1. - La morte è qualcosa che fa rabbrividire e riempie di spavento: ma non per i
cultori della filosofia soprannaturale. Chi infatti non ha conosciuto nulla di chiaro
riguardo alle cose future, ma crede che vi sia un dissolvimento e una fine della vita,
con ragione rabbrividisce e si spaventa, perché pensa che cesserà di esistere. Ma noi
che, per grazia di Dio, abbiamo appreso le cose occulte e nascoste della sua sapienza
e crediamo che la morte sia solo un passaggio, non dobbiamo aver paura, non
avendone un motivo valido; anzi, dobbiamo rallegrarci e stare di buon animo, perché
da questa vita caduca passeremo ad un'altra migliore e più splendida, che non avrà
mai fine. E il Cristo, insegnando questo con le opere, si avviò volentieri alla passione,
non già costrettovi dalla forza e dalla necessità. « Detto questo — narra l'Evangelista
— Gesù se ne andò con i suoi discepoli al di là del torrente Cedron, dove c'era un
orto, e vi entrò lui e i suoi discepoli ».