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Sulla possibilità delle donne sacerdoti nella Lettera apostolica Ordinatio sacerdotalis (22 maggio 1994) di Giovanni Paolo II, il Papa affermava che «la dottrina circa l’ordinazione sacerdotale da riservarsi soltanto agli uomini» è «conservata dalla costante e universale tradizione della Chiesa» e dichiarava perciò che «la Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l’ordinazione sacerdotale e che questa sentenza deve essere tenuta in modo definitivo da tutti i fedeli della Chiesa» (EV/14, nn. 1347-1348)
Una successiva «Risposta» della Congregazione per la Dottrina della Fede (28 ottobre 1995: EV/14, n. 3271; si veda anche l’annesso commento: nn. 3274-3282) ha chiarito che questo insegnamento di Giovanni Paolo II rientra esattamente nella categoria del «magistero ordinario universale», per cui qui il Papa non ha fatto altro che prendere atto di ciò che da sempre fa parte della fede della Chiesa e lo ha riproposto con la sua autorità magisteriale ai nostri giorni.
Ergo fa parte del Magistero infallibile dunque tale decisione è immutabile. |
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