E se la tua coscienza ti rimorde, non ti turbino le parole, ma dimostra con i fatti che
hai cambiato in meglio la tua vita. Parlo così a proposito degli oltraggi veri e propri.
Infatti, se ti rimproverano la tua povertà, o l'umiltà delle tue origini, ridi di tali accuse.
Questi oltraggi non infamano chi li ascolta, ma chi li dice, perché mostrano che non
sa che cosa sia la saggezza.
« Ma — tu obietterai — quando queste offese ti vengono rivolte in presenza di molte
persone che non sono al corrente circa la verità, ci viene inferta una ferita
intollerabile ». Anzi, è proprio allora che puoi ben sopportarle, perché è presente una
folla di testimoni che ti lodano e ti approvano, mentre biasimano e deridono quelli
che ti offendono. Non è infatti colui che si vendica, ma chi se ne resta in silenzio, a
suscitare l'ammirazione delle persone ragionevoli: se invece nessuno dei presenti è
ragionevole, allora più che mai potrai deridere costoro e compiacerti di essere visto
dagli spettatori che stanno in cielo. Lassù infatti tutti ti loderanno, ti applaudiranno e
ti approveranno. Uno solo degli angeli può essere messo alla pari con il mondo
intero; ma perché parlo degli angeli, quando Dio stesso ti loderà?
Questi sono i pensieri che dobbiamo sempre meditare. Non avrà nessun danno, colui che viene
vilipeso, se tace; ne avrà se si vendica. Se fosse danno ricevere in silenzio oltraggi e
villanie, il Cristo non avrebbe di certo detto: « Se qualcuno ti colpisce sulla guancia
destra, porgigli la sinistra »