Extra Ecclesiam nulla salus?

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Ghergon
00martedì 27 ottobre 2009 19:31
Re:
Caterina63, 27/10/2009 12.15:

Caro hhh e caro Daniele.... mi pongo un pò nel "bel mezzo di questa via" sperando di non ritrovarmi in una selva scura ove la diritta via era smarrita... [SM=g8468]

Se vi leggeste attentamente vi accorgereste che entrambi si rischia di eccedere nei lati opposti dell'ortodossia magisteriale che tutti desideriamo impugnare non per farle dire il contrario (il che sarebbe per noi un grave peccato contro lo Spirito Santo), quanto di cercare punti di comunione...

hhh tende ad esorcizzare il Magistero da dopo il Concilio usando come un arma il Magistero precedente...come se questo fosse stato cancellato da quello attuale;
Daniele dal canto suo cercando una colla che li tenga uniti rischia però di lasciarsi catturare dalle speculazioni moderne come è stato per la questione del Limbo...

...ma non credo affatto che Daniele negasse l'importanza del Battesimo, come non credo che hhh voglia pensare che dal Concilio le porte degli inferi abbiano prevalso sulla Chiesa vanificando la promessa del Cristo... [SM=g8468]

I punti toccati da hhh sono molti e alcuni sono anche materia di chiarimenti fra la FSSPX e la Santa Sede (anzi, vi ricordo di pregare assiduamente per il buon esito dei lavori) [SM=g7182]

Se vogliamo fare un discorso SERIO ed evitare di perderci nelle INCOMPRENSIONI DIALETTICHE, occorre ripartire da che cosa fu il Concilio, cosa accadde DOPO IL CONCILIO, gli errori che furono commessi...
Benedetto XVI ci ha reso già un quadro della situazione...sia quando era cardinale sia oggi da Pontefice...

Innanzitutto il Concilio era e doveva essere SOLO PASTORALE...ergo, tutto ciò che DOPO ha contribuito a modificare le dottrine a partire dalla Liturgia, deve essere considerato come UN ERRORE... [SM=g8864]
attenzione che questo non lo sto dicendo io, ma Benedetto XVI [SM=g8468] che così spiega al Clero parlando a braccio:

Tra l'altro basta leggere anche le intenzioni con le quali Giovanni XXIII aprì il Concilio senza alcuna intenzione di modificare la TRADIZIONE.... dunque è lecito dire serenamente che i Papi del concilio hanno dichiarato essere loro intento quello di non cambiare la dottrina, di non imporre un insegnamento vincolante, ma solo di presentare la medesima dottrina cattolica in maniera principalmente pastorale o pratica.
.... il Papa, se vuole, può cercare modalità sempre più atte e convincenti per predicare la stessa verità. Tuttavia de facto questo tentativo (come ha riconosciuto anche Benedetto XVI, rispondendo ad un parroco della Val d’Aosta, ill 24 luglio del 2007) è fallito.

www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2007/july/documents/hf_ben-xvi_spe_20070724_clero-cadore...

al contrario di quanto detto qui dal Papa cosa è accaduto invece?:
- che alcune dottrine sono state modificate (poi le analizzeremo);
- che l'insegnamento DOPO CONCILIO è stato vincolante ed imposto;
- non abbiamo di fatto la medesima dottrina della Tradizione anche se nella teoria si, nella pratica la Tradizione è stata buttata fuori dalle parrocchie...

[SM=g7352]



E' utile meditare su quanto segue:

Mi domandate che penso dell’avvenire? Penso che dipenderà dal presente e, cioè, che se noi ci lasciamo istruire dall’esperienza e ritorniamo cristiani fedeli, il nostro avvenire potrà ricostituirsi su solide basi. Ma se ci si limita a rendere omaggi esteriori alla religione senza farla penetrare nelle leggi, nei costumi, nell’educazione, nelle dottrine e soprattutto nei cuori, semineremo solo vento, e raccoglieremo nuove tempeste.

a dire questo è P. M. Théodore Ratisbonne, l'ebreo convertito da Maria Santissima, 23 luglio 1848 [SM=g7182]



Potremo analizzare gli aspetti affrontandoli uno alla volta...e comprenderemo che, COME INSEGNAVA GIOVANNI PAOLO II: "IL VERO CATTOLICO E' CONSERVATORE - diceva il Papa a Guitton - perchè il Papa e il fedele laico non devono inventare nulla, ma TRASMETTERE quanto hanno ricevuto e che altri prima di noi HANNO CONSERVATO, siamo CONSERVATORI SI, MA NON DI UN TESORO DA TENERE SOTTOCHIAVE, BENSI' DA PORTARE NEL MONDO, a nostra volta conserviamo e tramandiamo e questo fino al ritorno glorioso di Nostro Signore..." [SM=g7427]

Partiamo dai SENSI DI COLPA... [SM=g8864]

Il cattolicesimo dei SENSI DI COLPA

Un giorno ho letto un breve saggio dove si spiegava il concetto dei SENSI DI COLPA... ossia, si spiegava come una certa esplosione (o implosione visto che è interna alla Chiesa) modernista si è avuta a causa dei sensi di colpa di molti cattolici (preti, laici e suore) i quali, ignorando il PROPRIO PASSATO O ABBARBICATI SULLA PROPAGANDA PROTESTANTE ed anticlericale, SI VERGOGNAVANO DEL PASSATO DELLA CHIESA interpretando così il Concilio come un VOLTARE PAGINA e RICOMINCIARE DA NUOVO TUTTO... l'articolo era molto convincente poichè riportava anche fatti concreti, testimonianze e opinioni di molte di queste persone, anche di vescovi fra i quali vi erano discussioni sulle opportunità o meno di atti pontifici durante i tempi delle due Guerre Mondiali.

