Sedia Gestatoria, una risposta ai critici

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Cattolico_Romano
00martedì 29 dicembre 2009 06:14

E SE SI RIPRISTINASSE LA SEDIA GESTATORIA?


di Francesco Colafemmina

Siamo stati tutti testimoni dell'incredibile atto di una squilibrata che ha fatto violentemente cadere il Sommo Pontefice durante la solenne celebrazione della notte di Natale. Ognuno di noi sarà rimasto turbato da quelle immagini di una crudezza inaudita. E molti si saranno domandati come sia stato possibile tutto ciò.

Ebbene, è d'obbligo una precisazione su quanto avviene costantemente in Basilica ad ogni celebrazione presieduta da Sua Santità. Nella parte posteriore della navata centrale non esistono banchi in legno, bensì sedie di plastica beige ancorate tra di loro, del tipo comunemente usato nelle sale d'attesa degli ospedali.
Così, quando il Papa passa in processione, la gente, presa dal delirio, inizia a spingersi sulle transenne lignee che delimitano il passaggio dei celebranti. Non solo: per poter fotografare il Papa non si esita a spostare le sedie ed a salirci su per ottenere la visuale migliore. Scene degne di un concerto rock più che di una solenne celebrazione nel centro della Cattolicità. E' incredibile, ma si creano in questo modo due ali di gente che preme, sale sulle sedie, tenta di toccare i Cardinali, lancia flash in pieno volto al Pontefice, e via dicendo.
E' pertanto estremamente difficile per i pur vigili occhi della Gendarmeria, individuare esaltati o pazzi di turno che tentino di spingersi oltre le transenne, data la confusione che si genera.

Come rimediare a tutto ciò?

Una soluzione estremamente valida potrebbe consistere nel ripristino della Sedia Gestatoria!

Con questo solenne trono il Santo Padre non solo diverrebbe a tutti visibile, ma si eviterebbe anche l'assembramento dei fedeli che vogliono fotografarlo in prima linea. Oguno se ne starebbe al proprio posto con il Papa ben visibile e i Gendarmi potrebbero controllare molto meglio la situazione, perchè ogni movimento in quell'ordinata assemblea richiamerebbe immediatamente la loro attenzione. Inoltre il Papa sarebbe protetto da eventuali attacchi da ben 12 o 14 sediari. Ne trarrebbe inoltre un evidente vantaggio la solenne maestà di Sua Santità che per una strana, ma mediaticamente comprensibile abitudine, viene invitato a stringere le mani a chiunque, a questo contatto fisico che normalmente è sempre stato limitato e scrupolosamente moderato in considerazione dell'Autorità papale e del rispetto dovuto al Vicario di Cristo. Il contatto fisico, tra l'altro, potrebbe esserci sempre, ma meno osceno di quanto non sia oggi: tanta gente sembra quasi volersi attaccare come una piovra alle mani del Pontefice. Altri, invece, vorrebbero baciargli contemporaneamente l'anello: scene talvolta sconvolgenti, anche se motivate dalla buona fede.
Sappiamo tutti che la sedia gestatoria è stata utilizzata senza problemi sino a Giovanni Paolo I. Inoltre tutti possiamo attestare il disagio nel ricordo di quella discutibile pedana mobile che fu utilizzata negli ultimi anni del pontificato del Venerabile Giovanni Paolo II. Sarebbe stato più opportuno o no utilizzare la sedia gestatoria in quel caso?
Purtroppo chi si azzarda a revocare questo solenne "mezzo di trasporto" papale viene dipinto solitamente come un nostalgico in cerca di pompose memorie del passato o di aristocratici ninnoli pontifici. Invece bisognerebbe capire una volta tanto che taluni oggetti del passato non erano espressioni di esteriorità magnificente, bensì utili e pratici strumenti che aiutavano i fedeli a guardare il Papa, esaltavano il senso di rispetto dovuto al successore di Pietro, salvaguardavano la salute e la stanchezza di Sua Santità. Si dirà: ma non è accettabile che un uomo venga portato a braccio da altri uomini! E' un segno di potere!
Ovvietà che derivano da una visione meramente materialistica del Papato. L'amore e l'affetto per il papa rendono lieto il compito ai sediari, la cui istituzione permane viva e pronta a servire il Pontefice. Un uomo anziano portato a spalle su un piccolo trono è anche segno concreto delle parole del Signore a Pietro in Giovanni, 21,18: "In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi". Quel trono è segno di una diversa potestà, di una autorità completamente distinta da quella del mondo e del potere materiale: è la potestà dell'amore e l'autorità del Pastore che "pasce le pecorelle" di Cristo! E' la potestà e l'autorità del Pontefice che è retto fisicamente dai sediari e spiritualmente da tutti i fedeli. E' la potestà e l'autorità del padre che governa la Chiesa di Roma e nella successione apostolica non rappresenta semplicemente se stesso, la propria persona, ma l'auctoritas pontificale discendente dalla missione che Gesù affidò a Simon Pietro.
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Nell'eventualità di questo "ritorno al passato" certamente i mass media non farebbero salti di gioia e qualche giornale potrebbe cogliere l'occasione per abbandonarsi a spiacevoli commenti, eppure sarebbe difficile farlo in questo momento, dinanzi all'evidente esigenza di assicurare la massima sicurezza e protezione al Pontefice.
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Non sono forse queste delle valide e cogenti ragioni per reintrodurre la sedia gestatoria?
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E poi chi l'ha detto che il Papa per essere "amato" deve fare bagni di folla modello rock star o politico intraprendente?
La solennità del suo sacerdozio dovrebbe aiutare i sacerdoti ad aver più rispetto di sè ed i fedeli ad avere maggior rispetto per l'autorità pontificia e sacerdotale che il Papa incarna quale vicario del Pontefice Massimo, del Nostro Signore Gesù, il Re dell'Universo!

Fides et forma
 
Cattolico_Romano
00martedì 29 dicembre 2009 06:15

SEDIA GESTATORIA: UNA RISPOSTA AI CRITICI


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di Francesco Colafemmina

La proposta del ripristino della sedia gestatoria sta riscuotendo in questi giorni commenti positivi un po' ovunque. Mi permetto, pertanto, di approfondire la questione, cercando di affrontare gli argomenti ostili a tale proposta.

Potremmo ridurli essenzialmente a due motivi di fondo interconnessi fra loro:

a. Il ripristino della Sedia gestatoria costituisce un inutile passatismo;
b. E' sconveniente che un uomo venga portato su un trono da altri uomini.

Partiamo dalla prima argomentazione: oggi è sempre più diffusa l'accusa di "passatismo" distribuita indifferentemente a chiunque ammiri o rievochi elementi formali o sostanziali che sono andati dispersi nel tempo o sono stati abbandonati consciamente o inconsciamente. Questa accusa è fondata allorquando si esagera, ovvero si esalta il passato per un mero culto di ciò che è antico, superato, in contrasto con la modernità, quasi a volersi rinchiudere nella liturgizzazione di ciò che è stato. Un tale atteggiamento oggi ritorna spesso, ma è più esito di letture erronee e pregiudizievoli che di una reale e oggettiva espressione di pensiero.
Mi spiego: il più delle volte è la mentalità contemporanea a tacciare di passatismo tutti i ragionamenti o i comportamenti volti ad assicurare un ritorno della "forma" sui "contenuti", dell'esteriorità sull'interiorità e così via. Ciò perchè per anni ci si è abituati a considerare in maniera manichea la distanza fra "forma" e "contenuti", senza capire che la forma è l'unica struttura in grado di esprimere oggettivamente dei contenuti e che dunque i due elementi sono interconnessi fra loro come lo è la carne in rapporto allo spirito.
L'abituale ricorso all'univoco spiritualismo hegeliano ha indotto molti a travisare il senso del giusto ricorso alla sobrietà formale, quindi della cancellazione delle inutili e ridondanti escrescenze formali che la Chiesa aveva accumulato nel corso dei secoli. Questa "purificazione" della Chiesa a seguito del Concilio è stata tuttavia esasperata in nome di un manicheismo spiritualista che è ancor oggi in grado di bollare qualsiasi elemento apparentemente di esclusivo carattere formale come "passatismo".

