Nel post precedente ho trovato questo bel commento. Lo ripubblico con una mia risposta.
. Ma che razza di argomentazioni contorte si propongono?La SEDIA GESTATORIA (quella tradizionale) è stata abolita da qualche Pontefice e tale resta.S e dovessimo ritornare a tutte le cose abolite non finiremo mai di ripristinare. Ma il mondo e la storia vanno avanti e non all’indietro! L’attuale Pontefice lo sa benissimo. E per quanto ogni tanto accontenti qualche nostalgico figlio, noto che va avanti secondo gli obiettivi che la chiesa si è prefissato a partire dal concilio Vaticano II. (vedasi per esempio la partecipazione del Papa al pranzo del 27 u.s. della Comunità di Sant’Egidio. Comunità, considerata da non pochi fratelli cattolici, eretica).meno mane e Grazie a Dio abbiamo un Papa che è Papa di tutti! Ora, per restare in argomento, mi chiedo che senso ha riproporre la Sedia Gestatoria – Trono, cosa obsoleta e adatta ad un Papa-Re più che a un Papa Servo dei Servi; mi chiedo invece come mai non si è proposto o non si voluto proporre quella piattaforma mobile che usava Giovanni Paolo II negli ultimi tempi? (riportata tra l’altro nelle foto del post). Era alta poco più di 70 cm e bastava perché il Papa venisse visto dai fedeli e allo stesso tempo fosse “protetto” da eventuali aggressioni… Capisco che riproporre una tale “volgare sedia a rotelle” peraltro “moderna” non è la stessa cosa che riproporre la Sedia-Trono della santa Tradizione… è evidente allora che non è l’incolumità del Papa che sta a cuore e che si vuole tutelare ma forse è il ripristino delle cose vecchie perché sono “più belle” e solo per mezzo di esse si può avere più fede e più spiritualità.
D. Giovanni
RISPOSTA
Caro d(on?) Giovanni,
si, ma che razza di contorte argomentazioni! Peccato che pensavo di esser stato chiaro, logico, razionale nell'argomentare. Lei aggiunge alla "sedia gestatoria" l'attributo di "tradizionale": mi dica esiste forse una sedia gestatoria "progressista"? Ma, in fondo, lo sa che ha proprio ragione? Papa Benedetto ha infatti ripristinato il camauro e il galero preso da un impeto progressivista! Idem dicasi per le pianete, i faldistori e gli altri oggetti liturgici ormai "aboliti da qualche pontefice". Ah, che sciocco, dimenticavo il Motu Proprio Summorum Pontificum: anche della messa di San Gregorio Magno si diceva che fosse stata abolita da "qualche pontefice"... ma non era vero! Come non è vero che la sedia gestatoria sia stata abolita: leggere le parole di don Mauro Gagliardi in questo articolo in spagnolo.
Lei dice però una cosa divertentissima nel suo commento: "il mondo e la storia vanno avanti e non all’indietro!". Lo sa che ha proprio ragione? "Il mondo e la storia" vanno avanti, ma la Chiesa è forse parificabile al mondo? Non rientra nell'ordine sacro che è per sua stessa essenza fuori dal mondo e fuori dalla storia?
Forse lei dimentica che durante la Messa compie riti che hanno 2000 anni. Anzi, proprio il Concilio dei novatores è andato a ripescare anafore e preghiere del cristianesimo dei primi secoli: i padri conciliari e Bugnini erano forse dei passatisti? Andavano indietro e non avanti?
Poi, mi perdoni se la butto in politica, ma questa patacca ermeneutica della storia progressiva è creazione hegeliana confluita nel marxismo. Non è un caso se l'utopia socialista e comunista viveva di questo progressivismo storico: ricorda l'Avanti, o il "sol dell'avvenire"? Erano tutte panzane ermeneutiche riguardo all'uomo ed alla storia che tendevano a dimostrare la "superabilità" della storia e la necessità del progresso. Circa 100 milioni di morti nel pianeta sono stati causati da questa utopia, mica scamorze!
Oggi che potremmo recuperare un senso più "umanistico" della storia, ovvero guardare in essa l'espressione della costante umana, lei cosa fa, mi viene a riproporre gli errori fantasiosi di Hegel e Marx e dei loro improsciuttati proseliti?
La storia non va avanti ma al massimo diviene, muta, il mutamento storico implica che ciò che viene prima non è morto, ma può essere attualizzato alla bisogna. Se quindi viene attualizzato non è più passato ma presente.Legga quello che dice della musica un grande musicista come Jordi Savall: "la musica antica non esiste - dice Savall -! Ogni volta infatti che la musica di ogni epoca viene eseguita allora essa è attuale, è contemporanea!".
Il concetto capisco che possa sfuggire alle menti corrose dal modernismo ideologico, eppure è di una semplicità strabiliante. E' l'uovo di Colombo.
Ma andiamo oltre. Lei attribuirebbe a questa presunta "attualità" papale la visita promossa ieri dalla Comunità di Sant'Egidio. Eppure non ci vedo nulla di "moderno" o di "nuovo". Il servizio di Sua Santità per la Chiesa è sempre attuale e non riguarda soltanto Papa Benedetto ma anche i pontefici che l'hanno preceduto. Ricorda ad esempio la famosa visita al carcere di Regina Coeli fatta da Giovanni XXIII? O quella visita del Venerabile Pio XII al quartiere di San Lorenzo devastato dal bombardamento alleato?
