchie.

Nel 1997, il nuovo vescovo mons. Peric privò Vlašic della facoltà di confessare nel territorio delle diocesi di Mostar-Dubno e di Trebinje-Mrkan.

Nel 1984, infatti, era venuta alla luce la vicenda, risalente al 1976, di una suora croata, Manda Kozul, o suor Rufina, che viveva a Zagabria, in una comunità religiosa "mista" in cui all’epoca viveva anche Vlašic. La suora era incinta e si era trasferita in Germania per evitare lo scandalo, divenendo la governante di un anziano signore. Nel 1984, il vescovo di Mostar ricevette una lettera della donna, che indicava in Vlašic il padre del bambino. Mons. Zanic si recò personalmente dalla donna, che negò di aver scritto la lettera, ma il datore di lavoro presentò prove inoppugnabili. L’anziano signore, infatti, inoltrò il carteggio rinvenuto nella sua casa tra la donna e Vlašic al card. Ratzinger, che conosceva di persona, il quale a sua volta lo inoltrò a mons. Zanic. Quest'ultimo convocò Vlašic il 12 dicembre 1985, in presenza del provinciale francescano. Il prete si difese così: “La Vergine e la verità basteranno a difendermi". Qualche stralcio del carteggio, riporta Corvaglia, apparve nel volume Medjugorje: the untold story, del giornalista E. Michael Jones, direttore del periodico cattolico statunitense Fidelity: “Riguardo al padre del bambino - scriveva Vlašic alla suora-madre - nessuno ti può costringere a dire il suo nome. Io penso sia meglio dire che tu hai incontrato qualcuno di passaggio che ti ha dato un falso nome e ha detto di volerti sposare. Poi se n'è andato e non si è più fatto sentire e tu eri incinta”. “Se tu lo dici anche ad una sola persona, anche se fosse tua madre o tua sorella - scriveva nei giorni in cui il bambino stava per nascere - l'hai detto a tutto il mondo. E non ne ricevi nessun guadagno, solo problemi. Ma otterrai la benedizione di Dio se mantieni il segreto, perché salvi molte sorelle e fratelli ed il mondo in questi tempi difficili. Sarai davvero come Maria, che accettò il suo personale destino e andò con il suo bambino ovunque dovette, assistita dalla Provvidenza, e il bambino, nonostante le tribolazioni che lei patì, divenne l'origine della massima gloria". E lei, più realista, gli rispondeva: “Non è facile per me sopportare tutto ciò. Mi dici di essere come Maria, ma devo dirti che lei aveva Giuseppe con sé in una terra straniera”. Fu dopo l’emergere di questa vicenda che Vlašic “fuggì” in Italia, dove si dedicò alla fondazione della comunità “Regina della Pace”.

Altra vicenda inquietante è quella che ha per protagonista una stretta collaboratrice di Vlašic in Italia, Stefania Caterina, una sorta di suora laica insieme alla quale il religioso ha tenuto, alla fine degli anni ’90, esercizi spirituali nelle comunità da lui guidate (v. sotto). Si parla di inquietanti esercizi spirituali destinati alla “guarigione delle radici dell’uomo e dell’umanità”, sedute spiritiche in cui venivano evocati “arcidiavoli” ed arcangeli, conversazioni con lo Spirito Santo, Gesù e così via, il tutto impacchettato in una sorta di ideologia New Age (sr. Stefania Caterina ha anche scritto un libro, Oltre la grande barriera (Luci dell’Esodo, 2008), in cui si parla di flotte interplanetarie e ufo). Nel febbraio 2007 il vescovo di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte, ha allontanato dalla “filiale” abruzzese della comunità “Regina della Pace”, con un provvedimento disciplinare, padre Vlašic e Stefania Caterina, rigettandone le "rivelazioni" .



“Sponsorizzato” dalla Madonna

Che p. Vlašic abbia cercato in ogni modo di farsi “legittimare” da un’autorità soprannaturale come direttore spirituale dei veggenti, esercitando dunque un pesante condizionamento sui veggenti, emerge anche dai diversi messaggi in cui la Madonna avrebbe fatto fin da subito riferimento a lui.