Lo stesso dicasi per la sedia gestatoria. Un "mezzo", quindi uno strumento di trasporto del Papa che alla sua utilità motoria univa quella visiva, rendendo il Papa osservabile dalle folle dei fedeli, si è trasformato in oggetto d'antiquariato, in museale ricordo del passato che non può più tornare. Ed è un vero peccato, perchè l'aggiornamento della Chiesa, la sua purificazione non significa la sua immobilità nel postconciliarismo. La Chiesa non è un fossile incapace di ricorrere alle migliori idee del passato! Essa sa aggiornarsi e quando è il caso sa recuperare elementi formali e sostanziali del passato. Quando nel 1999 le condizioni di salute del Venerabile Giovanni Paolo II si decise di ricorrere ad una pedana mobile rialzata. Allora qualcuno si ricordò della gestatoria, eppure non vi si fece ricorso. Si preferì una macchina piuttosto pacchiana ad una antica tradizione della Chiesa di Roma.

Questa riflessione è perfettamente legata alla seconda argomentazione contraria al ripristino della Sedia gestatoria. Se ci si limita all'osservazione visiva si tratterebbe di un uomo investito di una autorità che viene portato a spalle su un trono da altri uomini. Dunque si sarebbe indotti a pensare che quell'uomo ha potere sugli altri uomini, non è al suo stesso livello ed ha dei servitori che lo portano a spalle. Tale lettura sarebbe oggettiva qualora il Sommo Pontefice fosse una semplice autorità mondana, legata al "potere" materiale sulle cose del mondo. Ciò - in una lettura marxista - significherebbe che un uomo (il padrone) sottomette altri uomini (gli operai o i suoi schiavi) in un rapporto di contrasto dialettico.

Ma è evidente a tutti che il "potere" e l'autorità del Successore di Pietro non riguardano regni terreni, bensì rinviano alla regalità di Cristo su un regno che "non è di questo mondo". Basta rileggere il Catechismo della Chiesa Cattolica: "882 Il Papa, Vescovo di Roma e Successore di san Pietro, « è il perpetuo e visibile principio e fondamento dell'unità sia dei Vescovi sia della moltitudine dei fedeli ».« Infatti il Romano Pontefice, in virtù del suo ufficio di Vicario di Cristo e di Pastore di tutta la Chiesa, ha sulla Chiesa la potestà piena, suprema e universale, che può sempre esercitare liberamente »." Quanto al vero potere del Papa, basta leggere sempre il Catechismo: 937 Il Papa « è per divina istituzione rivestito di un potere supremo, pieno, immediato e universale per il bene delle anime ».

Ora, questa "sostanza" può, anzi, deve manifestarsi anche attraverso una forma visibile. Per questa ragione il Santo Padre ha una autorità superiore a quella del Collegio dei Vescovi, dei sacerdoti, dei consacrati in genere e dei laici. Questa autorità non esprimendosi nei termini del mondo poggia anche sulla "tradizione". La tradizione rappresenta la stratificazione impersonale di questa autorità. Perciò anche un mezzo "antico" come la sedia gestatoria non rappresenta un "potere mondano" del Pontefice, ma l'estensione nella contemporaneità di una autorità discendente dall'Apostolo Pietro. Il servizio e la devozione espressa verso il Pontefice dai "sediari pontifici" è dunque attestazione di un legame specifico con il Successore degli Apostoli, come già diceva Benedetto XVI nel 2006: "Tutto questo, cari amici, deve portarvi a vedere nella vostra attività, al di là dei suoi aspetti transitori e caduchi, il valore del legame con la Sede di Pietro. Il vostro lavoro, pertanto, si inserisce in un contesto dove tutto deve parlare a tutti della Chiesa di Cristo, e deve farlo in modo coerente, imitando Colui che "non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti" (Mc 10, 45). "

Aggiungeva Benedetto XVI che la funzione dei sediari era stata "riformata" da Paolo VI, con un cerimoniale maggiormente sobrio. Chiaramente Benedetto XVI non si riferiva alla sedia gestatoria, usata sino a Giovanni Paolo II che volle abbandonarla. Ma la sobrietà è un giusto auspicio: come non ritenere inutili ed obsoleti i flabelli ad esempio, quei ventagli di piume usati sino a Paolo VI? Inutili orpelli che non devono essere confusi con l'utilità della sedia gestatoria.

Per tutte le ragioni qui esposte continuo a credere che quella della sedia gestatoria possa essere ancora oggi una soluzione valida, sobria ed utile che non impedirebbe al Pontefice il contatto umano, lo renderebbe più visibile al popolo dei fedeli ed assicurerebbe, soprattutto nelle celebrazioni in San Pietro, il massimo ordine tra i banchi dei fedeli ed una maggiore sicurezza. A ciò si collega anche un aspetto spirituale che non può essere obliterato nè sottovalutato.

Fides et forma 
Cattolico_Romano
00martedì 29 dicembre 2009 06:18

DIBATTITO SULLA SEDIA GESTATORIA: RISPOSTA A D. GIOVANNI

Nel post precedente ho trovato questo bel commento. Lo ripubblico con una mia risposta.
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Ma che razza di argomentazioni contorte si propongono?La SEDIA GESTATORIA (quella tradizionale) è stata abolita da qualche Pontefice e tale resta.S e dovessimo ritornare a tutte le cose abolite non finiremo mai di ripristinare. Ma il mondo e la storia vanno avanti e non all’indietro! L’attuale Pontefice lo sa benissimo. E per quanto ogni tanto accontenti qualche nostalgico figlio, noto che va avanti secondo gli obiettivi che la chiesa si è prefissato a partire dal concilio Vaticano II. (vedasi per esempio la partecipazione del Papa al pranzo del 27 u.s. della Comunità di Sant’Egidio. Comunità, considerata da non pochi fratelli cattolici, eretica).meno mane e Grazie a Dio abbiamo un Papa che è Papa di tutti! Ora, per restare in argomento, mi chiedo che senso ha riproporre la Sedia Gestatoria – Trono, cosa obsoleta e adatta ad un Papa-Re più che a un Papa Servo dei Servi; mi chiedo invece come mai non si è proposto o non si voluto proporre quella piattaforma mobile che usava Giovanni Paolo II negli ultimi tempi? (riportata tra l’altro nelle foto del post). Era alta poco più di 70 cm e bastava perché il Papa venisse visto dai fedeli e allo stesso tempo fosse “protetto” da eventuali aggressioni… Capisco che riproporre una tale “volgare sedia a rotelle” peraltro “moderna” non è la stessa cosa che riproporre la Sedia-Trono della santa Tradizione… è evidente allora che non è l’incolumità del Papa che sta a cuore e che si vuole tutelare ma forse è il ripristino delle cose vecchie perché sono “più belle” e solo per mezzo di esse si può avere più fede e più spiritualità.


D. Giovanni


RISPOSTA

Caro d(on?) Giovanni,

si, ma che razza di contorte argomentazioni! Peccato che pensavo di esser stato chiaro, logico, razionale nell'argomentare. Lei aggiunge alla "sedia gestatoria" l'attributo di "tradizionale": mi dica esiste forse una sedia gestatoria "progressista"? Ma, in fondo, lo sa che ha proprio ragione? Papa Benedetto ha infatti ripristinato il camauro e il galero preso da un impeto progressivista! Idem dicasi per le pianete, i faldistori e gli altri oggetti liturgici ormai "aboliti da qualche pontefice". Ah, che sciocco, dimenticavo il Motu Proprio Summorum Pontificum: anche della messa di San Gregorio Magno si diceva che fosse stata abolita da "qualche pontefice"... ma non era vero! Come non è vero che la sedia gestatoria sia stata abolita: leggere le parole di don Mauro Gagliardi in questo articolo in spagnolo.

Lei dice però una cosa divertentissima nel suo commento: "il mondo e la storia vanno avanti e non all’indietro!". Lo sa che ha proprio ragione? "Il mondo e la storia" vanno avanti, ma la Chiesa è forse parificabile al mondo? Non rientra nell'ordine sacro che è per sua stessa essenza fuori dal mondo e fuori dalla storia?