C’è del vero in tutto questo... e lo vedemmo quando infatti uscì fuori il Mea Culpa per il quale il Papa dovette modificare il testo come racconta il card. Biffi nel suo libro... e che dovette impegnare il card. Ratzinger per una spiegazione sul senso e sul significato.... [SM=g8864]

MOLTI CATTOLICI NON AMANO IL PROPRIO PASSATO, SI VERGOGNANO DEL PASSATO DELLA CHIESA altri si rifiutano perfino di approfondire questo passato, altri ancora pensano che la Chiesa sia esclusivamente quella narrazione fatta di Crociate ed Inquisizione interpretate dalla stampa anticattolica del ‘700 e dell’800, rifiutando di aggiornare le proprie conoscenze attraverso saggi odierni sulle rivisitazioni di storici credibili con l’apprendimento di nuovi documenti....

Molti sacerdoti non sono da meno, anzi molti di loro credono di poter fare del bene quanto più presentassero UNA CHIESA NUOVA, APERTA, SENZA DOTTRINE....le dottrine sono viste come lacci, come impedimenti, come obblighi di una Chiesa del passato, una Chiesa MATRIGNA… il concetto di CHIESA NUOVA è quanto più di diabolico possa essere uscito NON dal Concilio, ma dalla sua strumentalizzazione... per questo Paolo VI non avrebbe dovuto fare nessuna riforma liturgica in quel momento delicato nel quale i seminari si stavano svuotando...come gli Ordini Religiosi e dove la contestazione sull'etica e sulla morale alimentavano i nuovi nemici della Chiesa, del resto una riforma l'aveva fatta già Giovanni XXIII.... . cambiare la Liturgia, la Messa, CONFERMO' A MOLTI FEDELI L'IDEA ERRATA DI UNA CHIESA NUOVA... e una chiesa NUOVA necessita DI NUOVE DOTTRINE.... Attenzione però, perché Paolo VI al tempo stesso INSEGNAVA che le cose non stavano così… mercoledì del 12 gennaio 1966 così si esprimeva Paolo VI all’Udienza generale:

Bisogna fare attenzione: gli insegnamenti del Concilio non costituiscono un sistema organico e completo della dottrina cattolica; questa è assai più ampia, come tutti sanno, e non è messa in dubbio dal Concilio o sostanzialmente modificata; ché anzi il Concilio la conferma, la illustra, la difende e la sviluppa con autorevolissima apologia, piena di sapienza, di vigore e di fiducia. Ed è questo aspetto dottrinale del Concilio, che dobbiamo in primo luogo notare per l’onore della Parola di Dio, che rimane univoca e perenne, come luce che non si spegne, e per il conforto delle nostre anime, che dalla voce franca e solenne del Concilio sperimentano quale provvidenziale ufficio sia stato affidato da Cristo al magistero vivo della Chiesa per custodire, per difendere, per interpretare il «deposito della fede» (cfr. Humani generis, A.A.S., 1960, p. 567).

- dice ancora il Papa -

Non dobbiamo staccare gli insegnamenti del Concilio dal patrimonio dottrinale della Chiesa, sì deve vedere come in esso si inseriscano, come ad esso siano coerenti, e come ad esso apportino testimonianza, incremento, spiegazione, applicazione. Allora anche le «novità» dottrinali, o normative del Concilio appariscono nelle loro giuste proporzioni, non creano obbiezioni verso la fedeltà della Chiesa alla sua funzione didascalica, e acquistano quel vero significato, che la fa risplendere di luce superiore.

Perciò il Concilio aiuti i fedeli, maestri o discepoli che siano, a superare quegli stati d’animo - di negazione, d’indifferenza, di dubbio, di soggettivismo, ecc. - che sono contrari alla purezza e alla fortezza della fede. Esso è un grande atto del magistero ecclesiastico; e chi aderisce al Concilio riconosce ed onora con ciò il magistero della Chiesa; e fu questa la prima idea che mosse Papa Giovanni XXIII, di venerata memoria, a convocare il Concilio, come Egli ben disse inaugurandolo: «ut iterum magisterium ecclesiasticum . . . affirmaretur»; «fu nostro proposito, così si esprimeva, nell’indire questa grandissima assemblea, di riaffermare il magistero ecclesiastico» (A.A.S. 1962, p. 786). «Ciò che più importa al Concilio ecumenico, Egli continuava, è questo: che il sacro deposito della dottrina cristiana sia più efficacemente custodito ed esposto» (ibid. p. 790).