Risalirebbe al 6 ottobre 1981, ad esempio, secondo i sei veggenti, l’investitura ufficiale del religioso: “Padre Tomislav deve cominciare con il gruppo di preghiera. È necessario. Padre Tomislav deve pregare con fervore” (R. Laurentin, Corpus Chronologique des Messages, Oeil, 1988, pag. 157). “Ringraziate tanto padre Tomislav – avrebbe poi detto il 28 febbraio 1982, secondo quanto si legge sul diario della veggente Vicka Ivankovic – perché vi guida così bene”.

In ogni caso, le dimostrazioni di favore da parte della Madonna nei messaggi delle apparizioni non si contano.

Però poi il meccanismo si inceppa. Nel 1988 Vlašic scrisse una lettera aperta - che poi diventò un opuscolo intitolato Una chiamata nell’anno mariano, pubblicato in diverse lingue - in cui annunciava la fondazione della nuova comunità da lui guidata (“Regina della Pace – Tutti tuoi, tramite Maria a Gesù”, con sede a Parma; chiusa poi dal vescovo di Parma mons. Benito Cocchi, venne riaperta nella forma di associazione privata di fedeli con quattro sedi in Italia). Tale comunità, a suo dire, era voluta espressamente dalla Madonna. Una delle veggenti, infatti, Marija Pavlovic, il 21 aprile 1987 dichiarò – e scrisse nel medesimo opuscolo – che la Madonna, in una delle apparizioni, l’anno precedente, su domanda esplicita aveva confermato che si trattava di un suo progetto: “Questo è un piano di Dio”, avrebbe detto a Marija la Madonna. Poi accadde qualcosa di imprevisto: tre mesi dopo, nel luglio dello stesso anno, il 1987, in seguito, forse, ad una insidiosa intervista a Vlašic in cui gli veniva attribuita una scabrosa vicenda, Marija ritratta tutto in un comunicato in italiano e in croato, integralmente riportato dalla Curia di Mostar. “Dichiaro – vi scrisse tra le altre cose – di non aver mai chiesto alla Madonna nessuna conferma per questa Opera”; “di non aver mai dalla Madonna ricevuto né dato a p. Tomislav né a qualsiasi altra persona, una tale conferma e approvazione da parte della Madonna”; “la mia prima testimonianza - aggiungeva, riferendosi a quanto da lei affermato nell’opuscolo - non corrisponde a verità. Personalmente non avevo alcun desiderio di rilasciare alcuna dichiarazione scritta. p. Tomislav V. mi ha consigliato, insistendo parecchie volte, di scrivere, in qualità di veggente, una testimonianza aspettata dal mondo”. (ludovica eugenio)

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La Lettera del Ministro generale dei Francescani alla quale, per aver disobbedito, Vlasic è stato ora ridotto allo stato laicale

ORDO FRATRUM MINORUM
MINISTER GENERALIS

Prot. N. 098714

Ai Ministri Provinciali di Bosnia-Erzegovina, Croazia e Italia.
Loro sedi

Carissimo Fratello Ministro,
il Santo Padre, accogliendo la richiesta di fr. Tomislav VLASIC, OFM, membro della minoritica Provincia di S. Bernardino da Siena (L'Aquila), responsabile di condotte lesive della comunione ecclesiale sia in ambito dottrinale che disciplinare ed incorso nella censura dell'interdetto, gli ha concesso la grazia della riduzione allo stato laicale (amissio status clericalis) e la dimissione dall'Ordine.

Inoltre, il Santo Padre ha concesso all'oratore, motu proprio, la remissione della censura incorsa, nonché la grazia della dispensa dai voti religiosi e da tutti gli oneri connessi con la sacra ordinazione, incluso il celibato.

Come salutare precetto penale - sotto pena di scomunica da dichiararsi dalla S. Sede, ed in caso di necessità anche senza previa ammonizione canonica - al Sig. Tomislav Vlasic vengono imposti i precetti sotto elencati:

a) Interdizione assoluta di esercitare qualsiasi forma di apostolato (per es. promozione del culto pubblico o privato, insegnamento della dottrina cristiana, direzione spirituale, partecipazione ad associazioni di fedeli, ecc.), nonché di acquistare ed amministrare beni destinati ad opere pie;
b) Divieto assoluto di rilasciare dichiarazioni in materia religiosa, specialmente riguardo ai "fenomeni di Medjugorje "
e) Proibizione assoluta di abitare nelle case dell'Ordine dei Frati Minori.