Forse lei dimentica che durante la Messa compie riti che hanno 2000 anni. Anzi, proprio il Concilio dei novatores è andato a ripescare anafore e preghiere del cristianesimo dei primi secoli: i padri conciliari e Bugnini erano forse dei passatisti? Andavano indietro e non avanti?

Poi, mi perdoni se la butto in politica, ma questa patacca ermeneutica della storia progressiva è creazione hegeliana confluita nel marxismo. Non è un caso se l'utopia socialista e comunista viveva di questo progressivismo storico: ricorda l'Avanti, o il "sol dell'avvenire"? Erano tutte panzane ermeneutiche riguardo all'uomo ed alla storia che tendevano a dimostrare la "superabilità" della storia e la necessità del progresso. Circa 100 milioni di morti nel pianeta sono stati causati da questa utopia, mica scamorze!

Oggi che potremmo recuperare un senso più "umanistico" della storia, ovvero guardare in essa l'espressione della costante umana, lei cosa fa, mi viene a riproporre gli errori fantasiosi di Hegel e Marx e dei loro improsciuttati proseliti?
La storia non va avanti ma al massimo diviene, muta, il mutamento storico implica che ciò che viene prima non è morto, ma può essere attualizzato alla bisogna. Se quindi viene attualizzato non è più passato ma presente.Legga quello che dice della musica un grande musicista come Jordi Savall: "la musica antica non esiste - dice Savall -! Ogni volta infatti che la musica di ogni epoca viene eseguita allora essa è attuale, è contemporanea!".
Il concetto capisco che possa sfuggire alle menti corrose dal modernismo ideologico, eppure è di una semplicità strabiliante. E' l'uovo di Colombo.

Ma andiamo oltre. Lei attribuirebbe a questa presunta "attualità" papale la visita promossa ieri dalla Comunità di Sant'Egidio. Eppure non ci vedo nulla di "moderno" o di "nuovo". Il servizio di Sua Santità per la Chiesa è sempre attuale e non riguarda soltanto Papa Benedetto ma anche i pontefici che l'hanno preceduto. Ricorda ad esempio la famosa visita al carcere di Regina Coeli fatta da Giovanni XXIII? O quella visita del Venerabile Pio XII al quartiere di San Lorenzo devastato dal bombardamento alleato?

Il punto nevralgico della sua tiritera è la parte finale. Il "Trono" non sarebbe indicato per un Papa che deve essere servo dei servi di Dio. Vuol spiegarmi, di grazia, se lei ritiene il Vescovo di Roma dotato di potestà piena suprema e universale sulla Chiesa tutta? Crede agli art. 882 e 937 del Catechismo della Chiesa Cattolica, riportati nel precedente post? Allora dov'è lo scandalo?
Credo che lo scandalo sia nelle teste, ormai disabituate a pensare queste ovvietà, e per il morbo strisciante dell'oclocratismo postmoderno, incapaci di attibuire potestà o autorità superiori ad altri uomini. Ma non solo: il vero problema è la "tradizione" ovvero quel crogiuolo nel quale viene gettato tutto ciò che precede il Concilio. E guai a chi tenti di recuperare qualcosa! Vae traditionibus! Guai alle tradizioni!

Si arriva quindi all'accusa - già riscontrata altrove - rivoltami: quella di essere un vile manipolatore, un approfittatore degli eventi che tenta di sfruttare l'increscioso episodio occorso al Papa per poter inserire la zeppa tradizionalista della Sedia gestatoria!
A tanto arriva la livida malafede di taluni sciroccati cattolici! Ebbene chiarisco una volta per tutte che non sono nè tradizionalista nè lefebvriano! Che la mia parrocchia è stata da sempre una chiesa contemporanea e spoglia, grigia e a forma d'ovale, con l'altare in basso, l'aula a forma di teatro greco e il tabernacolo in disparte. Sono cresciuto con la catechesi di catechiste di periferia, ideologizzate abbastanza da invitare i cresimandi a non fare il digiuno quaresimale, bensì a boicottare la Nike e il Mulino Bianco...

Un giorno però, ho riscoperto che la nostra Chiesa Cattolica aveva buttato al macero secoli di gloria, bellezza, ordine e armonia... sono rimasto a bocca aperta nel corso di anni di ricerca personale... ed ogni volta che ritornavo nella mia chiesa spoglia e grigia iniziavo ad osservarla e a riempirla con l'immaginazione di affreschi, lucerne dorate e non faretti cinematografici, statue e suppellettili sacre consone ad un luogo sacro e mi sembrava che bastasse poco per riappropriarsi della sacralità di quel luogo... perchè era logico, bello e soprattutto utile! E sono tanto poco "tradizionalista", cioè ideologicamente innamorato del passato, che alla messa di Natale non sono andato in una delle rare chiese che celebrano col rito antico ma nella mia antica parrocchia dove ho assistito con un sorriso anche all' "applauso a Gesù Bambino" esortato dal mio parroco cui voglio tanto bene per la sua semplicità ed autenticità, ma che non mi risparmia canti osceni con battimani e melensi e noiosi accordi... questo perchè la messa non è nè antica nè moderna ma eterna e non è fatta dall'uomo, bensì dal Signore... anche quando qualche Bugnini di troppo si mette sulla Sua strada...

Ciò detto è proprio in virtù di quei principi che andavo riscoprendo nella mia personale indagine che mi sono chiesto se non si potesse ripristinare la sedia gestatoria: perchè essa è utile, bella e logica!
Purtroppo per don Giovanni, non ho un "programma tradizionalista", ma cerco solo di sensibilizzare i miei lettori alla scoperta di un passato obliterato e cancellato con violenza, ma ancora ricco di risposte per il presente. E' poi a suo modo logico che tutto debba essere cassato buttandolo nel calderone di un inesistente "tradizionalismo", parola abusata da chi non ha argomenti per condannare tutti coloro che si sforzano di mantenere vivo ciò che hanno ereditato dal passato! Così infatti ragionano i veri misoneisti, cioè coloro che sono fossilizzati sulla nuova era postconciliare, letta alla luce della discontinuità: un errore ermeneutico superato da Benedetto XVI!

Mi dispiace che molti cattolici siano ostili a questa sensibilizzazione. Pertanto sono certo che Papa Benedetto XVI non possa e forse non debba neppure ripristinare la sedia gestatoria: lo dico per l'affetto filiale che gli porto, la profonda devozione personale ed il rispetto per l'autorità petrina.
Vi immaginate i tanti don Giovanni che darebbero di matto dinanzi ad un simile "ripristino"?

La mia era dunque una "provocazione" ed una proposta che ha suscitato l'effetto atteso: dimostrare come l'ideologizzazione di certi cattolici impedisca loro di guardare il bene e l'utile che provengono dal passato e dalla tradizione, soltanto perchè sulla tradizione ed il passato della Chiesa pesa un bando iconoclasta difficile da rimuovere. Peccato! Anche i Cattolici non si sottraggono all'adagio che vuole l'uomo un essere ingrato. Quanta gratitudine dovremmo ai nostri antenati che ci lasciarono tante bellezze e invece noi le cancelliamo mettendole in archivio... che spreco!
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Un caro saluto e tanti auguri,
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Francesco Colafemmina

Fides et forma
enricorns
00martedì 29 dicembre 2009 06:46
Condivido pienamente, Don Giovanni naturalmente.
Cattolico_Romano
00martedì 29 dicembre 2009 07:05
Re:
enricorns, 29/12/2009 6.46:

Condivido pienamente, Don Giovanni naturalmente.




Non avevo dubbi che avresti condiviso la tesi del don Giovanni, anche se poi questa non argomenta nulla, l'importante è non condividere il Colafemmina, poi non importa se dice il vero o il falso.

Evidentemente i Papi precedenti erano dei pagliacci esibizionisti.
Ben disse Benedetto XVI:

“... Una comunità mette in questione se stessa, quando considera improvvisamente proibito quello che fino a poco tempo prima le appariva sacro e quando ne fa sentire riprovevole il desiderio. Perché le si dovrebbe credere ancora? Non vieterà forse domani, ciò che oggi prescrive?...”

Parole Sante!
Cattolico_Romano
00martedì 29 dicembre 2009 07:22
Copio quanto ha poi detto il dott. Colafemmina, tanto amato da Enrico, ad un iscritto:

mi spiega gentilmente perchè la Sedia gestatoria proprio non la vuole?

