Profilo dell'antipapa

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enricorns
00lunedì 18 gennaio 2010 21:50
CARLO MARIA MARTINI
Vescovo Emerito
Cardinale di Santa Romana Chiesa
del titolo di Santa Cecila
Arcivescovo di Milano


Anno  Biografia
15 Febbraio 1927  Nasce a Torino
25 Settembre 1944 Entra nella Compagnia di Gesù, dove compie il curriculum di filosofia e teologia
13 luglio 1952 Viene ordinato sacerdote a Chieri (To)
1958 Consegue la laurea in teologia fondamentale alla Gregoriana di Roma, con una tesi dal titolo "Il problema storico della Risurrezione negli studi recenti" e prosegue gli studi in Sacra Scrittura perfezionandoli anche all'estero
2 febbraio 1962 Pronuncia la solenne professione religiosa
1962 Gli viene assegnata la cattedra di critica testuale al Pontificio Istituto Biblico di Roma
1964 Cura una nuova edizione del "Novum Testamentum graece et latine" di A. Merk e diviene membro del comitato per la pubblicazione del "The Greek New Testament "
29 settembre 1969 E' nominato Rettore del Pontificio Istituto Biblico di Roma, carica che tiene fino al 1978
1969 Esce la seconda edizione di "The Greek New Testament" che costituisce la base delle 800 e più versioni del Vangelo diffuse nel mondo: padre Martini è uno dei cinque editori, l'unico cattolico
18 luglio 1978

Paolo VI lo nomina Rettore Magnifico della Pontificia Università Gregoriana

Quaresima 1978. Viene invitato dal Papa a predicare il ritiro quaresimale in Vaticano: sarà l'ultimo di Papa Montini
29 dicembre 1979 S.S. Giovanni Paolo II lo elegge alla cattedra episcopale di Milano
6 gennaio 1980 Viene consacrato Vescovo in S. Pietro a Roma da Giovanni Paolo II
10 febbraio 1980 Fa il suo ingresso ufficiale nella Diocesi di Milano
Novembre 1980 Inizia l'esperienza della Scuola della Parola che consiste nell'aiutare il popolo di Dio ad accostare la Scrittura secondo il metodo della lectio divina
2 febbraio 1983

Il Papa lo crea Cardinale nel solenne Concistoro con il titolo di Santa Cecilia

1984-1985 Presidente del Comitato Organizzatore del Convegno ecclesiale di Loreto
2-4 ottobre 1986 Durante la 16° assemblea a Varsavia, viene nominato Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE); inizia il mandato con la Pasqua del 1987 e lo conserva fino al 1993
15-23 novembre 1986 Si tiene ad Assago (MI) un grande convegno diocesano sul tema del "Farsi prossimo" dove viene lanciata l'iniziativa delle Scuole di formazione all'impegno sociale e politico
Ottobre 1987 Inizia la serie di incontri sulle "domande della fede", chiamati anche "Cattedra dei non credenti", indirizzati a persone in ricerca della fede
17 gennaio 1989 Riceve la Laurea honoris causa dalla Pontificia Università Salesiana di Roma per il suo programma pastorale sull'"educare"
4 novembre 1993 Convoca il Sinodo diocesano
1 febbraio 1995 Conclude il 47° Sinodo Diocesano di Milano
1997 Presiede le diverse manifestazioni per celebrare il XVI centenario della morte di S. Ambrogio, patrono della diocesi di Milano
Ottobre 1999 Partecipa come membro al Sinodo dei Vescovi europei
27 ottobre 2000 Riceve il premio "Principe de Asturias" in "Scienze Sociali" a Oviedo (Spagna)
23 novembre 2000 Viene nominato dal Santo Padre Accademico Onorario della Pontificia Accademia delle Scienze
11 aprile 2002 Riceve la laurea honoris causa in Scienze dell'Educazione dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
28 giugno 2002 Riceve la Grande Medaglia d'oro del Comune di Milano
11 luglio 2002 Il Santo Padre accetta le dimissioni ai sensi del canone 401 del CJC. Il progetto del Card. Martini è di riprendere gli studi biblici vivendo prevalentemente a Gerusalemme
11 giugno 2006 Riceve la Laurea honoris causa in filosofia dall'Università ebraica di Gerusalemme.
Gabbianella1.
00lunedì 18 gennaio 2010 21:53
Ma perche' antipapa?
enricorns
00lunedì 18 gennaio 2010 23:00
chiedilo a chi lo ha affermato

beh continua a vivere nel tuo paradiso prestato ai musulmani come le chiese sotto la diocesi del Tettamanzi e dell'antipapa Martini, beato tu.
S_Daniele
00martedì 19 gennaio 2010 10:34
Re:
enricorns, 18/01/2010 21.50:

CARLO MARIA MARTINI
Vescovo Emerito
Cardinale di Santa Romana Chiesa
del titolo di Santa Cecila
Arcivescovo di Milano


Anno  Biografia
15 Febbraio 1927  Nasce a Torino
25 Settembre 1944 Entra nella Compagnia di Gesù, dove compie il curriculum di filosofia e teologia
13 luglio 1952 Viene ordinato sacerdote a Chieri (To)
1958 Consegue la laurea in teologia fondamentale alla Gregoriana di Roma, con una tesi dal titolo "Il problema storico della Risurrezione negli studi recenti" e prosegue gli studi in Sacra Scrittura perfezionandoli anche all'estero
2 febbraio 1962 Pronuncia la solenne professione religiosa
1962 Gli viene assegnata la cattedra di critica testuale al Pontificio Istituto Biblico di Roma
1964 Cura una nuova edizione del "Novum Testamentum graece et latine" di A. Merk e diviene membro del comitato per la pubblicazione del "The Greek New Testament "
29 settembre 1969 E' nominato Rettore del Pontificio Istituto Biblico di Roma, carica che tiene fino al 1978
1969 Esce la seconda edizione di "The Greek New Testament" che costituisce la base delle 800 e più versioni del Vangelo diffuse nel mondo: padre Martini è uno dei cinque editori, l'unico cattolico
18 luglio 1978

Paolo VI lo nomina Rettore Magnifico della Pontificia Università Gregoriana

Quaresima 1978. Viene invitato dal Papa a predicare il ritiro quaresimale in Vaticano: sarà l'ultimo di Papa Montini
29 dicembre 1979 S.S. Giovanni Paolo II lo elegge alla cattedra episcopale di Milano
6 gennaio 1980 Viene consacrato Vescovo in S. Pietro a Roma da Giovanni Paolo II
10 febbraio 1980 Fa il suo ingresso ufficiale nella Diocesi di Milano
Novembre 1980 Inizia l'esperienza della Scuola della Parola che consiste nell'aiutare il popolo di Dio ad accostare la Scrittura secondo il metodo della lectio divina
2 febbraio 1983

