Re:
enricorns, 18/01/2010 21.50:
CARLO MARIA MARTINI
Vescovo Emerito
Cardinale di Santa Romana Chiesa
del titolo di Santa Cecila
Arcivescovo di Milano
Anno | Biografia |
15 Febbraio 1927 | Nasce a Torino |
25 Settembre 1944 | Entra nella Compagnia di Gesù, dove compie il curriculum di filosofia e teologia |
13 luglio 1952 | Viene ordinato sacerdote a Chieri (To) |
1958 | Consegue la laurea in teologia fondamentale alla Gregoriana di Roma, con una tesi dal titolo "Il problema storico della Risurrezione negli studi recenti" e prosegue gli studi in Sacra Scrittura perfezionandoli anche all'estero |
2 febbraio 1962 | Pronuncia la solenne professione religiosa |
1962 | Gli viene assegnata la cattedra di critica testuale al Pontificio Istituto Biblico di Roma |
1964 | Cura una nuova edizione del "Novum Testamentum graece et latine" di A. Merk e diviene membro del comitato per la pubblicazione del "The Greek New Testament " |
29 settembre 1969 | E' nominato Rettore del Pontificio Istituto Biblico di Roma, carica che tiene fino al 1978 |
1969 | Esce la seconda edizione di "The Greek New Testament" che costituisce la base delle 800 e più versioni del Vangelo diffuse nel mondo: padre Martini è uno dei cinque editori, l'unico cattolico |
18 luglio 1978 | Paolo VI lo nomina Rettore Magnifico della Pontificia Università Gregoriana |
Quaresima 1978. | Viene invitato dal Papa a predicare il ritiro quaresimale in Vaticano: sarà l'ultimo di Papa Montini |
29 dicembre 1979 | S.S. Giovanni Paolo II lo elegge alla cattedra episcopale di Milano |
6 gennaio 1980 | Viene consacrato Vescovo in S. Pietro a Roma da Giovanni Paolo II |
10 febbraio 1980 | Fa il suo ingresso ufficiale nella Diocesi di Milano |
Novembre 1980 | Inizia l'esperienza della Scuola della Parola che consiste nell'aiutare il popolo di Dio ad accostare la Scrittura secondo il metodo della lectio divina |
2 febbraio 1983 | Il Papa lo crea Cardinale nel solenne Concistoro con il titolo di Santa Cecilia |
1984-1985 | Presidente del Comitato Organizzatore del Convegno ecclesiale di Loreto |
2-4 ottobre 1986 | Durante la 16° assemblea a Varsavia, viene nominato Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE); inizia il mandato con la Pasqua del 1987 e lo conserva fino al 1993 |
15-23 novembre 1986 | Si tiene ad Assago (MI) un grande convegno diocesano sul tema del "Farsi prossimo" dove viene lanciata l'iniziativa delle Scuole di formazione all'impegno sociale e politico |
Ottobre 1987 | Inizia la serie di incontri sulle "domande della fede", chiamati anche "Cattedra dei non credenti", indirizzati a persone in ricerca della fede |
17 gennaio 1989 | Riceve la Laurea honoris causa dalla Pontificia Università Salesiana di Roma per il suo programma pastorale sull'"educare" |
4 novembre 1993 | Convoca il Sinodo diocesano |
1 febbraio 1995 | Conclude il 47° Sinodo Diocesano di Milano |
1997 | Presiede le diverse manifestazioni per celebrare il XVI centenario della morte di S. Ambrogio, patrono della diocesi di Milano |
Ottobre 1999 | Partecipa come membro al Sinodo dei Vescovi europei |
27 ottobre 2000 | Riceve il premio "Principe de Asturias" in "Scienze Sociali" a Oviedo (Spagna) |
23 novembre 2000 | Viene nominato dal Santo Padre Accademico Onorario della Pontificia Accademia delle Scienze |
11 aprile 2002 | Riceve la laurea honoris causa in Scienze dell'Educazione dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano |
28 giugno 2002 | Riceve la Grande Medaglia d'oro del Comune di Milano |
11 luglio 2002 | Il Santo Padre accetta le dimissioni ai sensi del canone 401 del CJC. Il progetto del Card. Martini è di riprendere gli studi biblici vivendo prevalentemente a Gerusalemme |
11 giugno 2006 | Riceve la Laurea honoris causa in filosofia dall'Università ebraica di Gerusalemme. |
Credi che Martin Lutero o Hans Kung oppure il fondatore della teologia della liberazione avessero meno titoli del Martini?
