Benvenuto in Famiglia Cattolica
Famiglia Cattolica da MSN a FFZ
Gruppo dedicato ai Cattolici e a tutti quelli che vogliono conoscere la dottrina della Chiesa, Una, Santa, Cattolica e Apostolica Amiamo Gesu e lo vogliamo seguire con tutto il cuore........Siamo fedeli al Magistero della Chiesa e alla Tradizione Apostolica che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre. Ti aspettiamo!!!

 
Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva

Giovanni Crisostomo De sacerdotio

Ultimo Aggiornamento: 14/09/2009 15:27
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 11.290
Registrato il: 03/10/2008
Registrato il: 01/11/2008
Sesso: Maschile
13/09/2009 20:18

Lagnanze di Basilio per l’inganno dell’amico

IV. Alfine riavutosi alquanto da quel turbamento di spirito: "Se anche, disse, hai posto in non cale i fatti miei e ormai non fai più nessun conto di me, per qual motivo non so, dovevi pur darti pensiero almeno della tua riputazione. Ora hai aperto le bocche di tutti, e ognuno va dicendo che tu hai rifiutato questo ministero per mondano attaccamento, né v’è alcuno che pensi a scolparti da simile accusa. A me poi non dà l’animo neanche di mostrarmi sulla piazza, tanti sono quelli che mi vengono incontro e ogni giorno mi fanno rimproveri.

Se poi mi vedono apparire in qualche parte della città, prendendomi a quattr’occhi quanti sono con noi in rapporti di familiarità, versano su di me la maggior parte delle accuse. Poiché, dicono, conoscendo tu la sua intenzione né a te era mai nascosto nulla de’ suoi disegni non dovevi celarla a noi, ma rendercene informati; chè non ci sarebbe affatto mancato il mezzo di prenderlo. Onde io, che proprio ignoravo che tu da lungo tempo andassi maturando tale progetto, mi vergogno e arrossisco di rispondere a coloro, per timore che non abbiano a stimare la nostra una finta amicizia. E se anche è così, come non v’ha ormai dubbio, né potresti negarlo dopo quello che mi hai fatto, è pur cosa prudente il celare le nostre magagne agli altri, che hanno buona opinione di noi.

Io rifuggo adunque dallo spiattellare loro in faccia la verità, dicendo come stanno fra noi le cose; sono quindi costretto a tacere e chinare gli occhi a terra, cercando di evitare e fuggire gli incontri, Ma se io pure sfuggirò alla prima accusa, sarò poi tacciato di menzogna, perché certo non vorranno credere mai che tu abbia collocato Basilio al livello di coloro ai quali non è lecito confidare i tuoi secreti. Or non voglio far troppe parole su ciò, poiché a te è così piaciuto; ma riguardo al resto, come potremo noi sopportare la vergogna? chi ti accusa di arroganza, chi di vanagloria; quelli poi fra i nostri accusatori che si mostrano più accaniti, ti addossano l’una e l’altra colpa, e aggiungono che tu hai fatto ingiuria a quelli che ti avevano proposto alla dignità.

Aggiungono ancora esser ben giusto che quelli soffrano tale affronto da noi e che ne meriterebbero di maggiori; perché lasciati da parte tanti e tali altri candidati, prendono fanciulli ancor ieri e ieri l’altro ingolfati nelle affezioni mondane, e se appena abbiano per qualche tempo portato in giro gli occhi bassi, vestito panni bruni e ostentato compunzione, d’improvviso li elevano a una si augusta dignità, a cui neppure avrebbero sognato di giungere mai; mentre uomini che hanno durato in penitenza dalla prima età fino all’estrema vecchiezza, rimangono fra i sudditi, e comandano a loro gli imberbi che potrebbero esser loro figli, ignari delle leggi secondo le quali si deve questo governo esercitare. Queste ed altrettali dicerie ripetendo, mi stanno continuamente ai panni.

Io non ho che rispondere in difesa a queste imputazioni, e però ti prego di suggerirmelo. Poiché io non credo già che tu abbia perpetrata questa tua fuga ingenuamente e senza un piano premeditato, affrontando l’inimicizia di sì alti personaggi, ma che ciò tu abbia fatto con qualche calcolo riflesso e con qualche idea preconcetta; onde io mi penso che avrai pronti gli argomenti per la tua difesa. Di’ adunque, se v’è qualche giusto pretesto che possiamo addurre ai nostri accusatori.