Il Papa lo crea Cardinale nel solenne Concistoro con il titolo di Santa Cecilia

1984-1985 Presidente del Comitato Organizzatore del Convegno ecclesiale di Loreto
2-4 ottobre 1986 Durante la 16° assemblea a Varsavia, viene nominato Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE); inizia il mandato con la Pasqua del 1987 e lo conserva fino al 1993
15-23 novembre 1986 Si tiene ad Assago (MI) un grande convegno diocesano sul tema del "Farsi prossimo" dove viene lanciata l'iniziativa delle Scuole di formazione all'impegno sociale e politico
Ottobre 1987 Inizia la serie di incontri sulle "domande della fede", chiamati anche "Cattedra dei non credenti", indirizzati a persone in ricerca della fede
17 gennaio 1989 Riceve la Laurea honoris causa dalla Pontificia Università Salesiana di Roma per il suo programma pastorale sull'"educare"
4 novembre 1993 Convoca il Sinodo diocesano
1 febbraio 1995 Conclude il 47° Sinodo Diocesano di Milano
1997 Presiede le diverse manifestazioni per celebrare il XVI centenario della morte di S. Ambrogio, patrono della diocesi di Milano
Ottobre 1999 Partecipa come membro al Sinodo dei Vescovi europei
27 ottobre 2000 Riceve il premio "Principe de Asturias" in "Scienze Sociali" a Oviedo (Spagna)
23 novembre 2000 Viene nominato dal Santo Padre Accademico Onorario della Pontificia Accademia delle Scienze
11 aprile 2002 Riceve la laurea honoris causa in Scienze dell'Educazione dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
28 giugno 2002 Riceve la Grande Medaglia d'oro del Comune di Milano
11 luglio 2002 Il Santo Padre accetta le dimissioni ai sensi del canone 401 del CJC. Il progetto del Card. Martini è di riprendere gli studi biblici vivendo prevalentemente a Gerusalemme
11 giugno 2006 Riceve la Laurea honoris causa in filosofia dall'Università ebraica di Gerusalemme.




Credi che Martin Lutero o Hans Kung oppure il fondatore della teologia della liberazione avessero meno titoli del Martini?
Quei titolo non sono sinonimo di obbedienza e ortodossia.
Quando anche un vescovo o un cardinale predicassero il si agli anticoncezzionali, alla comunione ai divorziati, al no al celibato, alla collegialità superiore al primato petrino e altro ancora, sono da condannare, il Martini si salva perchè per l'appunto dice queste cose ora che vige la breviatio manus dell'autorità curiale, se li avesse dette prima della riforma curiale e prima del Vaticano II sarebbe stato condannato per eresia.

Persino Cossiga lo ha dichiarato antipapa:

CITTA’ DEL VATICANO - Il ‘picconatore’ per eccellenza ne ha per tutti. Questa volta è il turno del Cardinale Carlo Maria Martini, del suo successore sulla Cattedra di Sant’Ambrogio, Dionigi Tettamanzi, dei Gesuiti e dei progressisti. Come dire, gli anni passeranno pure, ma il Senatore a Vita Francesco Cossiga, già Presidente della Repubblica, continua a non guardare - orgogliosamente - in faccia a nessuno.

Presidente, il Cardinale Martini non sembra piacerLe affatto…

“Per carità, è indubbiamente un fior di galantuomo e un insigne biblista, ma - e lo dico con amarezza - di teologia capisce ben poco, eppure non perde occasione per mettere in discussione ciò che fa o dice il Papa teologo”.

Continui, prego…

“Guardi, Martini e la teologia vivono su pianeti diversi. Lo dimostra la prefazione scritta dal Cardinale all’ultimo libro del cosiddetto teologo laico Vito Mancuso”.

Scommettiamo che non Le piace neanche il libro di Mancuso…

“E’ un libro che può piacere solo ai cattolici adulti, ma essendo io infante e in comunione con la Chiesa , non lo condivido”.

Non vorrà mica dire che Martini non è in comunione con la Chiesa ?

“Mi limiterò a dire che Martini ha giurato fedeltà al Papa eppure, sino ad oggi, ha quasi sempre preso posizioni contrastanti con la Chiesa. Liberissimo di farlo: se Santa Romana Chiesa e la Congregazione per la Dottrina della Fede non hanno preso posizione, significa che lui ha ragione ed io torto. Naturalmente, la mia è una provocazione…“.

Presidente, quale consiglio darebbe a Martini?

“Alla sua età dica basta, taccia e si ritiri a vita privata: ha già dato, ormai non è più la sua epoca. Ma purtroppo, veda, è in buona compagnia: prenda il Cardinale Lehmann della Conferenza episcopale tedesca o l’attuale Arcivescovo ‘buonista’ di Milano, il Cardinale Tettamanzi. Tra poco farà ballare nel Duomo anche le donne nude! Non c’è che dire, Tettamanzi è degno erede del suo predecessore!”.

Vuole dare un consiglio anche a Tettamanzi?

“Certo. Rispetti il Motu Proprio del Papa sul rito tridentino invece di far il ‘bastian contrario’. E le danze tribali le organizzi in Africa, non nel Duomo di Milano”.

Senatore Cossiga, torniamo a Martini. Sappiamo di un curioso retroscena…

“Faccio mea culpa: purtroppo, all’epoca, in quanto Presidente della Repubblica, contribuii anch’io a farlo nominare Arcivescovo di Milano”.

Come sarebbe a dire?

“Con il vecchio Concordato ci voleva la mia controfirma per rendere valida la sua nomina ed io ho dovuto firmare. Avrei dovuto diffidare di lui, è un gesuita”.

Essere Gesuita è un peccato grave?

“Martini ha la mentalità tipica del progressista, che fa tanto snob. Eppure i Gesuiti sono il braccio armato della Chiesa. Curiosamente prima erano reazionari, poi hanno cavalcato la tigre del progressismo sfrenato, si sono persino rifatti alla teologia della liberazione. La cosa più grave è che non vengono mai richiamati all’ordine dalla Santa Sede. Un mistero…”.