Non sarebbe perciò nel vero chi pensasse che il Concilio rappresenti un distacco, una rottura, ovvero, come qualcuno pensa, una liberazione dall’insegnamento tradizionale della Chiesa, oppure autorizzi e promuova un facile conformismo alla mentalità del nostro tempo, in ciò ch’essa ha di effimero e di negativo piuttosto che di sicuro e di scientifico, ovvero conceda a chiunque di dare il valore e l’espressione che crede alle verità della fede. Il Concilio apre molti orizzonti nuovi agli studi biblici, teologici e umanistici, invita a ricercare e ad approfondire le scienze religiose ma non priva il pensiero cristiano del suo rigore speculativo, e non consente che nella scuola filosofica, teologica e scritturale della Chiesa entri l’arbitrio, l’incertezza, la servilità, la desolazione, che caratterizzano tante forme del pensiero religioso moderno, quand’è privo dell’assistenza del magistero ecclesiastico.
(Paolo VI www.vatican.va/holy_father/pa...660112_it.htm )

******************

Così come disse Benedetto XVI nella sua recente Lettera ai Vescovi:

Ma ad alcuni di coloro che si segnalano come grandi difensori del Concilio deve essere pure richiamato alla memoria che il Vaticano II porta in sé l’intera storia dottrinale della Chiesa. Chi vuole essere obbediente al Concilio, deve accettare la fede professata nel corso dei secoli e non può tagliare le radici di cui l’albero vive.

*******************

e allora...partiamo da qui....evitando di alimentare inutili incomprensioni perchè la Chiesa è UNA SOLA, COME UNO E' IL MAGISTERO verso il quale siamo NOI che dobbiamo sforzarci di comprendere e NON il contrario...ossia, non dobbiamo usare il Magistero per dare ragione alle nostre personali opinioni...

[SM=g7348]




Interessante, come prosegue?
S_Daniele
00martedì 27 ottobre 2009 22:41

Mi fa piacere caro Daniele che tu abbia fatto dietro front su certe incaute affermazioni. Però alcune cose ancora vanno dette :



Non credo di aver fatto dietrofront ma di aver esplicitato meglio il mio pensiero che avete interpretato male.


In verità hai citato la Gaudium et Spes.



Ho citato la Dominus Jesus che a sua volta riprende la Gadium et Spes, per quale motivo avrei messo il riferimento?


Ma devi fare molta attenzione, Daniele, quel tutti non si riferisce a TUTTI gli uomini della terra: è un TUTTI IN POTENZA, cioè a tutti è offerta la possibilità potenziale di salvarsi: come? BATTEZZANDOSI nel nome del Padre del Figliuolo e dello Spirito Santo, e facendo la volontà di Cristo e della Sua Sposa, la Santa Chiesa CATTOLICA.



Ma poichè la Gadium et Spes non dice questo, è una tua aggiunta, una tua interpretazione che rifiuto dato che li si parla dei non cristiani: "E ciò non vale solamente per i cristiani ma anche per tutti gli uomini di buona volontà nel cui cuore lavora invisibilmente la grazia. Cristo infatti è morto per tutti e la vocazione ultima dell'uomo è effettivamente una sola, quella divina, perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire a contatto, nel modo che Dio conosce, col mistero pasquale"
Stranamente la Chiesa nel dire "nel modo che Dio (solo) conosce" ammette di non sapere come Dio dia questa possibilità, invece tu lo sai, mah.



A conferma di questo la Chiesa Cattolica si è espressa già tempo prima in maniera INFALLIBILE: "è semipelagiano dire che Cristo è morto ASSOLUTAMENTE PER TUTTI GLI UOMINI" (D.B 1096) Qujndi è eretico affermare come fanno alcuni modernisti che Gesù è morto per tutti...cioè tutti salvi senza battesimo.



Il Vaticano II ma anche la Scrittura dicono palesemente che "Cristo infatti è morto per tutti..", sembrerebbe che ci sia una chiara contraddizione, ma in verità non è così, l'eresia palegiana che non ha nulla a che vedere con quanto io dico sosteneva  la naturale capacità dell'uomo a ottenere la salvezza col suo uso della ragione e della libertà e senza l'intervento soprannaturale di Dio, e negava insieme alla sostanza e alle conseguenze del peccato originale la assoluta necessità  della grazia per le opere soprannaturali.
Quindi ecco estrapolato un anatema dal suo contesto.
Cristo è morto per tutti, così come a causa di Adamo il peccato e la morte ha toccato tutti gli uomini, per mezzo del secondo Adamo la salvezza tocca tutti gli uomini, ma non salva tutti gli uomini poichè ci vuole il consenso umano nell'accettare tale salvezza, dicasi fede, come dice per l'appunto il vangelo di Giovanni; Dio ha tanto amato il mondo (tutta l'umanità) da mandare il suo unigenito Figlio (per tutti gli uomini) affinchè chiunque creda (l'atto di fede e obbedienza umana) in lui non perirà ma avrà la vita eterna.
Ergo, Gesù muore per salvare tutti ma non tutti si salveranno perchè lo hanno rifiutato.
Se questo è semipalagianesimo mi straccio le vesti