Circa l'esecuzione delle gravi disposizioni prese dalla S. Sede nei confronti del Sig. Tomislav Vlasic, la stessa Sede Apostolica chiama direttamente in causa i Superiori dell'Ordine.

Pertanto, mi rivolgo a te, perché vigili, ed avverta opportunamente i Guardiani e i responsabili delle case filiali, sul pieno rispetto, da parte di Tomislav Vlasic, delle disposizioni pontificie che lo riguardano, in modo particolare di quella relativa alla proibizione di abitare nelle case comunque appartenenti all'Ordine dei Frati Minori, sotto pena di rimozione dall' ufficio.

Confidando nella tua piena comprensione e pronta collaborazione, ti saluto fraternamente.
Roma, 10 marzo 2009

Fr. José Rodriguez Carballo, Ofm
Ministro Generale"

Fonte:
secretummeummihi.blogspot.com/
Ghergon
00sabato 7 novembre 2009 13:29
Re:
enricorns, 06/11/2009 22.42:

“In realtà vedrebbero Satana sotto mentite spoglie. Perché Satana ha tutto l’interesse a spaccare la Chiesa contrapponendo le due correnti dei ‘pro’ e dei ‘contro’ Medjugorje.

Vedi io non sono ne pro ne contro medjugorie, la fede, come ho già detto si basa sulla Parola di Dio, presente nella Scrittura e sostenuta e guidata dalla viva Tradizione della Chiesa e dal Magistero Autentico, rappresentato dal Papa e dal collegio dei Vescovi



E' mia opinione che il "cosaccio" non vo abbia a che fare in maniera diretta ma soltanto indirettamente come ispiratore del gioco,...se i "veggenti" fossero sotto l'influsso di una finta apparizione, ad un inganno diabolico allora sarebbe da prendere in considerazione la loro buona fede ma questo non sembra il caso: il demonio è molto intelligente e saprebbe confezionare messaggi validi e sicuramente più teologici.
Dalla pochezza, dalla vacuità dei messaggi ricevuti e dagli svarioni dottrinali fatti, specie agli inizi, è mia opinione che se ne deduca che possa trattarsi solo di una presa in giro bella e buona...gli scopi li sappiamo.




iyvan
00domenica 8 novembre 2009 14:12
Avevo scritto che ritenevo chiuso il mio intervento, ma voglio solo aggiungere qualcosa.

Indipendentemente dalla veridicità delle apparizioni, di Medjugorje o altro, la Vergine si accosta a chi mostra fede e fervore.
Le migliaia di pellegrini che si sobbarcano un viaggio estenuante dimostrano questa fede e questo fervore.
Se anche le apparizioni fossero fasulle, il che è comunque da dimostrare, è sufficiente questa grande fede perchè la Vergine non lesini a costoro le grazie concessele da Dio per questo suo compito.
E queste ci sono inequivocabilmente state attraverso le numerose conversioni, e in misura molto maggiore di quanto potrebbe ottenere qualsiasi discorso di alta teologia.
A questo proposito voglio anzi ricordare che Gesù non ha mai scritto trattati teologici, ma si è limitato ad esortare verso il bene, esattamente come i messaggi delle presunte apparizioni che possono apparire banali ai sapienti.
Però sappiamo anche che Dio non ama gli studiosi ed i sapienti tronfi di superbia. Dio ama i piccoli che dicono: "Sono ignorante di insipenza terrena, ma sono a te, mio Dio, per imparare la Tua Sapienza".

Quindi, qualcuno dovrebbe evitare di parlare di vergogna, di manifestazione satanica, considerare tutte quelle persone "gente senza anima" o altre illazioni che non meritano neppure di essere contestate. In altre parole, dovrebbe cristianamente imparare a non fare apprezzamenti che non è nelle condizioni di poter fare, rispettare chi ha fede e dire semplicemente: "Io non so, non credo ... però aspettiamo gli eventi, perchè so anche che Dio non dà una serpe a chi chiede in buona fede del pane, e  saprà Lui far emergere la verità al momento opportuno, qualunque essa sia."
Questo può essere un atteggiamento ragionevole.
Gabbianella1.
00domenica 8 novembre 2009 15:19
Direi di attendere il pronunciamento definitivo della Chiesa Cattolica.
hhh.
00domenica 8 novembre 2009 20:31
Re: Re:
S_Daniele, 07/11/2009 6:38:




La Congregazione per la Dottrina della fede ha decretato delle "Norme" che spiegano quali sono le persone o gruppi di persone che, nella Chiesa, hanno autorità e competenza per pronunciarsi in materia di apparizioni e rivelazioni private. Le "Norme" citano successivamente:
- il Vescovo o Ordinario del luogo;
- la conferenza episcopale alla quale appartiene il vescovo interessato;
- la Congregazione per la Dottrina della fede, in nome del Sovrano Pontefice.

Ora nei primi due casi ci sono stati già tre pronunciamenti non propriamente positivi sugli eventi di Medjugorje.
Nelle apparizioni di Fatima o di altri luoghi riconosciuti autentici, non è intervenuta la Santa Sede in proposito per prnunciarsi favorevolmente, è bastato il benestare o il parere negativo, da parte del Vescovo del luogo o della Conferenza episcopale del luogo.
Su Medjuogorje a quanto pare ciò non basta.








giustissimo e verissimo quello che posti e nessuno si e' mai chiesto il perche' su medjugorje non sono bastati i pareri dei vesvcovi del luogo,pareri stessi che per chi crede nella gospa sono fatti passare per pareri personali in modo falso e fazioso ,perche'? la chiesa non si aspettava una reazione di massa cosi notevole e ha paura (in realta' fondata)di una scissione o scisma,quindi ci va molto ma molto prudente ma non puo' aspettare ancora o come dicono sempre i fans della gospa,sempre in modo falso e fazioso che la chiese deve aspettare il termine delle apparizioni,niente di piu' falso visto che la chiesa ha condannato apparizioni mariane in corso o aspetta di giudicare quelle terminate.

x enricorns
io non considero eretici e chiunque crede a medjugorje come pieno di livore e odio ma guarda questo 3d come e' iniziato daniele in modo pacato ha postato delle realta' senza prendere una posizione, ed e' stato criticato,io conosco tanti bravi cattolici che credono a medjugorje ma tanti che difendono questa presunta apparizione piu' di cristo


x daniele mi dici di portarti prove su ivica vego difeso dalla gospa,la fonte l'ho trovata sul libro di raffaele ascheri,dove secondo il diario di vicka la madonna ha deto per ben 13 volte che ivica vego era innocente,anche quando la sua amante suor leopolda,e' rimasta incinta,vego e la suora hanno lasciato la vita religiosa ,sono andati a vivere insieme vicino a medjugorje dove e' nato il loro figlio,ora di figli ne hanno 2.un libro di preghiere di ivica vego viene ancora venduto a medjugorje,certo uno puo' dire l'autore del libro dice cose false ma siccome si tratta di un libro publico l'autore potrebbe essere accusato di falsa testimoniaza e accuse mendaci ma ancora l'autore del libro e' tranquillo ,sereno ,perche' ha scritto la verita' e nessuno puo' provare il contrario.

poi concludo che e' ora di finirla di dire che a medjugorje ci sono miglioni di conversioni,si fanno 2 errori

1 si confonde la conversione in credenti dubbiosi con il miracolo di coscenza,il miracolo di coscenza viene descritto dalla tradizione cattolica da s.paolo a bruno cornacchiola per fare 2 esempi piu' famosi,cioe' persone molto ostili alla fede cattolica che a un tratto cambiano idea ,invece le conversioni a medjugorje sono di gente dubbiosa che trovando in quel luogo una devozione da parte di migliaia di fedeli si convincono,quindi gia' andando li parte il processo di conversione ma chiamiamilo piu' di confermazione,inoltre le conversioni accadono in ogni parte del mondo solo che non hanno notizia e tutti vanno a medjugorje,perche' e' un fenomeno mediatico ,dalla stampa,alla tv ,a radio maria ,a personaggi publici come paolo brosio o antoni socci,quindi smettiamola con la favoletta di vedere i buoni frutti,io vedo questi frutti, a lourdes e a fatima tutti i cattolici vanno d'accordo,a medjugorje no,ci sono stati sacerdoti dentro il fenomeno della gospa sospesi a divinis ecc calcoliamo anche questi di frutti e non sostituiamo il culto di iperdulia concessa alla santissima madre di dio con il culto di latria concesso a dio trino e mi sembra che la gospa sta' venendo idolatrata.
iyvan
00lunedì 9 novembre 2009 15:06
daniele in modo pacato ha postato delle realta' senza prendere una posizione, ed e' stato criticato