Veniamo al Concilio Vaticano II…

“Caro Volpe, io non sono contro il Concilio, ma censuro l’ermeneutica rivoluzionaria e progressista che ne è seguita e che sembra di moda sbandierare ancora oggi sotto le insegne del cosiddetto ‘cattobuonismo’. Lo stesso ‘cattobuonismo’ di Martini, tanto per intenderci. Ma poi, cosa vuole, io sono fedele sia al teologo Joseph Ratzinger che al Papa Benedetto XVI: siamo sicuri che lo siano anche i vari Martini e Tettamanzi?”
enricorns
00martedì 19 gennaio 2010 11:17
Allora ribadisco che essendo fedele della Chiesa ambrosiana e dunque ritengo miei diretti pastori sia Martini, sia Tettamenzi e persino quel profusore di baggianate di Montini, alias Paolo VI, dal quale ho ricevuto la cresima, sono anche io a pieno titolo un antipapa
S_Daniele
00martedì 19 gennaio 2010 12:01
Re:
enricorns, 19/01/2010 11.17:

Allora ribadisco che essendo fedele della Chiesa ambrosiana e dunque ritengo miei diretti pastori sia Martini, sia Tettamenzi e persino quel profusore di baggianate di Montini, alias Paolo VI, dal quale ho ricevuto la cresima, sono anche io a pieno titolo un antipapa




Paolo VI grazie a Dio non disse mai cose del genere anche se non condannò mai tali eresie, vedesi lo scisma di Belgio.
Anti Papa vuol dire andare contro le disposizioni e l'insegnamento del Papa e della Chiesa, se tu fai questo sei a pieno titolo un antipapa, se non lo fai non lo sei, il tuo essere cattolico non dipendere dall'essere cattolico del Martini, grazie a Dio!
Caterina63
00martedì 19 gennaio 2010 12:51
[SM=g7497] confesso che non comprendo la "provocazione" di enricorns.... il titolo del Thread è sbagliato e trae in inganno....

Il cardinale Martini è e resta un Principe della Chiesa, ma non per questo tutto ciò che ha detto e fatto o tutto ciò che dice e fa sia infallibile ed ortodosso....ma questo non fa di lui nè un antipapa nè un anticristo, insomma nessun "anti" ma semplicemente un cardinale PROGRESSISTA che ha sposato alcune dottrine CONTRARIE all'insegnamento della Chiesa, ma non solo non le ha mai obbligate, ma non ne ha fatto mai una dottrina per la Chiesa ambrosiana... [SM=g8863]

Infine occorre distinguere il Cardinale Martini quando era vescovo di Milano, dal Martini in pensione...

Altra cosa è la FIGURA del suo successore Tettamanzi obbligato, suo malgrado, a dover sopportare fin dal suo insediamento un continuo ed ANTIPATICO confronto con il suo predecessore....sono qui da 6 anni diventata ambrosiana per adozione e ne so qualcosa....

Riguardo a certi errori dottrinali sposati dal card. Martini, li potremo analizzare uno ad uno....

Resta palòese un fatto incontrovertibile: sia Martini che Tettamanzi sono stati a loro tempo i favoriti per l'elezione a Papa, avevano i voti e consensi, ma il fatto che lo Spirito Santo alla fine abbia deciso diversamente SCEGLIENDO RATZINGER dovrebbe far riflettere e come cattolici ci dovrebbe bastare... [SM=g7515]


S_Daniele
00martedì 19 gennaio 2010 12:58
La provocazione di Enrico giustamente si rifà alla mia citazione sull'antipapa Martini, si badi però, che per antipapa non mi riferisco ai famosi antipapi della storia ma al fatto che le sue idee son in contrapposizione al Magistero del Papa e quindi della Chiesa, ergo, antipapa come colui che si oppone al Papa.
S_Daniele
00martedì 19 gennaio 2010 12:59
Resta palòese un fatto incontrovertibile: sia Martini che Tettamanzi sono stati a loro tempo i favoriti per l'elezione a Papa, avevano i voti e consensi, ma il fatto che lo Spirito Santo alla fine abbia deciso diversamente SCEGLIENDO RATZINGER dovrebbe far riflettere e come cattolici ci dovrebbe bastare...


Come si dice dalle mie parti: Dio la sà lunga!
Caterina63
00martedì 19 gennaio 2010 13:07
Re:
S_Daniele, 19/01/2010 12.58:

La provocazione di Enrico giustamente si rifà alla mia citazione sull'antipapa Martini, si badi però, che per antipapa non mi riferisco ai famosi antipapi della storia ma al fatto che le sue idee son in contrapposizione al Magistero del Papa e quindi della Chiesa, ergo, antipapa come colui che si oppone al Papa.





[SM=g7515] ah ecco, allora mi ero persa qualche messaggio....

ecco spiegato il titolo e la giusta provocazione di enricorns che a questo punto, mi auguro, ne approfitti per comprendere tuttavia come il card. Martini sia FUORIUSCITO dall'ortodossia finendo perfino per CRITICARE il Gesù di Nazareth di Benedetto XVI... [SM=g7347]
l'insistenza di Martini contro il celibato e perfino a favore delle donne prete, pongono l'illustre cardinale al di fuori perfino della successione (ortodossa nella dottrina) con i suoi illustri predecessori come san Carlo Borromeo...

Il punto è che Martini, molto furbamente, pone le sue questioni eretiche MAI IN FORMA DOTTRINALE, ma sempre attraverso interviste o allocuzioni giornalistiche librarie....in tal modo egli si salva dall'accusa più antipatica di "anticristo o antipapa" NON avendo più alcuna mansione pastorale nella Chiesa [SM=g7566] ma resta palese i danni e la DIVISIONE che certe sue affermazioni portano al dibattito interno alla Chiesa ed allo SCANDALO...

in serata proverò a postare un elenco di affermazioni eretiche del card. Martini....

[SM=g7497]



enricorns
00martedì 19 gennaio 2010 21:36
IO parlo del Martini Vescovo che è e resta vescovo di Milano seppur emerito, che è e resta cardinale che non ha mai imposto il suo pensiero alla diocesi.

Per quanto riguarda le elezioni al soglio pontificio lo spirito santo ha certamente ispirato e deciso con (lo Spirito Santo e noi), perchè esso decide col collegio e nel collegio cardinalizio.

Ma a parte le varie opinioni e voci, se al soglio pontificio fosse davvero salito Martini la vostra indefessa abbedienza e approvazione al papa sarebeb stata la medesima?
enricorns
00martedì 19 gennaio 2010 22:38
Caterina63
00mercoledì 20 gennaio 2010 00:55
Re:
enricorns, 19/01/2010 21.36:

IO parlo del Martini Vescovo che è e resta vescovo di Milano seppur emerito, che è e resta cardinale che non ha mai imposto il suo pensiero alla diocesi.

Per quanto riguarda le elezioni al soglio pontificio lo spirito santo ha certamente ispirato e deciso con (lo Spirito Santo e noi), perchè esso decide col collegio e nel collegio cardinalizio.

Ma a parte le varie opinioni e voci, se al soglio pontificio fosse davvero salito Martini la vostra indefessa abbedienza e approvazione al papa sarebeb stata la medesima?





[SM=g7497] la storia non si fa con il senno del poi o con i se e i ma....resta palese il fatto che al soglio Pontificio è andato un altro a differenza di certi disegni umani...il resto non conta...




S_Daniele
00mercoledì 20 gennaio 2010 10:25
Re:
enricorns, 19/01/2010 21.36:

IO parlo del Martini Vescovo che è e resta vescovo di Milano seppur emerito, che è e resta cardinale che non ha mai imposto il suo pensiero alla diocesi.