Che le ha fatto di male?

Grazie al Cielo il Papa non ha bisogno di essere trainato su una pedana semovente! Quindi che senso avrebbe quel trabiccolo osceno di Giovanni Paolo II?

Nessuno!

Mi sembra invece che il pregiudizio dell'onore da tributare al Sommo Pontefice con la Sedia Gestatoria non sia congeniale alla mentalità di alcuni cattolici.

Il PREGIUDIZIO regna sovrano anche su questioni pratiche!
Gabbianella1.
00martedì 29 dicembre 2009 11:16
Mah!
Mi piacerebbe sentire cosa ne pensa veramente il Papa Benedetto XVI su qta questione che ora e' diventata quasi una sorta di bandiera ...chi pro e chi contro.
Io nn giudico chi la usava.Sono piu' pratica...E' veramente sicura?....e se cade da li'?Chissa' perche' non mi da' un senso di stabilita'!!!!Perche' anche in quel modo potrebbe venire aggredito.E fare un volo non proprio morbido.


Papa Giovanni II ,se nn sbaglio,la usava(mi pare una specie di sedia a rotelle) perche' era malato e molto affaticato dall'eta' e dal morbo di cui era affetto,no?E qdi vederlo in quella foto seduto sulla sedia mi fa tenerezza ....nn da' un senso di trono ,ma di sofferenza e di umilta'.



Il problema non e' usare o no una sedia gestatoria ...
il problema e' la sicurezza che va tutelata.
Io personalmente nn so che dire ...se la usano va bene ,se non la usano va bene lo stesso.
Io vedo solo il lato pratico.
Anche perche' per me la sedia resta solo un modo per essere piu' visibili ,non per troneggiare.
Non ho mai visto il Papa come un re,ma semplicemente come un Pastore,
cui Gesù ha affidato le chiavi della Chiesa,
anche se era seduto sulla sedia gestatoria.
Il Re dei re è solo Gesù!!!!
PS
Nelle foto dei Papi sulle sedie gestatorie,qui sopra, non vedo trionfalismo ,ma solo gioia di essere a contatto col popolo di Dio e di essere al suo servizio.
Gabbianella1.
00martedì 29 dicembre 2009 11:29
Inoltre il Papa non è un personaggio qualunque!!!!
Qdi e' giusto portargli rispetto e riverenza.
Quando ho visto il Papa Giovanni II da lontano nel lontano 1986 a Roma in Piazza San Pietro io mi sono commossa tantissimo.
E nn sono mai stata una che venera i miti ,idoli ,cantanti .Non ho mai avuto poster di Vasco in cameretta,per intenderci ,perche' l'unico da adorare e' Dio e Suo Figlio Gesù con lo Spirito Santo.Ma vedere il Papa e' come avere la certezza (non che nn l'avessi certo)della continuazione dell'opera di Cristo che ha voluto la nostra Chiesa affidandogli appunto le chiavi.
Gabbianella1.
00martedì 29 dicembre 2009 11:44
Invece bisognerebbe capire una volta tanto che taluni oggetti del passato non erano espressioni di esteriorità magnificente, bensì utili e pratici strumenti che aiutavano i fedeli a guardare il Papa, esaltavano il senso di rispetto dovuto al successore di Pietro, salvaguardavano la salute e la stanchezza di Sua Santità. Si dirà: ma non è accettabile che un uomo venga portato a braccio da altri uomini! E' un segno di potere!
Ovvietà che derivano da una visione meramente materialistica del Papato. L'amore e l'affetto per il papa rendono lieto il compito ai sediari, la cui istituzione permane viva e pronta a servire il Pontefice. Un uomo anziano portato a spalle su un piccolo trono è anche segno concreto delle parole del Signore a Pietro in Giovanni, 21,18: "In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi". Quel trono è segno di una diversa potestà, di una autorità completamente distinta da quella del mondo e del potere materiale: è la potestà dell'amore e l'autorità del Pastore che "pasce le pecorelle" di Cristo! E' la potestà e l'autorità del Pontefice che è retto fisicamente dai sediari e spiritualmente da tutti i fedeli. E' la potestà e l'autorità del padre che governa la Chiesa di Roma e nella successione apostolica non rappresenta semplicemente se stesso, la propria persona, ma l'auctoritas pontificale discendente dalla missione che Gesù affidò a Simon Pietro.
(Colafemmina)



Si.Son d'accordo con questa visione.
enricorns
00martedì 29 dicembre 2009 20:46
Non avevo dubbi che avresti condiviso la tesi del don Giovanni, anche se poi questa non argomenta nulla, l'importante è non condividere il Colafemmina, poi non importa se dice il vero o il falso.


E da quando in quà il Signor Colafemmina ha il dogma dell'infallibilità per cui è impossibile dissentire?
Cattolico_Romano
00mercoledì 30 dicembre 2009 06:17
Re:
enricorns, 29/12/2009 20.46:

Non avevo dubbi che avresti condiviso la tesi del don Giovanni, anche se poi questa non argomenta nulla, l'importante è non condividere il Colafemmina, poi non importa se dice il vero o il falso.


E da quando in quà il Signor Colafemmina ha il dogma dell'infallibilità per cui è impossibile dissentire?




Cosa c'entra l'infallibilità?
Ce l'ha per caso un don qualunque?
Per dissentire da un assioma come minimo ci si aspetta un argomentazione valida e fino ad ora non ne leggo di tali argomentazioni.
enricorns
00mercoledì 30 dicembre 2009 07:01
Per aver abolito la sedia gestatoria il precedente pontefice, Giovanni Paolo II, avrà avuto motivazioni certamente valide.
Non capisco perchè questo signore voglia ripritinarla.

Ripeto il Colafemmina non ha il dogma dell'infallibilità ne lo ha don Giovanni, ne altro don qualunque, ma questo non mi esime dal dire la mia in qualunque caso senza peraltro portare necessariamente argomentazioni valide, ma se vogliamo parlare di sicurezza, oltre alla maggior possibilità di essere bersaglio, per far cadere il papa dalla sedi non serve cercare di colpirlo direttamente basta mirare ed uno dei gestatori e poi ilgioco è fatto.

Ora procurati di fargli arrivare il mio parere, ma non disturbarti a replicare la sua risposta, la so già.
Cattolico_Romano
00mercoledì 30 dicembre 2009 07:25

Per aver abolito la sedia gestatoria il precedente pontefice, Giovanni Paolo II, avrà avuto motivazioni certamente valide.
Non capisco perchè questo signore voglia ripritinarla.



Qui l'errore grossolano che commetti tu e il don Giovanni, la sedia gestatoria NON E' STATA ABOLITA, Giovanni Paolo II all'inizio del suo pontificato usufruiva di questa sedia, fu una scelta sua personale quella di non usufruirne più, non l'ha abolita, ergo, nulla toglie che il pontefice attuale o un futuro pontefice decida di usufruire di questa sedia, e nessuno potrebbe dire che sarebbe ripristinata poichè non è stata mai abolita, lo stesso errore lo commettete con la liturgia di sempre, quella latina, non è stata ripristinata poichè non è stata mai abolita.


Ripeto il Colafemmina non ha il dogma dell'infallibilità ne lo ha don Giovanni, ne altro don qualunque, ma questo non mi esime dal dire la mia in qualunque caso senza peraltro portare necessariamente argomentazioni valide, ma se vogliamo parlare di sicurezza, oltre alla maggior possibilità di essere bersaglio, per far cadere il papa dalla sedi non serve cercare di colpirlo direttamente basta mirare ed uno dei gestatori e poi ilgioco è fatto.



Per verificarsi ciò che dici tu dovrebbero almeno colpire quattro o cinque sediari su 12/14, il chè le probabilità sono irrisorie al confronto di ciò che avviene ora, senza contare che la gente avrebbe la possibilità di vedere il pontefice senza creare disordine e dare la possibilità alla sicurezza di accertare meglio i movimenti strani.
Certo che, se immaginiamo, come te, un uomo con un mitra, beh, nemmeno con la papamobile blindata sarebbe al sicuro, a questo punto perchè non pensiamo anche a un uomo con un bazuka, così invece del Papa mettiamo un robot con le sue sembianze.