Quei titolo non sono sinonimo di obbedienza e ortodossia.
Quando anche un vescovo o un cardinale predicassero il si agli anticoncezzionali, alla comunione ai divorziati, al no al celibato, alla collegialità superiore al primato petrino e altro ancora, sono da condannare, il Martini si salva perchè per l'appunto dice queste cose ora che vige la breviatio manus dell'autorità curiale, se li avesse dette prima della riforma curiale e prima del Vaticano II sarebbe stato condannato per eresia.
Persino Cossiga lo ha dichiarato antipapa:
CITTA’ DEL VATICANO - Il ‘picconatore’ per eccellenza ne ha per tutti. Questa volta è il turno del Cardinale Carlo Maria Martini, del suo successore sulla Cattedra di Sant’Ambrogio, Dionigi Tettamanzi, dei Gesuiti e dei progressisti. Come dire, gli anni passeranno pure, ma il Senatore a Vita Francesco Cossiga, già Presidente della Repubblica, continua a non guardare - orgogliosamente - in faccia a nessuno.
Presidente, il Cardinale Martini non sembra piacerLe affatto…
“Per carità, è indubbiamente un fior di galantuomo e un insigne biblista, ma - e lo dico con amarezza - di teologia capisce ben poco, eppure non perde occasione per mettere in discussione ciò che fa o dice il Papa teologo”.
Continui, prego…
“Guardi, Martini e la teologia vivono su pianeti diversi. Lo dimostra la prefazione scritta dal Cardinale all’ultimo libro del cosiddetto teologo laico Vito Mancuso”.
Scommettiamo che non Le piace neanche il libro di Mancuso…
“E’ un libro che può piacere solo ai cattolici adulti, ma essendo io infante e in comunione con la Chiesa , non lo condivido”.
Non vorrà mica dire che Martini non è in comunione con la Chiesa ?
“Mi limiterò a dire che Martini ha giurato fedeltà al Papa eppure, sino ad oggi, ha quasi sempre preso posizioni contrastanti con la Chiesa. Liberissimo di farlo: se Santa Romana Chiesa e la Congregazione per la Dottrina della Fede non hanno preso posizione, significa che lui ha ragione ed io torto. Naturalmente, la mia è una provocazione…“.
Presidente, quale consiglio darebbe a Martini?
“Alla sua età dica basta, taccia e si ritiri a vita privata: ha già dato, ormai non è più la sua epoca. Ma purtroppo, veda, è in buona compagnia: prenda il Cardinale Lehmann della Conferenza episcopale tedesca o l’attuale Arcivescovo ‘buonista’ di Milano, il Cardinale Tettamanzi. Tra poco farà ballare nel Duomo anche le donne nude! Non c’è che dire, Tettamanzi è degno erede del suo predecessore!”.
Vuole dare un consiglio anche a Tettamanzi?
“Certo. Rispetti il Motu Proprio del Papa sul rito tridentino invece di far il ‘bastian contrario’. E le danze tribali le organizzi in Africa, non nel Duomo di Milano”.
Senatore Cossiga, torniamo a Martini. Sappiamo di un curioso retroscena…
“Faccio mea culpa: purtroppo, all’epoca, in quanto Presidente della Repubblica, contribuii anch’io a farlo nominare Arcivescovo di Milano”.
Come sarebbe a dire?
“Con il vecchio Concordato ci voleva la mia controfirma per rendere valida la sua nomina ed io ho dovuto firmare. Avrei dovuto diffidare di lui, è un gesuita”.
Essere Gesuita è un peccato grave?
“Martini ha la mentalità tipica del progressista, che fa tanto snob. Eppure i Gesuiti sono il braccio armato della Chiesa. Curiosamente prima erano reazionari, poi hanno cavalcato la tigre del progressismo sfrenato, si sono persino rifatti alla teologia della liberazione. La cosa più grave è che non vengono mai richiamati all’ordine dalla Santa Sede. Un mistero…”.
Veniamo al Concilio Vaticano II…
“Caro Volpe, io non sono contro il Concilio, ma censuro l’ermeneutica rivoluzionaria e progressista che ne è seguita e che sembra di moda sbandierare ancora oggi sotto le insegne del cosiddetto ‘cattobuonismo’. Lo stesso ‘cattobuonismo’ di Martini, tanto per intenderci. Ma poi, cosa vuole, io sono fedele sia al teologo Joseph Ratzinger che al Papa Benedetto XVI: siamo sicuri che lo siano anche i vari Martini e Tettamanzi?”