Per quanto riguarda le elezioni al soglio pontificio lo spirito santo ha certamente ispirato e deciso con (lo Spirito Santo e noi), perchè esso decide col collegio e nel collegio cardinalizio.

Ma a parte le varie opinioni e voci, se al soglio pontificio fosse davvero salito Martini la vostra indefessa abbedienza e approvazione al papa sarebeb stata la medesima?




Dipende cosa il Martini/Papa avrebbe insegnato, di certo se avesse detto, come ha detto in un suo libro, che Dio non è cattolico e che in pratica tutte le religioni sono uguali e che i dogmi sono creature umane, beh non lo avrei di certo difeso.
Caterina63
00mercoledì 20 gennaio 2010 11:34
[SM=g7340] la figura dell'antipapa, infatti, potrebbe somigliare per certi versi anche a certe scelte intraprese dal cardinale Martini perchè antipapa non è un estraneo alla Chiesa, ma trattasi appunto di un Pastore che GAREGGIA con il Pontefice legittimo opinando dottrine contrarie ed insegnandole cercando per altri seguaci alle sue idee...

qui, la storia dei Papi ci insegna qualcosa:
difenderelafede.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...


Onestamente parlando nè di Martini nè di Tettamanzi prefiguro un tal rischio....
ma senza dubbio I SEGUACI del cardinale Martini che sono andati loro stessi BEN OLTRE le intenzioni del porporato stesso, hanno finito per dipingerlo essi stessi come un antipapa.... [SM=g7566]

Il cardinale Martini fino a che rimase per altro arcivescovo di Milano, non andò mai oltre l'ortodossia seppur già a quei tempi ogni tanto dava segni di "progressismo dottrinale".... basta leggere le sue omelie per capire che sono UN CAPOLAVORO di maestria e pastorale ortodosse, resta pertanto incomprensibile come lo stesso prelato sia potuto passare dalle catechesi abbastanza ortodosse ad atti che inificiavano il suo stesso Magistero...un esempio?

Quando Giovanni Paolo II istituì l'Ecclesia Dei PREGANDO I VESCOVI DI NON RIFIUTARE LA MESSA ANTICA a chi l'avrebbe chiesta, dando così il via a quell'indulto che oggi è stato liberato da Benedetto XVI, il card. Martini certamente concesse al gruppo di fedeli di Milano una piccola chiesa che tuttavia in 20 anni NON ANDO' MAI A VISITARE....e che risultò assai scomoda per quel gruppo stabile di 120 persone...le quali non si fecero abbattere dall'isolamento, come fossero nelle CATACOMBE, per questi lunghi 20 anni essi hanno mantenuto accesa la Liturgia antica senza MAI LAMENTARSI del fatto che arrivare a quella chiesetta non solo è scomodo, ma è fuori mano e che per la Diocesi è sempre stata come INESISTENTE....

Al contrario il cardinale Martini si prodigò per REGALARE in una zona centrale di Milano una parrocchia ai VETERO Cattolici nonostante Giovanni Paolo II avesse chiesto PRUDENZA e chiarezza per i fedeli dal momento che essi portavano dottrine avverse alla Chiesa come l'aborto, il divorzio e le donne prete....
Sia Martini quanto Tettamanzi una volta all'anno si sono sempre incontrati PUBBLICAMENTE con questa comunità scismatica...mentre hanno sempre IGNORATO la piccola comunità di 120 fedeli al rito antico...

Occorre dire ad onor del vero che con Tettamanzi questa comunità vetero ha perso di visibilità....

Quando uscì il libro del Gesù di Nazareth di Benedetto XVI, il cardinale Martini lo ha commentato IN TERMINI NEGATIVI.... [SM=g7362]
tanto da suscitare un rimprovero pubblico da parte di tre vescovi (uno spagnolo, uno brasiliano, uno americano) i quali ritennero gravi le dichiarazioni dell'alto porporato, atte a CONFONDERE I FEDELI sulla vera identità del Cristo così magistralmente, invece, presentata dal Pontefice nel suo libro...

L'insistenza del cardinale Martini, di volere il Concilio numero 3 (idea oggi abbandonata) fu per anni un cavallo di battaglia dei progressisti cattolici atti ad usare un nuovo concilio per modificare la dottrina Cattolica sul divorzio, sul celibato e sulle donne prete... di questo fu promotore Martini....

E' fuori dubbio che in questo scenario si paventa l'immagine dell'antipapa....se ciò non si è realizzato (oltre alla grazia di Dio) va di merito il fatto che le insistenze del cardinale NON furono mai atti dottrinali dal momento che non le impose mai alla diocesi che guidava, tuttavia i danni apportati non sono pochi... i fedeli che stimano Martini e che leggono assai di più invece di leggere il Papa sono tanti e ciò determina il grado di SPACCATURA, DI CONTESTAZIONE E DI CONFUSIONE che si è venuta a creare tra i fedeli stessi...

Nonostante tutto io sono convinta che la TESTIMONIANZA data alla fine dal Cardinale Martini, sia di gran lunga superiore ai suoi errori dottrinali... [SM=g7427]
Martini NON ha mai voluto e ne dato origine ad una chiesa parallela...egli non ha MAI avviato iniziative contro la Sede di Pietro...seppur alcuni suoi insegnamenti hanno sforato dall'ortodossia, resta palese che non ha mai usato le sue opinioni personali per trasformarli in dottrina, anzi, c'ha sempre tenuto a sottolineare che trattasi di OPINIONI PERSONALI...ed anche se molta gente IGNORANTE le ha usate per definirle uno status dottrinale, molti le hanno STRUMENTALIZZATE proprio per creare l'immagine di un antipapa...alimentando ulteriormente la divisione....


[SM=g7367]

enricorns
00mercoledì 20 gennaio 2010 17:04
la figura dell'antipapa, infatti, potrebbe somigliare per certi versi anche a certe scelte intraprese dal cardinale Martini perchè antipapa non è un estraneo alla Chiesa, ma trattasi appunto di un Pastore che GAREGGIA con il Pontefice legittimo opinando dottrine contrarie ed insegnandole cercando per altri seguaci alle sue idee...

Quando come pastore, cioè come Vescovo della Chiesa di Milano, ha gareggiato con il Pontefice legittimo opinando dottrine contrarie ed insegnandole cercando per altri seguaci alle sue idee...?

enricorns
00mercoledì 20 gennaio 2010 17:12
Re: Re:
S_Daniele, 20/01/2010 10.25:

Dipende cosa il Martini/Papa avrebbe insegnato, di certo se avesse detto, come ha detto in un suo libro, che Dio non è cattolico e che in pratica tutte le religioni sono uguali e che i dogmi sono creature umane, beh non lo avrei di certo difeso.



Intanto sei prevenuto, nessuno può dichiarare con certezza che quanto detto in un suo libro, anche se non vanno mai prese le frasi separate ma viste in tutto il contesto, sarebbe poi collimato nel suo pontificato.