Non si può dire dove vanno,


 
E no mio caro, tu li stai condannando all'inferno erroneamente perchè interpreti in maniera fondamentalista alcune enunciazioni in un contesto che non poteva prevedere uno scenario della cristianità di secoli dopo, non te ne puoi uscire dicendo ora non lo sappiamo quando alcuni post prima mandavi tutti all'inferno.


ma ti posso assicurare che quello non è un insegnamento umano, un semplice e ammuffito documento "preistorico" come continui ad affermare, appioppandolo esclusivamente al povero S.Atanasio in un antico passato storico ( S. Atanasio è santo, ed è in cielo vicino al Padre quindi merita un grande rispetto)



E chi ha mai detto che è un insegnamento umano di nessun valore, il "preistorico" era una provocazione e lo avevo pure detto, io ho solo contestualizzato quel credo valido fino ad oggi per il banale motivo che anche i non cattolici d'occidente lo professano, quindi secondo Atanasio non sarebbero sotto l'anatema.


Il simbolo è un insegnamento dello Spirito Santo: per quello ti rammentavo i peccati contro la Terza Persona...



Se credi di impaurirmi con il citarmi sempre questi peccati contro lo Spirito ti avverto che ci ho fatto l'abitudine con i protestanti e i tdg con le loro minaccia sulla perdizione, quindi leggendole mi faccio due risate, non per ciò che è scritto ma per le tue sciocche intenzioni di intimorirmi.


La fede Cattolica è strumento di salvezza, non scade col tempo e non è contestualizzabile nella storia: il simbolo è IMMUTABILE ED IMMORTALE e quandi si parla di "FEDE CATTOLICA" è ab eterno.



Non ho mai detto che la fede cattolica non sia strumento di salvezza o che scade nel tempo, sono solo amenità che ti si frullano nella testa e per quanto riguarda il contestualizzare è d'obbligo quando si parla di storia lo esige la storiografia.


Mi stupisco che tu applichi l'evoluzionismo alla fede...sai che questo potrebbe essere il più pernicioso di tutti i mali e cioè il modernismo che è condannato in maniera infallibile dalla Chiesa?



Non so a cosa alludi con "evoluzionismo" ma la fede cattolica in particolare i Dogmi hanno sempre avuto una suo evoluzione dogmatica e questo non si chiama "modernismo", qui si rasenta il ridicolo pur di attaccarmi.


E' inutile andare a pescare un caso di disattenzione su un milione, l'imprimatur è avvallo di conformità magisteriale. Questo è risaputo. Più che altro dovresti SCANDALIZZARTI CHE L'IMPRIMATUR NON VENGA PIU' USATO perchè ritenuto gravoso da una classe post concilio che ha perso la bussola...



Non è un caso su mille a livello accademico ce ne sono a centinaia e l'imprimatur viene usato regolarmente, forse non come un tempo in cui la Chiesa aveva il potere sull'editoria quindi tutto passava da essa.


Il cattolico non interpreta...non deve interpretare, deve eseguire quello che il "capo" comanda...la Chiesa comanda.



Questo è fideismo allo stato puro condannato dalla Chiesa.


io non intendo nulla quindi...



No, no, tu intendevi eccome, che tutti, poichè non sono cattolici romani o latini vanno all'inferno.


con Extra Ecclesiam si esplicita solo quello che è stato comandato da Dio nei concili DOGMATICI ed infallibili di sempre. Fuori dalla fede cattolica non c'è salvezza.



Ti rammento che in quei Concili fino al XII secolo c'erano i cattolici greci e in quel extra ecclesiam ne fanno parte pienamente.


Dio solo sa se dovrà salvare dei peccatori come i cattolici di oriente, o le migliaia di sette protestanti molte delle quali ormai non sanno più nemmeno chi sia Dio tanto sono perdute dietro al male della new age...certo almeno il Purgatorio si riempirà molto ma non lo possiamo dire e non azzardiamo...



Ma come, prima eri pieno di certezze, cioè andavano tutti all'inferno e adesso non lo sai?
Anzi gli prospetti ugualmente il paradiso poichè chi va in purgatorio la sua ultima destinazione è il paradiso anche se dovrà un pò soffrire, ma che sei buono, lo farò sapere al mio amico cattolico greco così ti manda i ringraziamenti.


per chi non accetta Cristo invece le speranze come ho già detto sono solo: «Quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, e tuttavia cercano sinceramente Dio, e sotto l'influsso della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontà di Dio, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna» (n° 847).



Ma quanto hai citato non è per chi non accetta Cristo, questi vanno all'inferno perchè pur avendo conosciuto la Verità l'hanno rifiutata, ciò che hai adesso e finalmente scritto è ciò che io dico dall'inizio ma che tu vuoi ignorare perchè devi per forza darmi del progressista modernista.
E' da decine di post che affermo quanto da te portato e non ti andava bene, adesso lo posti tu ed è verità infallibile?