Dell’ingiuria da te arrecatami non cerco alcuna ragione, né per avermi ingannato, né per avermi tradito, né di quanto nel passato ho fatto per te. Io veramente avevo preso, per così dire, l’anima mia e postala nelle tue mani; tu invece hai usato meco in guisa tanto subdola, come se avessi dovuto porti in guardia da un nemico. Per certo, se riputavi vantaggiosa questa nostra elezione, non dovevi privare te di tale vantaggio; se poi la credevi dannosa, dovevi allontanare il danno anche da me, che pur dicevi di apprezzare più d’ogni altro.

Invece facesti il possibile per farmici cascare, e ti fu mestieri dell’inganno e della finzione verso chi soleva sempre fare e dire ogni cosa con te senza sotterfugi e con piena sincerità. Ma, come ho detto, non voglio rampognarti di questo ora, né rimpiango la solitudine in cui mi hai posto, troncando quelle conversazioni comuni, da cui sì gran piacere e non piccolo vantaggio tante volte ritraemmo. Lascio da parte ogni cosa, sopportando in silenzio e mitemente: già non facesti mitemente tu, ponendomi in non cale; ma da quel giorno in cui ricambiai d’affetto la tua amicizia, mi ero imposto questa legge, di non chiederti ragione di qualunque offesa piacesse a te di recarmi.

Che poi non lieve danno tu m’abbia inflitto, lo sai tu stesso, seppure ti sovviene delle parole che gli estranei dicevano di noi e di quello che noi stessi dicevamo: cioè che grande vantaggio era per noi l’essere concordi e il farci riparo della reciproca affezione. E gli altri tutti asseveravano che pur a molti non poco frutto avrebbe portato la nostra unanimità. Io per vero non mi pensavo, per quanto dipendeva da me, di portar frutto ad alcuno; ma ben ritenevo che assai ci avrebbe giovato per non essere agevolmente sopraffatti da coloro che avessero voluto muoverci guerra. E non cessavo mai di ricordarti che l’età nostra è perversa; molti ci tendono insidie; l’amore sincero è sparito e vi è sottentrata la peste della gelosia; procediamo in mezzo ai tranelli e siamo esposti come coloro che combattono sugli spalti della città.

Numerosi e da molte parti sopraggiungono quelli che sono pronti a rallegrarsi dei nostri mali, qualora alcuno ce ne accada, e niuno v’è che alle nostre sciagure vorrebbe partecipare, o pochissimi per certo. Guardati pertanto che, essendo noi discordi, non ci tocchi gran derisione, o peggio ancora, qualche malanno. "Il fratello sorretto dal fratello è come città forte e come un regno sbarrato"(Prv. 23,19); non voler dissolvere questa fraternità sincera, né infrangere la barra. Queste e molte altre cose io ti venivo sempre dicendo, nulla sospettando mai di simile, ma stimando i tuoi sentimenti verso di me saldi e intatti, e volendo suggerire rimedi non necessari a uno spirito sano; non mi pensavo certo, come sembra, che porgevo medicine a chi in realtà era malato. Ma, misero me, che neppure così trassi giovamento, né m’ebbi miglior sorte per questa mia gran previdenza!

Gettando via in un fascio tutti quegli ammaestramenti, anzi neppur accogliendoli nel cuore, spingesti me inesperto in mezzo al pelago, come una nave priva di zavorra, senza pensare alle fiere tempeste che dovrò sostenere. Ché se mi occorrerà talora d’aver a sopportare calunnia o scherno o altra insolenza ed oltraggio ed è forza che. ciò m’accada, presso chi potrò cercare rifugio? a chi confidare i miei timori? chi vorrà assumere la mia tutela e, reprimendo gli oltraggiatori e impedendo loro di più oltre farmi ingiuria, mi conforterà e mi aggiungerà lena per tollerare l’ignoranza altrui? Nessuno v’è ormai, poi che tu ti rimani lontano da questo fiero o conflitto, né ti dà l’animo di udirne pur anco il frastuono. Or comprendi qual male hai commesso? riconosci ora, dopo aver inflitto il colpo, qual mortale ferita mi recasti? Ma questo lasciamolo, ché non si può disfare quel che oramai è fatto, né è dato trovare l’adito quand’è chiusa ogni via.

Dimmi piuttosto: che cosa ho da dire agli estranei? come rispondere alle loro accuse?".

__________________________________________________

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:32. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com