Ma se comunque fosse stato eletto al soglio, in questo caso la scelta non sarebbe stata dello Spirito Santo?

Dunque anche per te la fedeltà al papa è opinabile.

Il pontefice è degno di fede non in quanto tale ma se le sue scelte collimano con le proprie.
Caterina63
00mercoledì 20 gennaio 2010 17:39
Re:
enricorns, 20/01/2010 17.04:

la figura dell'antipapa, infatti, potrebbe somigliare per certi versi anche a certe scelte intraprese dal cardinale Martini perchè antipapa non è un estraneo alla Chiesa, ma trattasi appunto di un Pastore che GAREGGIA con il Pontefice legittimo opinando dottrine contrarie ed insegnandole cercando per altri seguaci alle sue idee...

Quando come pastore, cioè come Vescovo della Chiesa di Milano, ha gareggiato con il Pontefice legittimo opinando dottrine contrarie ed insegnandole cercando per altri seguaci alle sue idee...?





Dipende.... non mi risulta che il cardinale Martini abbia volutamente gareggiare con il Papa proponendo una chiesa parallela con dottrine avverse... mi risulta piuttosto che i SUOI SEGUACI lo volevano Papa perchè, appunto, con idee progressiste....questo fa la differenza e su questa differenza la scelta della Provvidenza è andata su un altro nome.... 
S_Daniele
00mercoledì 20 gennaio 2010 18:19

Quel cardinale che loda Lutero mi mandò al rogo
di Antonio Socci

Nel suo nuovo libro, l’ex arcivescovo di Milano ammette l’influenza protestante sul cattolicesimo. Anni fa schierò l’Inquisizione contro chi poneva il problema.
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«Il cardinale declassa il libro a pura meditazione spirituale»
di Vittorio Messori

Dopo la lettura di Carlo Maria Martini a Parigi, si apre la discussione sul testo del Papa. Fede e ricerca: confronto sul Gesù di Ratzinger.
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«Caro Martini, solo Dio può darci la morte»
di Andrea Tornielli

[Da «il Giornale», 24 gennaio 2007]
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Media a caccia dell'antipapa
di Massimo Introvigne

[Da «il Giornale», 23 gennaio 2007]
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Socci: Il cardinale in originale è peggio che su Repubblica (o anche meglio)
di Antonio Socci

Lettura molto diffidente di un discorso
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Che rischio se Martini fosse diventato Papa
di Amakusa Shiro

[Da "La Padania", 29 aprile 2006]
(Leggi Tutto)

 
 

La malia della bontà
di Francesco Agnoli 

Una chiesa dura sui principi e mite nella pratica, e cardinali più buoni di quanto Cristo stesso chieda.
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Il cardinale dell'Ulivo che voleva scomunicarmi
di Antonio Socci

[Da "Libero", 27 aprile 2006]
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La tattica riduzionista di un cardinale che parla troppo di "zone grigie"
di Lucetta Scaraffia

Embrioni congelati, dignità della vita, progresso scientifico. Le obiezioni della storica cattolica al card. Martini.
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I «però» di Martini
di Rino Cammilleri

[Da "il Giornale", 22 aprile 2006]
(Leggi Tutto)

S_Daniele
00mercoledì 20 gennaio 2010 18:31
Re: Re: Re:
enricorns, 20/01/2010 17.12:



Intanto sei prevenuto, nessuno può dichiarare con certezza che quanto detto in un suo libro, anche se non vanno mai prese le frasi separate ma viste in tutto il contesto, sarebbe poi collimato nel suo pontificato.

Ma se comunque fosse stato eletto al soglio, in questo caso la scelta non sarebbe stata dello Spirito Santo?

Dunque anche per te la fedeltà al papa è opinabile.

Il pontefice è degno di fede non in quanto tale ma se le sue scelte collimano con le proprie.




Il girare la frittata sul "sè" o sul "ma" su un presente che non si è realizzato (il Papa Martini) è una speculazione argomentativa senza alcun fondamento, mi basta risponderti che la Spirito Santo non l'ha voluto Papa ed un motivo c'è!
Tu inoltre confondi l'ossequio alla carica episcopale che un Vescovo o un Pontefice ricopre con l'insegnamento che enuncia, la storia ci insegna che c'è stato un Papa dichiarato eretico ed un altro scomunicato da un Concilio, ergo, se un Papa, compreso Benedetto XVI, domani mi dicesse che i dogmi non sono verità rivelate da Dio ed enunciate dalla Chiesa ma sono frutto puramente della mente umana che vorrebbe circuire Dio in argomentazioni umane, io dissentirei dato che andrebbe contro ciò che i Concilii Ecumenici ed i Pontefici precedenti hanno definito infallibilmente come Parola di Dio.
Ma tutto ciò non è mai avvenuto, quindi non mi pongo il problema e il tuo teorema cade da solo.
Cosa poi vuol dire il Martini privato e il Martini pastore?
Egli è pastore anche non esercitando più l'episcopato, l'unzione che ha ricevuto è indelebile, e come se tu dicessi che un prete a Messa dica che Gesù è Dio, mentre a pranzo con gli amici dichiara che era solo un rabbino Ebreo, oltre all'ipocrisia palese del sacerdote, egli è tale anche quando và a fare i suoi comodi.
Qui si dimentica l'influenza che ha il Martini sui cattolici che leggono i suoi libri e fanno proprio il suo pensiero, pensieri di un grande biblista e cardinale, mica paperino!
Se non ci fosse stata l'abolizione degli indici dei libri proibiti, un bel paio dei suoi testi certamente li avremmo trovati in quell'indice, ma forse no, perchè a quel punto non avrebbe scritto nulla di eterodosso.
Il fatto poi che collabori per Repubblica un giornale paladino dell'anticattolicesimo e dell'anti Benedetto XVI, e che non abbia mai scritto una parola di elogio a quest'ultimo è tutto dire.
Vilucchio.
00martedì 6 aprile 2010 02:51
Ah progressista significa essere per l'aborto, il divorzio ,essere comtro il celibato ,dare la comunione anche ai divorziati?Beh allora io nn sono progressista.Mi sa che sono piu' tradizionalista di quanto pensassi.Rispetto Martini come uomo e come vescovo ma nn mi vedo in linea con lui anche se è stato mio pastore.
A meno che mi smentiscano che lui sia progressista.
In effetti ha tanti titoli onorifici che gli fanno onore e sicuramente sara' stato un grande biblista pero' qte idee progressiste nn sono propriamente cattoliche semmai protestanti...anche se per la verita' da vescovo nn le ha mai dette .Anzi risultano essere opinioni personali ,ma se cosi' fosse nn sarebbe in dicotomia con se stesso ?
Chi difende Martini perche' nn offre materiale a sua difesa ,magari nn e' cosi' progressista come viene presentato?Collabora ancora per Repubblica anticattolica e antipapista o rilascia solo interviste?Perche' il Papa nn lo ha mai ripreso pubblicamente se e' vero che avesse detto eresie?
Io mi rifiuto di pensare che Martini fosse a favore dell'aborto o del divorzio...o alle donne prete...beh nn mi sembra cattolico qto suo essere.Chiedo scusa a chi lo difende ma amare una persona significa vederlo nel suo insieme.Ha fatto cose belle e omelie bellissime ortodosse,ma perche' poi sposa qte sue opinioni personali nn ortodosse anzi protestanti?Perche' essere in un modo pubblicamente e personalmente in un altro modo?
Se Papa Giovanni Paolo II lo ha premiato con titoli onorifici vuol dire che diceva cose giuste.
Allora io mi chiedo il suo essere progressista qdo è uscito ...prima o dopo il suo ritiro a Gerusalemme?
Scusate le mie domande ma voglio capire fino in fondo e trarre io le mie conclusioni.
Vilucchio.
00martedì 6 aprile 2010 03:24
Dani i links da te messi sopra nn mi si aprono dicono tutti error 404!!!!
Vilucchio.
00martedì 6 aprile 2010 03:42
A leggere il link da me inserito il cardinal Martini e' contro l'aborto.Pero' mi sembra di aver capito che non considera vita sin dal primo istante del concepimento e qto n0n collima col pensiero della Chiesa cattolica.E' ancora di qta idea o ha cambiato idea?
S_Daniele
00martedì 6 aprile 2010 06:54
Re:
Vilucchio., 06/04/2010 3.24:

Dani i links da te messi sopra nn mi si aprono dicono tutti error 404!!!!




Prova qui: www.kattoliko.it/leggendanera/modules.php?name=News&new_t...
Vilucchio.
00martedì 6 aprile 2010 14:41
Media a caccia dell'antipapa
 di Massimo Introvigne

[Da «il Giornale», 23 gennaio 2007]

Conosco il cardinale Carlo Maria Martini fin da quando - più di trent’anni fa - lui non era ancora cardinale e io frequentavo il liceo dai gesuiti di Torino. Posso dunque attestare che si tratta di un uomo di fede, per di più umanamente ben più cordiale di quanto sembri di solito a chi non lo conosce.
Sono i media della sinistra ad avere bisogno di un antipapa.
Ne hanno bisogno ancora di più oggi, quando il Papa e il cardinale Ruini parlano di questioni che riguardano la politica e le leggi in modo così chiaro da non lasciare spazio ad alcuna ambiguità.
La settimana scorsa Benedetto XVI ha ricevuto gli amministratori della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Roma, tutti enti - vedi caso - retti da amministrazioni di centro-sinistra. Ha parlato loro dei Pacs, ricordando che una società bene ordinata riconosce valore giuridico solo al matrimonio e definendo «pericolosi e controproducenti quei progetti che puntano ad attribuire ad altre forme di unione impropri riconoscimenti giuridici, finendo inevitabilmente per indebolire e destabilizzare la famiglia legittima».
Quanto all’eutanasia, Benedetto XVI l’ha definita nel suo messaggio per la Giornata della Pace 2007 «uno scempio», lasciando alla Pontificia Accademia per la Vita precisare che le cure proporzionate alla malattia non sono accanimento terapeutico, e che il cosiddetto testamento biologico non può lasciare al singolo la decisione sul rifiuto di queste cure, e meno che mai dell’alimentazione e dell’idratazione, perché altrimenti gli riconoscerebbe il diritto al suicidio. Mangiare e bere non sono cure mediche, e cessando quest’assistenza al malato che non è in grado di alimentarsi da solo si compie un vero e proprio omicidio.
Il cardinale Martini è oggi nella Chiesa un illustre pensionato, le cui opinioni rappresentano solo il suo pensiero personale. È difficile però convincerne i lettori meno smaliziati dei giornali, per cui «se l’ha detto un cardinale» vuol dire che «per la Chiesa» va bene così. C’è poi chi alimenta l’equivoco in malafede, come quei parlamentari dell’Unione che cercano nelle parole del cardinale - magari facendogli dire più di quel che ha detto davvero - uno strumento per dividere i cattolici. Fino al totale rovesciamento del chirurgo e senatore ds Ignazio Marino - un uomo con una missione, tornato in Italia dagli Stati Uniti per far passare una legge sul testamento biologico che preveda la possibilità di interrompere l’alimentazione - il quale afferma allegramente, in un’intervista a La Stampa, che «Benedetto XVI ha come missione educare le coscienze, non dare direttive dogmatiche». È precisamente il contrario: dare «direttive dogmatiche» è il ruolo specifico del Papa, e forse a Marino potrebbe spiegarlo proprio il cardinale Martini, che ha dialogato con lui nello scorso aprile su L’Espresso. È da quel dialogo che cominciò la costruzione mediatica del Martini antipapa, disposto a sposare le posizioni dell’Unione su Pacs e fecondazione artificiale.
No, il cardinale Martini non è l’antipapa.
I suoi interventi sono problematici, sempre infarciti di se, di ma e di forse. A differenza del suo amico Marino, il cardinale sa bene, e lo dice, che le sue sono solo opinioni «pastorali» e che l’ultima parola dogmatica spetta al Papa: che in verità l’ha già detta.
Nell’attuale clima di confusione sarebbe bene però che i cardinali, anche in pensione, fossero assai più prudenti quando parlano con i giornalisti. E un gesuita come Martini sa bene che ci sono momenti in cui la Chiesa si serve meglio tacendo.

© il Giornale

S_Daniele
00martedì 6 aprile 2010 16:09
Re:
Vilucchio., 06/04/2010 14.41:

Media a caccia dell'antipapa
 di Massimo Introvigne

[Da «il Giornale», 23 gennaio 2007]