Il concilio di Trento è un concilio DOGMATICO quindi da quello che è DICHIARATO SOLENNEMENTE IN QUELLE PAGINE non si può sfuggire. Cosa significa polemico? Quella è voce di DIO UNO E TRINO, dai del polemico a DIO Inoltre sopra abbiamo citato il CVII che come hai visto dice le stesse cose.



Per polemico si intende che è un Concilio, il più importante Concilio della Chiesa, anzi lasciami dire che è il Concilio per eccellenza, nato per contrastare quella che viene falsamente chiamata la Riforma protestante, io la definisco la rivoluzione, quindi era fortemente in polemica con gli eretici, ed è ovvio che in uno stato di polemica ci si è intrasigenti contro chi ti vuole distruggere, il Vaticano II nei confronti dei protestanti lo sarà di meno, non perchè non gli interessa l'ortodossia ma per il semplice fatto che il protestantesimo oramai era ed è una realtà storica che non puoi cancellare, mentre Trento doveva difendere la Chiesa dall'eresia con la sua Contro-Riforma, il Vaticano II non doveva più difendere se stesso dal protestantesimo ma capirne in che modo questa realtà si possa rapportare con la fede cattolica, tutto qui, non pensare a conclusioni affrettate ed errate.


Certo ma anche qui attenzione a quel tutta l'umanità...solo chi accetta Nostro Signore Gesù Cristo troverà la salvezza...



Hai già ricevuto le dovute risposte in precedenza e ti sei risposto tu stesso con questa citazione:
«Quelli che senza colpa ignorano il Vangelo
di Cristo e la sua Chiesa, e tuttavia cercano sinceramente Dio,
e sotto l'influsso della grazia si sforzano di compiere con le opere
la volontà di Dio, conosciuta attraverso il dettame della coscienza,
possono conseguire la salvezza eterna» (n° 847).


Caterina63
00mercoledì 28 ottobre 2009 00:49
[SM=g7515] grazie per l'attenzione Ghergon....
mi chiedi: come prosegue?

bè...volevo anche citare La Tunica stracciata di Tito Casini, immagino tu conosca questa sorta di diario di quel tempo....
avanzare con il problema liturgico....approfondire la questione ecumenica...di materiale ne abbiamo a josa... [SM=g8468]

Se pensi ad un aspetto in particolare, o hai un tema nel tema, possiamo approfondirlo...



**********************

pillola della nottata:
se avessi dei poteri li userei per spezzettare Daniele così come spezzetta i testi altrui.... [SM=g8913]

[SM=g9423]
hhh.
00mercoledì 28 ottobre 2009 10:40
allora ragazzi risondo in modo generale,perche' poi si perdono i discorsi citando centinaia di teologi.
partiamo dal fatto che questo topic si basa sulla salvezza,
una volta dissi a un prete ,E' VERO CHE QUANDO UNO MUORE PURE IN STATO DI PECCATO MORTALE SE E' VERAMENTE PENTITO GLI SI VIENE PERDONATO TUTTO,il prete molto ma molto seriamente mi rispose,SI E' VERO MA NON BISOGNA GIOCARCI SU QUESTO FATTO ,PERCHE' SI CORRE IL RISCHIO DI APPROFITTARE DI QUESTA GRAZIA.

allora quello che vorrei dire e' che tutte le persone che parlano troppo o insistono sul mistero della redenzione che sbagliano per difetto(si sbaglia o per difetto o per eccesso)perche' si corre il rischio dai far perdere(cosa che si sta' perdendo sempre piu' in modo veloce)il timor di dio,con il classico pensiero,SI VA BEH SIAMO TUTTI PECCATORE MA DIO E' MISERICORDIOSO E ALLA FINE TUTTI SI POSSONO SALVARE,questo e' uno sbaglio per difetto,come lo sbaglio per eccesso e' condannare tutti i peccatori con sicurezza di logica agli inferi,sbaglio per eccesso,sbaglio che vorrei sottolineare si e' ingrandito nella cultura protestante al tal punto che loro non credono alla remissione del peccato attraverso la confessione.



sul limbo bisogna dire le uniche verita'

1 non e' un dogma
2veniva insegnato dal catechismo della chiesa cattolica
3Ben tre Concili Ecumenici hanno definito solennemente che: «le anime di coloro che muoiono in peccato mortale attuale o nel solo peccato originale scendono subito all'Inferno ma puniti con pene differenti»
4non e' stato cancellato ma e' ancora tema di discussioni teologici
5adesso non viene piu' insegnato dal catechismo

per i tre concili ecumenici che hanno definito senza la proclamazione del dogma la condizione delle anime che muoino so in condizione di percatto mortale,tocca dire che parla degli inferi del limbo una condizione di non pena e non felicita' dove si dice che alla morte di gesu' cristo ,scese agli inferi ma agli inferi del limbo per liberare e portare tutte le persone prive del peccato ma solo colpevoli del peggato originale.

adesso se io non crede nel limbo quando bisogna battezzare un bambino?
alla nascita?a 7 anni ?quando puo' incominciare a formulare la differenza tra' cosa e' giusto e' cosa e' sbagliato e come tradizionalmente il catechismo iniziava a 7 anni ,oppure a 10?come il catechismo di oggi insegna a questa eta',o a 15?


allora io vi dico che credo al limbo ma non in quanto dogma ci credo perche' la chiesa ha sempre insegnato questo ,oggi no e' vero ma vi dico come piace a me vivere la mia cristianita'.