Ora procurati di fargli arrivare il mio parere, ma non disturbarti a replicare la sua risposta, la so già.



Non ne ho bisogno grazie.
enricorns
00mercoledì 30 dicembre 2009 20:07
Re:
Cattolico_Romano, 30/12/2009 7.25:


Per aver abolito la sedia gestatoria il precedente pontefice, Giovanni Paolo II, avrà avuto motivazioni certamente valide. Non capisco perchè questo signore voglia ripritinarla.

Qui l'errore grossolano che commetti tu e il don Giovanni, la sedia gestatoria NON E' STATA ABOLITA,  allora perchè ripristinarla? E SE SI RIPRISTINASSE LA SEDIA GESTATORIA? chi avrebbe fatto l'errore grossolano? io ho semplicemente ripreso l'argomento Giovanni Paolo II all'inizio del suo pontificato usufruiva di questa sedia, fu una scelta sua personale quella di non usufruirne più, non l'ha abolita, ergo, nulla toglie che il pontefice attuale o un futuro pontefice decida di usufruire di questa sedia, e nessuno potrebbe dire che sarebbe ripristinata poichè non è stata mai abolita, lo stesso errore lo commettete con la liturgia di sempre, quella latina, non è stata ripristinata poichè non è stata mai abolita.

Ripeto il Colafemmina non ha il dogma dell'infallibilità ne lo ha don Giovanni, ne altro don qualunque, ma questo non mi esime dal dire la mia in qualunque caso senza peraltro portare necessariamente argomentazioni valide, ma se vogliamo parlare di sicurezza, oltre alla maggior possibilità di essere bersaglio, per far cadere il papa dalla sedi non serve cercare di colpirlo direttamente basta mirare ed uno dei gestatori e poi ilgioco è fatto.

Per verificarsi ciò che dici tu dovrebbero almeno colpire quattro o cinque sediari su 12/14, ne basta uno che perda l'equilibrio, ma non sta quì il problema il chè le probabilità sono irrisorie al confronto di ciò che avviene ora, senza contare che la gente avrebbe la possibilità di vedere il pontefice senza creare disordine e dare la possibilità alla sicurezza di accertare meglio i movimenti strani. Certo che, se immaginiamo, come te, un uomo con un mitra, beh, nemmeno con la papamobile blindata sarebbe al sicuro, a questo punto perchè non pensiamo anche a un uomo con un bazuka, così invece del Papa mettiamo un robot con le sue sembianze.

Ora procurati di fargli arrivare il mio parere, ma non disturbarti a replicare la sua risposta, la so già.

Non ne ho bisogno grazie. Nemmeno io! [/QUOTE]
S_Daniele
00giovedì 31 dicembre 2009 09:25
Riprendo una sola frase di Enrico e chiudo la questione, inutile continuare per ripetere gli stessi concetti, il lettore leggendo il tutto potrà rendersi conto del tutto.


ne basta uno che perda l'equilibrio, ma non sta quì il problema



Enrico dice che il problema non è quello della sicurezza ne tanto meno quello della visibilità del Papa, che, con la sedia gestatoria faciliterebbe i fedeli.
Ma allora qual è la vera motivazione che spinge a rifiutare a priori tale strumento?
Credo che sia l'assioma che Gesù non si fece portare su un trono dai suoi discepoli.
Ma di quale Gesù parliamo?
Di quello pre-risurezzione o post-risurezzione?
Non che ci siano due Gesù diversi, me ne guarderei bene nell'affermarlo, ma nell'economia della salvezza di Cristo ci sono due momenti che presentano Gesù con particolarità missionarie diverse, la prima, quella pre-risurezzione, è caratterizzata dal Gesù quale servo umile del Padre, la seconda, quella post-risurezzione, è caratterizzata dall'innalzamento del Figlio di Dio, Gesù, quale Re dei re, Signore dei Signori, il suo Regno, quindi è un Re, non avrà mai fine; non chè Egli non sia più l'Agnello, umile, che toglie il peccato del mondo, ma è anche il Re giudice che giudicherà il mondo, e che quest'ultimo giace sotto lo sgabbello del suo Trono, ergo, il Gesù umile, quello che rifiuta il titolo di Re, non annulla o contraddice il Gesù innalzato dal Padre come Re dell'universo, e questo Re deve essere innalzato anche dai cristiani, ora tenete a mente questo binomio e passiamo a Pietro.
La figura di Pietro che taluni cattolici hanno in mente è prevalentemente quella del servus servorum dei, servo dei servi di Dio, come se quest'ultimo fosse in contraddizzione o annullasse la potestà di Pietro e del ministero petrino.
Pietro=Papa è la pecorella del Signore, ma nello stesso tempo è il pastore universale della Chiesa di Cristo, Cristo è capo della Chiesa e di Pietro, ma quest'ultimo è capo visibile della Chiesa, egli è il vicario di Cristo in primis, egli è il suo rappresentante per eccellenza, chi onora Pietro onora colui che l'ha posto come fondamento della Chiesa, chi onora voi onora me, dice Gesù, tutto questo contraddice l'assioma servus servorum?
No!
Se l'assioma "servus servorum" deve essere interpretato nella sua totalità non si spiega il perché allora usare la "papamobile" che è da sovrani, dittatori ecc. e non da servi?

Ma è evidente a tutti che il "potere" e l'autorità del Successore di Pietro non riguardano regni terreni, bensì rinviano alla regalità di Cristo su un regno che "non è di questo mondo". Basta rileggere il Catechismo della Chiesa Cattolica: "882 Il Papa, Vescovo di Roma e Successore di san Pietro, « è il perpetuo e visibile principio e fondamento dell'unità sia dei Vescovi sia della moltitudine dei fedeli ».« Infatti il Romano Pontefice, in virtù del suo ufficio di Vicario di Cristo e di Pastore di tutta la Chiesa, ha sulla Chiesa la potestà piena, suprema e universale, che può sempre esercitare liberamente »." Quanto al vero potere del Papa, basta leggere sempre il Catechismo: 937 Il Papa « è per divina istituzione rivestito di un potere supremo, pieno, immediato e universale per il bene delle anime ».

Concludendo dico; che la sedia sia riutilizzata o meno come cattolico non mi cambia nulla, a chi si scandalizza dicendo che Gesù non si fece portare su un trono dico che stanno palesemente accusando i Pontefici precedenti di aver abusato la loro autorità e che quindi erano da condannare.

Buon Anno a tutti.

enricorns
00giovedì 31 dicembre 2009 19:13
Riprendo una sola frase di Enrico e chiudo la questione, inutile continuare per ripetere gli stessi concetti, il lettore leggendo il tutto potrà rendersi conto del tutto.


ne basta uno che perda l'equilibrio, ma non sta quì il problema

e poi argomenti e non ripeto.

Ma il problema non sta in quello che dici ma nella affermazione data dal titolo del thread, se la sedia gestatoria non è stata mai abolita che senso ha proporre di ripristinarla? O forse che Giovanni Paolo II quando ha deciso di non usarla più ha compromesso e rifiutato la sua funzione che
« è per divina istituzione rivestito di un potere supremo, pieno, immediato e universale per il bene delle anime ».


La questione papamobile sappiamo benissino che è conseguenza di un attentato già perpetrato nei suoi confronti e in conseguenza di questo anche delle cagionevoli condizioni di salute del papa stesso.

Qui l'errore grossolano che commetti tu e il don Giovanni, la sedia gestatoria NON E' STATA ABOLITA,  allora perchè ripristinarla? E SE SI RIPRISTINASSE LA SEDIA GESTATORIA? chi avrebbe fatto l'errore grossolano? io ho semplicemente ripreso l'argomento
S_Daniele
00venerdì 1 gennaio 2010 09:27
Caro Enrico non cerchiamo di cambiare le carte in tavola spostando l'argomento su cosa si intende con il verbo ripristinare e con il suo contrario, aldilà del fatto che il ripristinare un qualcosa non vuol dire che quel qualcosa era stata precedentemente abolita, ma semmai accantonata o non più utilizzata, nulla toglie che questa possa essere nuovamente riutilizzata, prova ne è alcune preghiere reintrodotte dal Vaticano II nella liturgia odierna, preghiere che erano parte del corpus liturgico della Chiesa nei primi VI secoli, dopo di che per secoli queste preghiere non erano più parte della liturgia ufficiale, non perchè fossero state abolite, ma momentaneamente accantonate, difatti oggi ricompaiono.
Dicasi lo stesso per la sedia gestatoria, anche se questa non ha di certo la medesima importanza, forse il Colafemmina avrebbe potuto, a mio avviso, utilizzare un verbo diverso, tipo "riutilizzare", ma ciò non cambia la sostanza difatti non esiste nessun documento della Santa Sede che abolisce la sedia gestatoria, ergo chiunque può riutilizzarla.