Conosco il cardinale Carlo Maria Martini fin da quando - più di trent’anni fa - lui non era ancora cardinale e io frequentavo il liceo dai gesuiti di Torino. Posso dunque attestare che si tratta di un uomo di fede, per di più umanamente ben più cordiale di quanto sembri di solito a chi non lo conosce.
Sono i media della sinistra ad avere bisogno di un antipapa.
Ne hanno bisogno ancora di più oggi, quando il Papa e il cardinale Ruini parlano di questioni che riguardano la politica e le leggi in modo così chiaro da non lasciare spazio ad alcuna ambiguità.
La settimana scorsa Benedetto XVI ha ricevuto gli amministratori della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Roma, tutti enti - vedi caso - retti da amministrazioni di centro-sinistra. Ha parlato loro dei Pacs, ricordando che una società bene ordinata riconosce valore giuridico solo al matrimonio e definendo «pericolosi e controproducenti quei progetti che puntano ad attribuire ad altre forme di unione impropri riconoscimenti giuridici, finendo inevitabilmente per indebolire e destabilizzare la famiglia legittima».
Quanto all’eutanasia, Benedetto XVI l’ha definita nel suo messaggio per la Giornata della Pace 2007 «uno scempio», lasciando alla Pontificia Accademia per la Vita precisare che le cure proporzionate alla malattia non sono accanimento terapeutico, e che il cosiddetto testamento biologico non può lasciare al singolo la decisione sul rifiuto di queste cure, e meno che mai dell’alimentazione e dell’idratazione, perché altrimenti gli riconoscerebbe il diritto al suicidio. Mangiare e bere non sono cure mediche, e cessando quest’assistenza al malato che non è in grado di alimentarsi da solo si compie un vero e proprio omicidio.
Il cardinale Martini è oggi nella Chiesa un illustre pensionato, le cui opinioni rappresentano solo il suo pensiero personale. È difficile però convincerne i lettori meno smaliziati dei giornali, per cui «se l’ha detto un cardinale» vuol dire che «per la Chiesa» va bene così. C’è poi chi alimenta l’equivoco in malafede, come quei parlamentari dell’Unione che cercano nelle parole del cardinale - magari facendogli dire più di quel che ha detto davvero - uno strumento per dividere i cattolici. Fino al totale rovesciamento del chirurgo e senatore ds Ignazio Marino - un uomo con una missione, tornato in Italia dagli Stati Uniti per far passare una legge sul testamento biologico che preveda la possibilità di interrompere l’alimentazione - il quale afferma allegramente, in un’intervista a La Stampa, che «Benedetto XVI ha come missione educare le coscienze, non dare direttive dogmatiche». È precisamente il contrario: dare «direttive dogmatiche» è il ruolo specifico del Papa, e forse a Marino potrebbe spiegarlo proprio il cardinale Martini, che ha dialogato con lui nello scorso aprile su L’Espresso. È da quel dialogo che cominciò la costruzione mediatica del Martini antipapa, disposto a sposare le posizioni dell’Unione su Pacs e fecondazione artificiale.
No, il cardinale Martini non è l’antipapa.
I suoi interventi sono problematici, sempre infarciti di se, di ma e di forse. A differenza del suo amico Marino, il cardinale sa bene, e lo dice, che le sue sono solo opinioni «pastorali» e che l’ultima parola dogmatica spetta al Papa: che in verità l’ha già detta.
Nell’attuale clima di confusione sarebbe bene però che i cardinali, anche in pensione, fossero assai più prudenti quando parlano con i giornalisti. E un gesuita come Martini sa bene che ci sono momenti in cui la Chiesa si serve meglio tacendo.

© il Giornale





Il Professore Introvigne usa un pò di diplomazia ma leggendo tra le righe si percepisce chiaramente che se il Martini è divenuto l'icona della sinistra e del progressismo è proprio grazie alle sue uscite e al suo ergersi come l'ante-Papa, come colui che interpreti con autorità il sentimento di inquietudine e non appagamento ampiamente diffuso nel paese (chi gli avrà mai dato tale compito? mah!).
Il giochetto pensiero personale/pensiero pastorale è del tutto irrilevante e crea pur sempre danno alla Chiesa e ciò che essa insegna, tanto che anche Introvigne, come avevo scritto anch'io, è costretto a dire che: "È difficile però convincerne i lettori meno smaliziati dei giornali, per cui «se l’ha detto un cardinale» vuol dire che «per la Chiesa» va bene così."
Il Martini, tanto intelligente, pur sapendo che le sue parole da parte della stampa vengono amplificate, si presta al gioco e da questo si possono dedurre due cose; 1) Che sia rimbambito, ma non credo dato che quando vuole corregge subito il tiro; 2) che è proprio il suo pensiero ma non avendo il coraggio di dirlo apertamente usa il dire e non dire per poi dare la colpa alla stampa, e che stampa: Repubblica!
Comunque Introvigne alla fine da un buon consiglio, fino ad ora non attuato, e cioè "un gesuita come Martini sa bene che ci sono momenti in cui la Chiesa si serve meglio tacendo."

Tanto, caro Martini, il tuo successore le dice più grosse di te, ergo fai parlare lui, no?
Vilucchio.
00mercoledì 7 aprile 2010 09:03
Ho inserito l'articolo di Massimo Introvigne perche' so che quello che dice e' sempre ben ponderato e sembra piu' attuale che mai qto articolo.
Tuttavia mi pare che il cardinale sia stato onesto e cioe' ha sempre detto che le sue sono opinioni personali e durante le sue catechesi che ascoltavo per via radio nn le ho mai sentite parlare. Finche' era vescovo ha sempre assolto il suo compito .Poi si è ritirato per sua scelta e qto e' stato un gesto di coerenza. Lui ha preferito meditare e dedicarsi allo studio della Bibbia che e' sempre stata la sua passione.Io termino qui. Nn voglio accanirmi su di lui.,
Prendo le distanze dalle sue opinioni personali e come dice Massimo Introvigne alla fine spetta al Papa dare la sua definizone dogmatica,tuttavia credo che vada sempre portato rispetto verso la sua persona primo come uomo poi come sacerdote.A me e a noi cristiani cattolici sta il compito di pregare per l'unita' di tutti i sacerdoti e di tutti i cristiani.
E con qto metto un punto a capo .Mi basta quello che so.
ciao.
martinicm
00mercoledì 7 aprile 2010 22:09
in merito a un link postato da Vilucchio:

chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/51790

mi permetto di mettere in evidenza alcune frasi.

MARTINI – Tutti siamo pieni di meraviglia e di stupore, e quindi anche grati a Dio, per il formidabile progresso scientifico e tecnologico di questi anni che permette e permetterà sempre più e meglio di provvedere alla salute della gente. Insieme siamo consci, come lei dice, del grande potere che è nelle mani di ricercatori e di scienziati e della ferma assunzione di responsabilità che deve permettere ad essi di ricercare sempre valutando i rischi e le conseguenze delle loro azioni. Esse devono sempre contribuire al bene della vita e mai al contrario.

Per questo occorre anche talora sapersi fermare, non varcare il limite. Io sono inclinato a nutrire fiducia nel senso di responsabilità di questi uomini e vorrei che avessero quella libertà di ricerca e di proposta che permette l’avanzamento della scienza e della tecnica, rispettando insieme i parametri invalicabili della dignità di ogni esistenza umana. So anche che non si può fermare il progresso scientifico, ma lo si può aiutare ad essere sempre più responsabile. Come lei dice, non si tratta di appellarsi alla fede o alla religione, ma di puntare sul senso etico che ciascuno ha dentro di sé.