«In questioni teologiche difficili e non definite, occorre dare il proprio parere con umiltà e pace, conformandosi alla istruzione e capacità degli ascoltatori, insistendo maggiormente sulla pratica della Chiesa, esortando a seguire i buoni costumi; invece di lasciarsi coinvolgere da controversie che non hanno una conclusione certa e che sono quindi pericolose sia per chi le spiega [abuso di potere, orgoglio spirituale e intellettuale] e sia per chi le ascolta [se non ha la capacità e la preparazione per comprenderle e metterle in pratica correttamente]» (s. Ignazio da Loyola, Obras Completas, Madrid, BAC, 1982, pp. 289-290).

Quello che mi è chiaro è che nella crisi attuale, praticamente, si deve continuare a fare ciò che la Chiesa ha sempre fatto senza avventurarsi in novità speculative e conclusioni pratiche le quali potrebbero essere pericolose, né pretendere di avere l’evidenza di come stanno realmente tutte le cose, quasi non fossero calate le tenebre, (sed “tenebrae factae sunt”).

San Vincenzo da Lerino nel Commonitorium (cap. III) insegna che in tempi di crisi, quando l’errore si espande talmente da invadere quasi tutta la Chiesa (la quale resta pur sempre “Chiesa fondata su Pietro” come Cristo l’ha voluta,occorre restare fermi e rifarsi a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato e fatto, evitando ogni cambiamento e novità (sia da “destra” e sia da “sinistra”).



quindi siccome repoto che si sta' vivendo una crisi pazzesca post conciliare io per non sbagliare continuo a fare quello che la chiesa a sempre insegnato compreso il limbo nel catechismo di san Pio X dove insegnava che i bambini morti senza Battesimo vanno al Limbo, dove non è premio soprannaturale né pena; perché, avendo il peccato originale, e quello solo, non meritano il Paradiso, ma neppure l'Inferno e il Purgatorio».
S_Daniele
00mercoledì 28 ottobre 2009 11:29


3Ben tre Concili Ecumenici hanno definito solennemente che: «le anime di coloro che muoiono in peccato mortale attuale o nel solo peccato originale scendono subito all'Inferno ma puniti con pene differenti»



Giustissimo ma queste enunciazioni dogmatiche non parlano di limbo.
Tu giustamente dici di voler credere a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato, ma in verità la teoria del limbo è nata dal XIII secolo in poi, prima di ciò non si parlava di limbo ne di una terza dimensione oltre il paradiso e l'inferno, i padri della Chiesa infatti parlano di inferno ma con pene minori, Firenze e Lione dicono la stessa cosa, questo perchè ancora non era stata formulata questa idea che diverrà predominante nel XIV secolo.
Anche i cattolici d'Oriente, in comunione con la Chiesa fino al XII secolo, non credono nel limbo, a dimostrazione che prima di allora non esisteva questa formulazione.
Questi Concili non trattano il limbo, se fosse così allora sarebbe Dogma e tutti i cattolici sono tenuti a credere sennò c'è la scomunica, ed è impensabile che Ratzienger disconosca tali testi e dica che non è dogma, evidentemente quei testi si riferiscono alla difesa del battesimo che veniva di volta in volta attaccato.



adesso se io non crede nel limbo quando bisogna battezzare un bambino?



Nell'età che si è sempre battezzato, cioè il prima possibile, chi non lo fà vuol dire non tanto che non crede al limbo ma che non dia peso al peccato adamitico o di origine, ed è grave.
Comprendo le tue preoccupazioni ed hai ragione, ma il fatto che si escluda il limbo non giustifica e non deve giustificare il non battezzare i bambini, che rammento essi non vengono battezzati perchè c'è un limbo ma perchè nascono in peccato, questa è la ragione del battesimo, ma non solo, il battesimo non serve solo a cancellare il peccato ma ancor di più a incorporare il bambino nel corpo mistico di Cristo, la Chiesa, ed è grazie a questa incorporazione che nell'unità dello Spirito nel Corpo di Cristo si ha la salvezza, la Chiesa è infatti sacramento di salvezza.

Dio ti benedica!
S_Daniele
00mercoledì 28 ottobre 2009 12:00
Qui potrete trovare un elenco di dogmi fatto dall'allora cardinal Ratzinger:


NOTA ILLUSTRATIVA DOTTRINALE DELLA FORMULA CONCLUSIVA DELLA PROFESSIO FIDEI

Congregazione per la dottrina della fede
(29 giugno 1998)

(...)

11 Senza alcuna intenzione di esaustività o completezza, si possono ricordare, a scopo meramente indicativo, alcuni esempi di dottrine relative ai tre commi sopra esposti20.