La tua iniziale obiezione, che non era di certo il verbo ripristinare, si fondava, rifacendoti anche a don Giovanni, sul fatto che Gesù non si fece proclamare Re e di conseguenza non si faceva trasportare in una sedia regale.
In primis Gesù quando entrò a Gerusalemme e rifiutò il titolo di Re che i Giudei gli attribuirono non lo fece perchè Egli non lo fosse, ma perchè, oltre a non essere ancora giunta la sua ora, i Giudei non lo consideravano Re nel sua realtà regale ma puramente materiale e riduttiva, per i Giudei Gesù doveva essere un messia/re che li avrebbe liberati dal nemico/padrone dei Romani, ecco perchè Gesù rifiuta quel titolo che più avanti invece si autodefinirà dinanzi a Pilato: "Io sono Re".

Anche la papamobile ha per logica il suo senso, se l'obiezione è quella da me esposta anche la papamobile, che non è, in apparenza, uno strumento idoneo a chi dovrebbe essere il servo dei servi, è da escludere e con essa molte altre cose quali gli abiti del pontefice che nella loro forma trasmettono la sostanza del ministero Petrino.
Inutile dire; la papamobile giova per la sicurezza.
Per chi ragiona in maniera materialistica non comprendendo il significato sostanziale di ciò che noi chiamiamo "apparenze", tutto ciò che apparentemente è sfarzoso dovrebbe essere abolito poichè per costoro tradisce il senso vero di un cristianesimo sessantottino che vedrebbe la Chiesa povera e come una associazione di volontariato e non il Regno di Dio sulla Terra.

Ti lascio con due commenti dal Blog Fides et Forma da parte di una sorella, Elena:

Caro Francesco
non ti meravigliare delle assurdità che fioriscono a iosa dai discorsi dei cattolici modernisti di ogni ordine e rango e di qualsiasi livello di (in)cultura.
E' proprio come dici tu: regna sovrano un pregiudizio che è purtroppo figlio di quel padre-slogan 68ino che recitava:
"Vietato vietare"
"Il nuovo è sempre migliore"
"Morte al padre" ecc.
che ha fatto sì che si arrivasse oggi da più parti a ritenere che la Verità è figlia del tempo, quindi viene continuamente da esso generata e divorata, come accadeva nel Xronos dei greci....
Per questo i novatores di ogni stagione ritengono che la Chiesa sia soggetta al PANTA REI, come qualsiasi realtà umana: in fondo essi non ne riconoscono l'origine divina, ma appoggiano inavvertitamente l'opinione astiosa degli atei anticlericali;
tanto è vero che da parecchi cattolici fans del "nuovo sempre migliore" si sente dire che bisogna finirla con la Chiesa e la liturgia "clericalista"(!).
... a questo ci ha portati purtroppo una "democratizzazione" della Chiesa che ha voluto abbattere l'Autorità suprema del Papa già fin dentro il Concilio, pensiero che oggi pare vincente e non sopporta più nè che il Papa abbia quell'autorità NE' che tantomeno la mostri con segni esteriori, per il semplice motivo che NON SI VUOL riconoscere che Gesù Cristo E' RE degli uomini e dell'universo, del mondo visibile e dell'invisibile, del Creato e dell'Increato...
Non il Papa, ma Gesù Cristo che egli rappresenta è Re, e i segni della Maestà e dell'Autorità sono (erano) mostrati in onore e omaggio a Cristo, non al papa in quanto uomo, ma solo in quanto Vicario di Gesù Cristo, che è Dio e Capo della Chiesa!
Così come lo chiamiamo Santo Padre in onore alla Divinità di Cristo che ha istituito questa Santa Autorità che deve rappresentare visibilmente Lui davanti agli uomini, Capo invisibile presente nella Chiesa visibile mediante la persona e l'opera del Papa.
Come mai è diventato difficile capire tutto questo, che una volta era ovvio per tutti?
(dici bene: si guarda a quel segno con lo sguardo dei profani, con lo schermo del mondo, proprio così, con lo sguardo dei materialisti e dei NON-credenti, quelli che non pensano più alle realtà SOPRANNATURALI, e giudicano tutto con gli occhi della carne, secondo ideologie mondane, caduche e superficiali...)

Si vuole dimenticare che il Papa è persona sacra, riveste un ruolo sacro, il Sommo incarico ricevuto da Gesù stesso che è Dio e Re divino della sua Chiesa.
^^^^^^^^^^^^

Allo stesso modo purtroppo, coloro che sottopongono la Liturgia e le forme visibili della Chiesa al PANTA REI, in ultima istanza sono in gran parte convinti (mentre molti di loro non se ne rendono conto) che a furia di trasformare e/o abolire le forme visibili, la stessa Chiesa debba SCOMPARIRE nella sua visibilità, col pretesto (dossettiano?) che la Fede "va vissuta solo interiormente".
Non sarà difficile (e a me è capitato di sentirlo in un'omelia disastrosa per le orecchie dei poveri semplici fedeli) arrivare un giorno a sentire gli stessi preti affermare che ci avviamo all'epoca della
scomparsa del TEMPIO di Dio (la chiesa come luogo di culto) con la motivazione che
"Dio vuole essere adorato nell'interiorità dell'anima e non nell'esteriorità!"
Cò significherà secondo costoro (pronti ad affermare che ANDARE AVANTI E' FATALE in questa direzione) che dovranno sparire tutte le manifestazioni di culto esteriore, compresi gli edifici e la Liturgia stessa.
Basterà solo il "pensare" a Dio: niente più forma, tutta sostanza!

Secondo costoro, anche Gesù e la sua Parola dovrano essere riveduti e corretti alla luce del Nuovo Sentimento Religioso universale "sostanziale" che avanza, (osannato da tanti cattolici aperti, adulti, onniinclusivi....sostanzialisti, che si battono per l'abbattimento di BARRIERE FORMALI...)
e che sarà superiore anche al Vangelo (liberato dalla "forma" storica del suo *presunto* tempo!)

Non a caso, caro Francesco, Gesù stesso ha avvisato i suoi amici e noi, ricordando il profeta Daniele, di prepararci a un tempo in cui vedremo "l'abominio della desolazione nel luogo Santo".
Ecco, i tempi stanno maturando, e tanti occhi rimangono ostinatamente chiusi di fronte allo sfacelo della Fede e del Tempio che si annuncia all'orizzonte.

Elena


Ps. Quando ho detto: "inutile continuare per ripetere gli stessi concetti"
Non mi riferivo a te e nemmeno che ripeti le stesse cose, ma al fatto che nel dilungarci alla fine tutti e due ripeteremo gli stessi concetti già espressi abbondantemente nei post precedenti, tutto qui.
enricorns
00venerdì 1 gennaio 2010 15:46
Rimango del mio parere, comunque il trono ce l'ha, e ieri è tornato in San Pietro, dopo l'"aggressione" a piedi
S_Daniele
00venerdì 1 gennaio 2010 18:45
Re:
enricorns, 01/01/2010 15.46:

Rimango del mio parere, comunque il trono ce l'ha, e ieri è tornato in San Pietro, dopo l'"aggressione" a piedi




Nessuno ti obbliga a cambiare idea, ci mancherebbe.
Per quanto riguarda il Papa, non può che farmi piacere, ma ciò non invalida l'argomentazione da me proposta.
enricorns
00sabato 2 gennaio 2010 08:24
(mi)hai passato il discorso di Elena dal Blog Fides et Forma come se fossi parte di quella schiera di cattolici modernisti per i quali, come afferma la stessa, è vietato vietare, nulla di più sbagliato la mia obiezione è principalmente sul ripristino o riabilitazione nel senso della sicurezza, tutte le altre argomentazioni le considero valide, e non è comunque la sedia gestatoria che afferma la regalità papale.
Caterina63
00giovedì 7 gennaio 2010 17:31
Re:
enricorns, 29/12/2009 6.46:

Condivido pienamente, Don Giovanni naturalmente.



perdonami....ma come fai a condividere una affermazione falsa? la sedia gestatoria NON è mai stata abolita, è stata semplicemente sostituita dalla PAPAMOBILE per le trasferte del Pontefice all'aperto, e a piedi nei piccoli spazi interni...