Naturalmente non intendo comprendere in questo giudizio anche quelle situazioni limite, dolorosissime anch’esse e forse rare, ma che possono presentarsi di fatto, in cui un feto minaccia gravemente la vita della madre. In questi e simili casi mi pare che la teologia morale da sempre ha sostenuto il principio della legittima difesa e del male minore, anche se si tratta di una realtà che mostra la drammaticità e la fragilità della condizione umana. Per questo la Chiesa ha anche dichiarato eroico ed esemplarmente evangelico il gesto di quelle donne che hanno scelto di evitare qualunque danno recato alla nuova vita che portano in seno, anche a costo di rimetterci la vita propria.

Per quanto riguarda la Chiesa cattolica, vorrei sottolineare soprattutto il suo compito formativo. Essa è chiamata a formare le coscienze, a insegnare il discernimento del meglio in ogni occasione, a dare le motivazioni profonde per le azioni buone. A mio avviso non serviranno tanto i divieti e i no, soprattutto se prematuri, anche se bisognerà qualche volta saperli dire. Ma servirà soprattutto una formazione della mente e del cuore a rispettare, amare e servire la dignità della persona in ogni sua manifestazione, con la certezza che ogni essere umano è destinato a partecipare alla pienezza della vita divina e che questo può richiedere anche sacrifici e rinunce.

Non si tratta di oscillare tra rigorismo e lassismo, ma di dare le motivazioni spirituali che inducono ad amare il prossimo come se stessi, anzi come Dio ci ha amato e anche a rispettare e ad amare il nostro corpo. Come afferma san Paolo, il corpo è per il Signore e il Signore è per il corpo. Il nostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in noi e che abbiamo da Dio: perciò non apparteniamo a noi stessi e siamo chiamati a glorificare Dio nel nostro corpo, cioè nella totalità della nostra esistenza su questa terra (cfr 1 Corinti 6,13.19-20).
Caterina63
00mercoledì 7 aprile 2010 23:13
Re:
Vilucchio., 07/04/2010 9.03:


Tuttavia mi pare che il cardinale sia stato onesto e cioe' ha sempre detto che le sue sono opinioni personali e durante le sue catechesi che ascoltavo per via radio nn le ho mai sentite parlare. .






[SM=g7497] tutto giusto ma bisogna fare attenzione al ruolo ed all'incarico che si ha nella Chiesa....e dove certe opinioni personali possono diventare con un passaparola una nuova dottrina per quanti più seguaci essa avrà trovato...

E' vero, il cardinale Martini ha anche spiegato in una recente intervista che taluni giornalisti tendono di prelevare dalle sue parole solo ciò che è pura OPINIONE personale e sarebbero loro a farla diventare una sorta di dottrina...ma dovrebbe essere il buon sesnso cristiano il ruolo importante di un cardinale a doverlo far desistere dal pronunicare opinioni personali così discordanti con la dottrina della Chiesa perchè PUO' ESSERE DI SCANDALO...

E' anche vero che durante il suo ministero di Arcivescovo di Milano, Martini è sempre stato molto ortodosso...ho letto Catechesi sulla Penitenza meravigliose...ho letto i suoi discorsi al sinodo ambrosiano, tutti stupendi ed ortodossi...e così via...ma da quando è in "pensione" io temo che si sia preso troppe libertà ed ha sparso un pò troppo le sue opinioni personali tanto da farne diversi libri che hanno preso una piega non propriamente ortodossa... [SM=g7347]

Quando uscì il libro di Benedetto XVI sul Gesù di Nazareth....esponendo le SUE OPINIONI, lo disse apertamente che erano opinioni personali...peccato che lo fece pubblicamente...arrivò in sordina a criticare il Papa.. partì prima dagli elogi, per finire per contrastare la figura del Gesù spiegato dal Pontefice fino al punto che un Vescovo d'oltreoceano non seppe resistere a dire che le opinioni del cardinale erano tristemente "vergognose e contraddittorie con la dottrina cattolica esposta brillantemente dal Pontefice nel suo libro"....

Infine...dire come dice Martini, che la vita umana NON inizia con la fecondazione, non è più una opinione personale, ma è abbracciare quella teoria laicista dalla quale nasce la legge a favore dell'aborto... [SM=g7347]

in verità, la scienza stessa ha dimostrato che la vita nasce nel momento in cui lo spermatozoo, penetrando nell'ovulo, CHIUDE INFATTI L'ACCESSO AGLI ALTRI OVULI e nessun spermatozoo può più entrare...
UNO SOLO PASSA, e quando passa ha inizio la nuova vita...mentre gli altri non fecondati vengono espulsi dall'organismo...

Ergo l'opinione di Martini sulla Fecondazione è pericolosa e non è cattolica, anzi, nei tempi che viviamo è gravemente sostenitrice della pillola del giorno dopo che infatti la si vuole far passare come legittima dal momento che la fecondazione inizierebbe due giorni dopo....ma quando mai l'organismo umano spegne le sue infratsrutture concedendosi una pausa? [SM=g7362]

Benedetto XVI alla Pontificia Accademia per la Vita, 27 febbraio 2006

In esso il papa ha detto:

L'amore di Dio non fa differenza fra il neoconcepito ancora nel grembo di sua madre, e il bambino, o il giovane, o l'uomo maturo o l'anziano. Non fa differenza perché in ognuno di essi vede l'impronta della propria immagine e somiglianza (Genesi 1,26). Non fa differenza perché in tutti ravvisa riflesso il volto del suo Figlio Unigenito, in cui 'ci ha scelti prima della creazione del mondo, predestinandoci a essere suoi figli adottivi secondo il beneplacito della sua volontà' (Efesini 1,4-6). Questo amore sconfinato e quasi incomprensibile di Dio per l'uomo rivela fino a che punto la persona umana sia degna di essere amata in se stessa, indipendentemente da qualsiasi altra considerazione – intelligenza, bellezza, salute, giovinezza, integrità e così via”.


Chi ha scelti PRIMA DELLA CREAZIONE DEL MONDO...ovviamente non è che noi ci rincarniamo eh, stiamo attenti... [SM=g7497]
ci ha SCELTI ma l'atto CREATIVO avviene quando lo spermatozoo entra nell'ovulo, qui comincia la collaborazione fra l'uomo e Dio...LUI CI HA SCELTO, I NOSTRI GENITORI METTONO IN ATTO QUESTA SCELTA...ecco perchè il Matrimonio è definito SACRAMENTO-SACRO...

Infine...non sarebbe la prima volta che un grande cristiano possa cedere all'errore, un esempio lo abbiamo in Tertulliano, pensate che fu lui a coniare il termine TRINITA'...fu lui a fare le prime apologetiche di difesa della dottrina cattolica, eppure cascò anche lui nell'errore....

Ciò che sarebbe assurdo per noi è quello di elevare l'idolatria dell'uomo perchè è un cardinale, ignorando di come certe sue opinioni personali siano così pericolose, azzardate e fuorvianti...e di come abbiamo il diritto e tutta la legittimità di giudicarle (le opinioni non la persona eh!) e condannarle come nocive...

[SM=g7427]
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