Da chi e come sarebbe stato criticato Daniele?
Non confondiamo ciò che possono essere legittimi e comprensibili dubbi, come quelli di Daniele, rispetto alle "certezze", non molto pacate,  espresse da altri. 
La critica è rivolta solo a costoro, ma non tanto per le loro pseudo-certezze più o meno giustificabili e più o meno opinabili che riguardano esclusivamente loro, quanto per i lapidari giudizi offensivi nei confronti di chi in buona fede crede, e anche nei confronti di una realtà che non possono conoscere perchè mai vissuta in prima persona.
Non è il caso di ripetere qui alcune frasi che sono state proferite, basta leggere.
S_Daniele
00lunedì 9 novembre 2009 16:03

quindi ci va molto ma molto prudente ma non puo' aspettare ancora o come dicono sempre i fans della gospa,sempre in modo falso e fazioso che la chiese deve aspettare il termine delle apparizioni,niente di piu' falso visto che la chiesa ha condannato apparizioni mariane in corso o aspetta di giudicare quelle terminate.



Caro hhh dipende, le apparizioni mariane condannate prima del suo termine erano un evidente frode e alcune palesemente eretiche.
Madjugorie è un caso a parte, non c'è evidenza sia della sua genuinità sia sulla falsità, è vero che ci sono documenti del magistero ordinario che dicono di non avere fino ad ora prove a favore, ma ne tanto meno questi documenti dicono di avere prove contro le apparizioni.
Di norma, a meno che non ci sia evidente frode o eresia, la Chiesa, o locale o universale, si pronuncia sempre quando cessano le rivelazioni, nulla toglierebbe infatti che se fosse dichiarata verace una apparizione l'indomani una nuova apparizione potrebbe enunciare un messaggio palesemente eretico, in quel caso la Chiesa sarebbe in totale imbarazzo.
Comunque anche il fatto che la Chiesa in futuro potrebbe anche non approvare tali apparizioni bisogna vedere il perchè non li approvi, cioè, non si possono approvare delle apparizioni per due motivi; 1) Perchè i suoi messaggi sono contrari alla dottrina della Chiesa; 2) Per insufficienze di prove favorevoli.
La seconda non vincola i credenti al non crederci, la prima invece si.
La situazione attuale sembrerebbe la seconda da me citata.
enricorns
00lunedì 9 novembre 2009 20:06
quindi ci va molto ma molto prudente ma non puo' aspettare ancora o come dicono sempre i fans della gospa,sempre in modo falso e fazioso che la chiese deve aspettare il termine delle apparizioni,niente di piu' falso visto che la chiesa ha condannato apparizioni mariane in corso o aspetta di giudicare quelle terminate.

io non sono fans della gospa, veramente non so nemmeno bene cosa sia, ma anche io ho affermato che la chiesa deve e vuole aspetatre la fine delle apparizioni per pronunciarsi in modo definitivo, a meno che, come dice giustamente Daniele erano un evidente frode e alcune palesemente eretiche e nulla toglierebbe infatti che se fosse dichiarata verace una apparizione l'indomani una nuova apparizione potrebbe enunciare un messaggio palesemente eretico, in quel caso la Chiesa sarebbe in totale imbarazzo.
Gabbianella1.
00martedì 10 novembre 2009 11:00
http://marcocorvaglia.blog.lastampa.it/mcor/home-page.html

Tanto per dare un'occhiata.
Premetto che ho parenti stretti che credono in Medjugorie e dopo essere venuta a conoscenza di documenti della Congregazione della Dottrina della Fede,beh...mi riservo il mio giudizio personale.Aspetto .In ogni caso ,credo che le conversioni e le guarigioni spirituali siano vere....sull'autenticita' delle apparizioni nn mi esprimo,perche' non so ma mi fido della Chiesa Cattolica .
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