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Il sommo sacerdote parlava di queste cose, perché voleva accusarlo di essere un sovversivo ed un novatore, come se nessun altro, all'infuori dei discepoli, credesse in lui. Come se la sua scuola fosse un ritrovo dove si premeditavano cattive azioni. Che risponde dunque il Cristo? Per confutare queste accuse, dichiara: « Io ho parlato pubblicamente al mondo » 18, non in privato ai discepoli; « Ho insegnato pubblicamente,nel tempio ». Ma come? non ha detto mai niente in segreto? Certo che talvolta l'ha detto, ma non, come essi credevano, per paura e per preparare una sedizione; ma perché le cose di cui parlava erano al di sopra della comprensione della folla. « Perché lo domandi a me? Domandalo ai miei ascoltatori » 19.
Queste parole non dimostrano arroganza, ma indicano la sua piena fiducia nella verità di quanto ha detto. Poiché all'inizio aveva dichiarato: « Se io testimonio di me stesso, la mia testimonianza non è vera » 20, accenna anche adesso allo stesso concetto, volendo indicare una testimonianza degna di fede. Siccome poi gli aveva chiesto informazioni sul conto dei suoi discepoli come tali, che cosa risponde? « Mi fai domande riguardo ai miei? Interroga piuttosto i miei nemici, i miei persecutori, quelli che mi hanno incatenato: parlino costoro ». E' una sicura dimostrazione della verità, quando uno chiama a testimoniare delle sue parole i suoi stessi nemici. Che fece dunque il sommo sacerdote? Mentre sarebbe stato necessario condurre un'inchiesta, egli non la compì affatto. Una guardia che stava li gli diede uno schiaffo, mentre cosi parlava21.
Quale gesto poteva essere più provocatorio e impertinente? Inorridisci, cielo; trema, terra, di fronte alla pazienza del Signore e alla scelleratezza dei servi. Ma che cosa aveva detto? Non aveva detto: « Perché mi interroghi? », per non voler rispondergli, ma per togliere alla loro malvagità ogni attenuante. Ed allorché, proprio per questo, venne percosso, e avrebbe potuto sconvolgere, distruggere, sovvertire ogni cosa, non fece niente di tutto questo, ma parlò in maniera tale da lenire qualsiasi ferita.
18 Gv. 18, 20. 19 Gv. 18, 21. 20 Gv. 5, 31. 21 Gv. 18, 22. __________________________________________________
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