Alle verità del primo comma appartengono gli articoli di fede del Credo, i diversi dogmi cristologici21 e mariani22; la dottrina dell'istituzione dei sacramenti da parte di Cristo e la loro efficacia quanto alla grazia23; la dottrina della presenza reale e sostanziale di Cristo nell'Eucaristia24 e la natura sacrificale della celebrazione eucaristica25; la fondazione della Chiesa per volontà di Cristo26; la dottrina sul primato e sull'infallibilità del Romano Pontefice27; la dottrina sull'esistenza del peccato originale28; la dottrina sull'immortalità dell'anima spirituale e sulla retribuzione immediata dopo la morte29; l'assenza di errore nei testi sacri ispirati30; la dottrina circa la grave immoralità dell'uccisione diretta e volontaria di un essere umano innocente31.

20 Cfr. Codice di Diritto Canonico, cann. 752; 1371; Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, cann. 599,1436, §2.

21 Cfr. DS 301-302.

22 Cfr. DS 2803; 3903.

23 Cfr. DS 1601; 1606.

24 Cfr. DS 1636.


25 Cfr. DS 1740; 1743.

26 Cfr. DS 3050.

27 Cfr. DS 3059-3075.

28 Cfr. DS 1510-1515.

29 Cfr. DS 1000-1002.

30 Cfr. DS 3293; Concilio ecumenico Vaticano II, Cost dogm. Dei Verbum, 11.

31 Cfr. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Evangelium vitae, 57: AAS 87 (1995), 465

Ghergon
00mercoledì 28 ottobre 2009 18:57
Re:
S_Daniele, 27/10/2009 22.41:


Mi fa piacere caro Daniele che tu abbia fatto dietro front su certe incaute affermazioni. Però alcune cose ancora vanno dette :



Non credo di aver fatto dietrofront ma di aver esplicitato meglio il mio pensiero che avete interpretato male.


In verità hai citato la Gaudium et Spes.



Ho citato la Dominus Jesus che a sua volta riprende la Gadium et Spes, per quale motivo avrei messo il riferimento?


Ma devi fare molta attenzione, Daniele, quel tutti non si riferisce a TUTTI gli uomini della terra: è un TUTTI IN POTENZA, cioè a tutti è offerta la possibilità potenziale di salvarsi: come? BATTEZZANDOSI nel nome del Padre del Figliuolo e dello Spirito Santo, e facendo la volontà di Cristo e della Sua Sposa, la Santa Chiesa CATTOLICA.



Ma poichè la Gadium et Spes non dice questo, è una tua aggiunta, una tua interpretazione che rifiuto dato che li si parla dei non cristiani: "E ciò non vale solamente per i cristiani ma anche per tutti gli uomini di buona volontà nel cui cuore lavora invisibilmente la grazia. Cristo infatti è morto per tutti e la vocazione ultima dell'uomo è effettivamente una sola, quella divina, perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire a contatto, nel modo che Dio conosce, col mistero pasquale"
Stranamente la Chiesa nel dire "nel modo che Dio (solo) conosce" ammette di non sapere come Dio dia questa possibilità, invece tu lo sai, mah.



A conferma di questo la Chiesa Cattolica si è espressa già tempo prima in maniera INFALLIBILE: "è semipelagiano dire che Cristo è morto ASSOLUTAMENTE PER TUTTI GLI UOMINI" (D.B 1096) Qujndi è eretico affermare come fanno alcuni modernisti che Gesù è morto per tutti...cioè tutti salvi senza battesimo.



Il Vaticano II ma anche la Scrittura dicono palesemente che "Cristo infatti è morto per tutti..", sembrerebbe che ci sia una chiara contraddizione, ma in verità non è così, l'eresia palegiana che non ha nulla a che vedere con quanto io dico sosteneva  la naturale capacità dell'uomo a ottenere la salvezza col suo uso della ragione e della libertà e senza l'intervento soprannaturale di Dio, e negava insieme alla sostanza e alle conseguenze del peccato originale la assoluta necessità  della grazia per le opere soprannaturali.
Quindi ecco estrapolato un anatema dal suo contesto.
Cristo è morto per tutti, così come a causa di Adamo il peccato e la morte ha toccato tutti gli uomini, per mezzo del secondo Adamo la salvezza tocca tutti gli uomini, ma non salva tutti gli uomini poichè ci vuole il consenso umano nell'accettare tale salvezza, dicasi fede, come dice per l'appunto il vangelo di Giovanni; Dio ha tanto amato il mondo (tutta l'umanità) da mandare il suo unigenito Figlio (per tutti gli uomini) affinchè chiunque creda (l'atto di fede e obbedienza umana) in lui non perirà ma avrà la vita eterna.
Ergo, Gesù muore per salvare tutti ma non tutti si salveranno perchè lo hanno rifiutato.
Se questo è semipalagianesimo mi straccio le vesti


Non si può dire dove vanno,


 
E no mio caro, tu li stai condannando all'inferno erroneamente perchè interpreti in maniera fondamentalista alcune enunciazioni in un contesto che non poteva prevedere uno scenario della cristianità di secoli dopo, non te ne puoi uscire dicendo ora non lo sappiamo quando alcuni post prima mandavi tutti all'inferno.


ma ti posso assicurare che quello non è un insegnamento umano, un semplice e ammuffito documento "preistorico" come continui ad affermare, appioppandolo esclusivamente al povero S.Atanasio in un antico passato storico ( S. Atanasio è santo, ed è in cielo vicino al Padre quindi merita un grande rispetto)



E chi ha mai detto che è un insegnamento umano di nessun valore, il "preistorico" era una provocazione e lo avevo pure detto, io ho solo contestualizzato quel credo valido fino ad oggi per il banale motivo che anche i non cattolici d'occidente lo professano, quindi secondo Atanasio non sarebbero sotto l'anatema.