Il punto nevralgico della sua tiritera è la parte finale. Il "Trono" non sarebbe indicato per un Papa che deve essere servo dei servi di Dio. Vuol spiegarmi, di grazia, se lei ritiene il Vescovo di Roma dotato di potestà piena suprema e universale sulla Chiesa tutta? Crede agli art. 882 e 937 del Catechismo della Chiesa Cattolica, riportati nel precedente post? Allora dov'è lo scandalo?
Credo che lo scandalo sia nelle teste, ormai disabituate a pensare queste ovvietà, e per il morbo strisciante dell'oclocratismo postmoderno, incapaci di attibuire potestà o autorità superiori ad altri uomini. Ma non solo: il vero problema è la "tradizione" ovvero quel crogiuolo nel quale viene gettato tutto ciò che precede il Concilio. E guai a chi tenti di recuperare qualcosa! Vae traditionibus! Guai alle tradizioni!
Si arriva quindi all'accusa - già riscontrata altrove - rivoltami: quella di essere un vile manipolatore, un approfittatore degli eventi che tenta di sfruttare l'increscioso episodio occorso al Papa per poter inserire la zeppa tradizionalista della Sedia gestatoria!
A tanto arriva la livida malafede di taluni sciroccati cattolici! Ebbene chiarisco una volta per tutte che non sono nè tradizionalista nè lefebvriano! Che la mia parrocchia è stata da sempre una chiesa contemporanea e spoglia, grigia e a forma d'ovale, con l'altare in basso, l'aula a forma di teatro greco e il tabernacolo in disparte. Sono cresciuto con la catechesi di catechiste di periferia, ideologizzate abbastanza da invitare i cresimandi a non fare il digiuno quaresimale, bensì a boicottare la Nike e il Mulino Bianco...
Un giorno però, ho riscoperto che la nostra Chiesa Cattolica aveva buttato al macero secoli di gloria, bellezza, ordine e armonia... sono rimasto a bocca aperta nel corso di anni di ricerca personale... ed ogni volta che ritornavo nella mia chiesa spoglia e grigia iniziavo ad osservarla e a riempirla con l'immaginazione di affreschi, lucerne dorate e non faretti cinematografici, statue e suppellettili sacre consone ad un luogo sacro e mi sembrava che bastasse poco per riappropriarsi della sacralità di quel luogo... perchè era logico, bello e soprattutto utile! E sono tanto poco "tradizionalista", cioè ideologicamente innamorato del passato, che alla messa di Natale non sono andato in una delle rare chiese che celebrano col rito antico ma nella mia antica parrocchia dove ho assistito con un sorriso anche all' "applauso a Gesù Bambino" esortato dal mio parroco cui voglio tanto bene per la sua semplicità ed autenticità, ma che non mi risparmia canti osceni con battimani e melensi e noiosi accordi... questo perchè la messa non è nè antica nè moderna ma eterna e non è fatta dall'uomo, bensì dal Signore... anche quando qualche Bugnini di troppo si mette sulla Sua strada...
Ciò detto è proprio in virtù di quei principi che andavo riscoprendo nella mia personale indagine che mi sono chiesto se non si potesse ripristinare la sedia gestatoria: perchè essa è utile, bella e logica!
Purtroppo per don Giovanni, non ho un "programma tradizionalista", ma cerco solo di sensibilizzare i miei lettori alla scoperta di un passato obliterato e cancellato con violenza, ma ancora ricco di risposte per il presente. E' poi a suo modo logico che tutto debba essere cassato buttandolo nel calderone di un inesistente "tradizionalismo", parola abusata da chi non ha argomenti per condannare tutti coloro che si sforzano di mantenere vivo ciò che hanno ereditato dal passato! Così infatti ragionano i veri misoneisti, cioè coloro che sono fossilizzati sulla nuova era postconciliare, letta alla luce della discontinuità: un errore ermeneutico superato da Benedetto XVI!
Mi dispiace che molti cattolici siano ostili a questa sensibilizzazione. Pertanto sono certo che Papa Benedetto XVI non possa e forse non debba neppure ripristinare la sedia gestatoria: lo dico per l'affetto filiale che gli porto, la profonda devozione personale ed il rispetto per l'autorità petrina.
Vi immaginate i tanti don Giovanni che darebbero di matto dinanzi ad un simile "ripristino"?
La mia era dunque una "provocazione" ed una proposta che ha suscitato l'effetto atteso: dimostrare come l'ideologizzazione di certi cattolici impedisca loro di guardare il bene e l'utile che provengono dal passato e dalla tradizione, soltanto perchè sulla tradizione ed il passato della Chiesa pesa un bando iconoclasta difficile da rimuovere. Peccato! Anche i Cattolici non si sottraggono all'adagio che vuole l'uomo un essere ingrato. Quanta gratitudine dovremmo ai nostri antenati che ci lasciarono tante bellezze e invece noi le cancelliamo mettendole in archivio... che spreco!
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Un caro saluto e tanti auguri,
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