Sedia gestatoria?

ai tempi attuali non sarebbe la soluzione ai problemi del tipo vissuto a Natale con l'aggressione al Papa...il Papa sarebbe un magnifico BERSAGLIO senza alcuna protezione antiproiettile... Occhi al cielo l'andamento lento dei sediari faciliterebbe ogni posizione per la mira....

Per far ritornare la Sedia Gestatoria non occorrono giustificazioni di sorta, servirebbe RIEDUCARE la gente alla figura del Pontefice, al suo ruolo cercando di correggere un pò l'immagine distorta che è stata data sfruttando l'indiscussa indole caratteriale di Giovanni Paolo II.... Il Papa NON è un "uomo qualunque" con l'avvento dei Media la sua immagine è scaduta trattando il suo ruolo come uno statista fra i tanti con qualche "cosina" in più, ma ridotta alla semplice apparizione di un uomo "politico" con uno Stato particolare...
La Sedia Gestatoria che permetteva e permetterebbe di VEDERE IL PAPA, deve riportare il fedele, il pellegrino, a rielaborare questa immagine per ciò che è: LA SACRALITA' del ruolo del Pontefice!

Un don Giovanni che dice: sedia gestatoria NO ma sedia a rotelle SI, dimostra davvero di non aver capito nulla sul perchè si DESIDERA (non si impone, ma si desidera) il ritorno alla gestatoria, il perchè lo dice il termine stesso il quale ACCOMPAGNA I GESTI E I MOVIMENTI del Pontefice ad una SUPERIORITA' che gli è legittima ed è propria del suo stato...e questo senza nulla togliere alla sua stessa partecipazione alla mensa dei poveri (paragone di don Giovanni veramente assurda e puerile!)...

Il Papa NON è un "vip" del momento....è un RUOLO BIMILLENARIO che durerà fino alla fine dei tempi....Egli è l'IMMAGINE DEL BUON PASTORE la cui povertà DISTORTA PREDICATA DA CERTA TENDENZA PROGRESSISTA non ha nulla a che vedere con la REGALITA' che deve dimostrare al mondo, anzi, proprio grazie alla regalità acquisita in quanto VICARIO DI CRISTO, il Pontefice manifesta il vero SOCCORSO, LA VERA POVERTA', L'AUTENTICA MISSIONE DELLA CHIESA....ogni ricchezza si trova IN CRISTO, CON CRISTO E PER CRISTO...

Cristo stesso usò l'espediente della regalità nel suo ingresso a Gerusalemme....un trionfalismo che si ripete in ogni Pontificato per ricordare proprio quella regalità del Cristo che pur finendo sul trono della Croce, non lasciò all'umiliazione l'ultima parola...

Il Papa non è dunque un "uomo qualunque", così come nessun altro al mondo potrebbe usare mai la Sedia Gestatoria senza risultare ridicolo....

Il fedele (o peggio se fosse sacerdote) che trovasse ridicolaggine se il Papa dovesse riusare tale strumento, dimostrerebbe solo di non aver capito chi è il Papa, cosa è, e chi rappresenta....ma continuerebbe una sorta di culto alla persona e di idolatria....CON I RISULTATI CHE VEDIAMO: CATTOLICI CHE VOGLIONO SANTO SUBITO GIOVANNI PAOLO II MA POI SONO FAVOREVOLI ALL'ABORTO, ALLA CONTRACCEZIONE, AL DIVORZIO, ALL'EUTANASIA E PURE ALLE COPPIE DI FATTO e nientemeno criticano il suo Successore.... Occhi al cielo MOLTI FANS DI GIOVANNI PAOLO II TESTIMONIANO INFATTI QUESTA TENDENZA...ERGO è GENTE CHE NON HA CAPITO CHI è IL PAPA, MA SI SONO ATTACCATI PER SENTIMENTALISMO ALLA PERSONALITà DI UN UOMO....

Il Papa non è "Papa" quando ci fa comodo, ci piace, o ci soddisfa...la Tradizione (quella con T maiuscola) che ha arricchito la Chiesa anche nei suoi GESTI ha un profondo significato culturale e teologico, prettamente evangelico, che soltanto in questi ultimi 40 anni (ma guarda la coincidenza!) ha subito un gravissimo declino in nome della modernità e della SEMPLICITA'....
Un Papa NON riveste i panni della semplicità: UN ALTRO TI CINGERA' I FIANCHI E TI CONDURRA' DOVE TU NON VUOI...queste parole di Gesù a Pietro circondano la figura del Vicario di Cristo in ogni tempo che non è chiamato a rispecchiare il mondo, ma esattamente ciò che NON è del mondo....


 Occhiolino

Qui avevo scritto anch'io qualcosa sull'uso di questa Sedia: Potrebbe ritornare l'uso della SEDIA GESTATORIA?

enricorns
00giovedì 7 gennaio 2010 19:56

ripristinàre    [ripristi'nare]
v.tr.

vtr
ristabilire, rimettere in vigore



abolìre
   [abo'lire]
v.tr.

vtr
togliere vita a un istituto o vigore a una norma; sopprimere



sopprìmere
   [sop'primere]
v.tr.

vtr
eliminare, togliere di mezzo; far cessare

E SE SI RIPRISTINASSE LA SEDIA GESTATORIA?












enricorns
00giovedì 7 gennaio 2010 20:49

Ammettendo che non sia stata abolita nel senso etimiologico del termine, ma semplicemente accantonata o sostitita, come tu dici, il ripristinarla, come del resto tu fai notare, non assolverebbe alle funzioni di sicurezza alle quali si vorrebbe invece far assolvere.

enricorns
00giovedì 7 gennaio 2010 23:00
 


302. IO VEDO IL RE John Chusum e Don Moen

I SEE THE LORD – © 1994 lntegrity's Hosanna! Music. Amministrato in lingua italiana da Morning Star Music, Via Falcone. a Borsellino, 128-130 - 50053 Empoli (FI), Italia. Usato con permesso. M.C. CNS1O 'Risplendi Gerusalemme.

 

 

Io vedo il Re, il mio Signor adorato sulla terra, innalzato su nel ciel

lo vedo il Re, il mio Signor, i miei occhi han visto il Re,

l'Agnello, il Salvator che sempre regnerà. (x2)


La gloria di Dio riempie il tempio

         e gli angeli, intorno a lui, lo acclamano Re.

Con loro cantiamo: “ Santo, Santo è il Signor,

lui solo è il Re “.

enricorns
00giovedì 7 gennaio 2010 23:09
Ma mi sovviene di pensare, non senza un piccolo senso ironico, ma allo stesso tempo con una certa paura, come si può inneggiare alla santità di Giovanni Paolo II "Santo subito" e poi, non ancora spenti i ricordi del suo pontificato, cercare di cancellare le scelte da lui fatte o da lui approvate e confermate?
Cattolico_Romano
00venerdì 8 gennaio 2010 06:29
Re:
enricorns, 07/01/2010 23.09:

Ma mi sovviene di pensare, non senza un piccolo senso ironico, ma allo stesso tempo con una certa paura, come si può inneggiare alla santità di Giovanni Paolo II "Santo subito" e poi, non ancora spenti i ricordi del suo pontificato, cercare di cancellare le scelte da lui fatte o da lui approvate e confermate?




Aldilà del fatto che io non sono uno di quelli che ha inneggiato al "santo subito", per me il processo di canonizzazione deve essere uguale per tutti compreso Giovanni Paolo II.
Detto questo, la santità di una persona non ha nulla a che vedere con le scelte ecclesiali e non fatte nell'alveo del suo pontificato, si possono fare delle scelte errate in buona fede credendo che sia la scelta migliore, come ad esempio il mea culpa, scelta che personalmente reputo errata dato che la Chiesa non ha nessuna colpa.
L'ottusaggine però non ha limite e si vuol leggere nell'argomentazione del voler riutilizzare la sedia gestatoria come un voler dire; Giovanni Paolo II ha errato nel non volerla più utilizzare.
Queste sono elucubrazioni di chi fino ad ora, arrampicandosi sugli specchi, non ha trovato una argomentazione valida per negare un possibile ripristino di sudetta sedia.
Difatti prima hai avvalorato la tesi del don, cioè che la sedia è un prodotto anacronistico e medioevale, poi la tesi del Gesù che non si fece incoronare, infine, ma non proprio, quella linguistica, una specie di scappatoia senza senso che non si addice a chi utilizza la ratio.
Dicevo non proprio inquanto adesso nel tuo precedente post hai inserito un testo dove dice che è Gesù l'unico Re, come se questo negasse la regalità di Pietro, che naturalmente è relativa e non assoluta come quella di Cristo.
Se questo è il tuo modus pensandi, molto protestanteggiato, dovremmo non chiamare più Pietro/Papa capo della Chiesa dato che è il Cristo il capo della Chiesa, per non parlare dei santi come intercessori/mediatori dato che Cristo è l'unico mediatore.
Non ti rendi conto che il tuo pensiero è influenzato da un certo progressismo che vorrebbe che certe definizioni e riti siano relegati e depositati nella storia, una storia che si è evoluta e che non può riproporre degli assiomi vecchi e tradizionali.
Infine non comprendo la natura del tuo post sulla regalità di Cristo, dato che nessuno l'ha negata e dato che in precedenza avevo argomentato su questo punto mostrando sia la regalità di Cristo sia quella di Pietro ed il fatto che l'una non nega l'altra, e tu avevi detto di condividere ciò che avevo scritto, ora invece inserisci un testo che implicitamente vorrebbe dirci che solo Gesù è Re, e se solo Gesù è Re non si comprende il perchè lo sia anche Pietro.
Ma se non lo è Pietro non lo siamo nemmeno noi dato che la Scrittura definisce i cristiani quali re e sacerdoti del Messia.
Concludo dicendo che nessuno, ne io ne il Colafemmina, ha imposto o impone il ripristino della sedia gestatoria, questa, come ha affermato il Colafemmina, era una provocazione che giovava e giova a far vedere ai tanti cattolici in letargo chi è per la Traditio e chi no, chi legge si renderà conto anche qui chi lo sia e chi no.

Dio vi benedica!
Caterina63
00venerdì 8 gennaio 2010 10:22
Re:
enricorns, 07/01/2010 23.09:

Ma mi sovviene di pensare, non senza un piccolo senso ironico, ma allo stesso tempo con una certa paura, come si può inneggiare alla santità di Giovanni Paolo II "Santo subito" e poi, non ancora spenti i ricordi del suo pontificato, cercare di cancellare le scelte da lui fatte o da lui approvate e confermate?




qui sta l'errore di comprensione.... un Papa (o un laico) non è santo per le scelte che compie in funzione del suo ruolo, ma per la PRATICA DELLE VIRTU' CRISTIANE decretate dalla Chiesa..... un Papa può anche fare scelte discutibili che non precluderebbero la strada per la sua beatificazione....

Proprio ieri sera lo spiegava il cardinale Caffarra a Porta a Porta....
Guardiamo a due Papi differenti: Pio XII e Giovanni Paolo II entrambi definiti da Benedetto XVI VENERABILI e la cui proclamazione di venerabilità ha dato il via alla loro beatificazione che avverrà appena sarà confermato L'ATTRIBUIZIONE DI UN MIRACOLO....
Ora nel primo caso, di Pio XII ho sentito commenti allucinanti da parte di molti cattolici ma, spiegava il cardinale Caffarra questo scenario:
Se guardiamo a Pio XII ed alla sua santità notiamo subito il caso miracoloso della conversione del Rabbino capo di Roma, Zolli, che facendosi da lui battezzare scelse di portarne il suo nome in segno di amicizia, Eugenio, ora se vogliamo associare la santità del suo successore, Giovanni Paolo II, lo possiamo fare vedendo le immagini di quando andò per la prima volta nella sinagoga di Roma, quella stessa che fu guidata dal Rabbino Zolli...ecco, spiega il cardinale, due forme di santità diverse ma intrecciate, entrambi conducenti a GESU'.....

Non dobbiamo affatto "spegnere" certi ricordi, piuttosto NON dobbiamo usarli per spaccare la Chiesa, al contrario, dobbiamo trovare punti d'unione, di universalità=cattolicità....
ma non possiamo certo vivere solo dei ricordi del pontificato di Giovanni Paolo II come se fosse stato l'unico Papa della Chiesa e giudicare tutti gli altri in modo arretrato o come pontificati "sbagliati"....

Sempre ieri a Porta a Porta, il cardinale Caffarra, nel presentare il suo libro scritto con Alessandra Borghese: La verità chiede di essere conosciuta
presentava il capitolo dedicato anche alla Liturgia, alla sciatteria delle Messe e quando Bruno Vespa ha fatto vedere in un servizio una Messa con i canti e battimani, ha detto senza mezzi termini di aver VIETATO nella sua diocesi bolognese certi canti con battimani....spiegando proprio grazie al suo rapporto personale con Giovanni Paolo II che quel Papa NON era affatto contento di quanto stesse accadendo nella Chiesa in campo liturgico e di quanto SOFFRISSE PERCHE' I FEDELI NON COMPRENDEVANO I SUOI RICHIAMI ALLA SACRALITA'....

Tornando al tema della sedia gestatoria il problema NON deve essere inquadrato sulla incolumità del Pontefice....egli è già un martire e può accadere di tutto.... il ripristino che non è sinonimo di abolizione ma di SOSTITUZIONE in questo caso con la papamobile....lo spiega bene Benedetto XVI quando disse, ricevendo i sediari:

È stato semplificato il cerimoniale, per ricondurlo a una maggiore sobrietà, meglio intonata al messaggio cristiano e alle esigenze dei tempi.


Potrebbe ritornare l'uso della SEDIA GESTATORIA?

dunque la motivazione per cui è stato semplificato il cerimoniale pontificio è: L'ESIGENZA DEI TEMPI che con Paolo VI videro necessario ricorrere ALLA SOBRIETA' del cerimoniale, una sobrietà tuttavia spesse volte mal compresa ed usata per accusare il passato.... un espediente questo, invece, che ha caratterizzato la Chiesa da sempre....infatti il cerimoniale pontificio è sempre stato caratterizzato dall'esigenza del momento storico, la stessa Sedia gestatoria non nasce come un capriccio o una vanità, al contrario, proprio quando si rese necessario che il Pontefice potesse essere VISTO da tutti quando cominciò a compiere le sue prime uscite PASTORALI....
Ciò che è sbagliato è trattare l'argomento sedia gestatoria come una antichità SBAGLIATA del passato.... se un domani L'ESIGENZA DEI TEMPI richiedesse nuove forme al cerimoniale Pontificio, anche con un ritorno di qualcosa del passato, non deve essere letto in modo sbagliato, questo è il punto....


enricorns
00venerdì 8 gennaio 2010 18:50
 è evidente allora che non è l’incolumità del Papa che sta a cuore e che si vuole tutelare


Ed è evidente che stiamo parlando due linguaggi differenti.


Se la proposta del Colafemmina fosse stata fatta in altri momenti avrebbe avuto altra valenza e sicuramente altre risposte, ma nell'immediato indomani dell'aggressione risulta evidente l'intenzione di proporla come mezzo di sicurezza, l'attaccarci poi altri valori ed altre funzioni non nasconde affatto l'evidenza della intenzione.
S_Daniele
00venerdì 8 gennaio 2010 19:07

Secondo il "The Catholic Herald" la sedia gestatoria avrebbe protetto il Papa dall'aggressione della Maiolo

Clicca qui per leggere l'articolo
Qui possiamo trovare una traduzione automatica.
enricorns
00venerdì 8 gennaio 2010 20:50
l'articolo, anche se tradotto pessimamente, non dimostra nulla sulla sicurezza della sedia gestatoria
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