Il simbolo è un insegnamento dello Spirito Santo: per quello ti rammentavo i peccati contro la Terza Persona...



Se credi di impaurirmi con il citarmi sempre questi peccati contro lo Spirito ti avverto che ci ho fatto l'abitudine con i protestanti e i tdg con le loro minaccia sulla perdizione, quindi leggendole mi faccio due risate, non per ciò che è scritto ma per le tue sciocche intenzioni di intimorirmi.


La fede Cattolica è strumento di salvezza, non scade col tempo e non è contestualizzabile nella storia: il simbolo è IMMUTABILE ED IMMORTALE e quandi si parla di "FEDE CATTOLICA" è ab eterno.



Non ho mai detto che la fede cattolica non sia strumento di salvezza o che scade nel tempo, sono solo amenità che ti si frullano nella testa e per quanto riguarda il contestualizzare è d'obbligo quando si parla di storia lo esige la storiografia.


Mi stupisco che tu applichi l'evoluzionismo alla fede...sai che questo potrebbe essere il più pernicioso di tutti i mali e cioè il modernismo che è condannato in maniera infallibile dalla Chiesa?



Non so a cosa alludi con "evoluzionismo" ma la fede cattolica in particolare i Dogmi hanno sempre avuto una suo evoluzione dogmatica e questo non si chiama "modernismo", qui si rasenta il ridicolo pur di attaccarmi.


E' inutile andare a pescare un caso di disattenzione su un milione, l'imprimatur è avvallo di conformità magisteriale. Questo è risaputo. Più che altro dovresti SCANDALIZZARTI CHE L'IMPRIMATUR NON VENGA PIU' USATO perchè ritenuto gravoso da una classe post concilio che ha perso la bussola...



Non è un caso su mille a livello accademico ce ne sono a centinaia e l'imprimatur viene usato regolarmente, forse non come un tempo in cui la Chiesa aveva il potere sull'editoria quindi tutto passava da essa.


Il cattolico non interpreta...non deve interpretare, deve eseguire quello che il "capo" comanda...la Chiesa comanda.



Questo è fideismo allo stato puro condannato dalla Chiesa.


io non intendo nulla quindi...



No, no, tu intendevi eccome, che tutti, poichè non sono cattolici romani o latini vanno all'inferno.


con Extra Ecclesiam si esplicita solo quello che è stato comandato da Dio nei concili DOGMATICI ed infallibili di sempre. Fuori dalla fede cattolica non c'è salvezza.



Ti rammento che in quei Concili fino al XII secolo c'erano i cattolici greci e in quel extra ecclesiam ne fanno parte pienamente.


Dio solo sa se dovrà salvare dei peccatori come i cattolici di oriente, o le migliaia di sette protestanti molte delle quali ormai non sanno più nemmeno chi sia Dio tanto sono perdute dietro al male della new age...certo almeno il Purgatorio si riempirà molto ma non lo possiamo dire e non azzardiamo...



Ma come, prima eri pieno di certezze, cioè andavano tutti all'inferno e adesso non lo sai?
Anzi gli prospetti ugualmente il paradiso poichè chi va in purgatorio la sua ultima destinazione è il paradiso anche se dovrà un pò soffrire, ma che sei buono, lo farò sapere al mio amico cattolico greco così ti manda i ringraziamenti.


per chi non accetta Cristo invece le speranze come ho già detto sono solo: «Quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, e tuttavia cercano sinceramente Dio, e sotto l'influsso della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontà di Dio, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna» (n° 847).



Ma quanto hai citato non è per chi non accetta Cristo, questi vanno all'inferno perchè pur avendo conosciuto la Verità l'hanno rifiutata, ciò che hai adesso e finalmente scritto è ciò che io dico dall'inizio ma che tu vuoi ignorare perchè devi per forza darmi del progressista modernista.
E' da decine di post che affermo quanto da te portato e non ti andava bene, adesso lo posti tu ed è verità infallibile?


Il concilio di Trento è un concilio DOGMATICO quindi da quello che è DICHIARATO SOLENNEMENTE IN QUELLE PAGINE non si può sfuggire. Cosa significa polemico? Quella è voce di DIO UNO E TRINO, dai del polemico a DIO Inoltre sopra abbiamo citato il CVII che come hai visto dice le stesse cose.



Per polemico si intende che è un Concilio, il più importante Concilio della Chiesa, anzi lasciami dire che è il Concilio per eccellenza, nato per contrastare quella che viene falsamente chiamata la Riforma protestante, io la definisco la rivoluzione, quindi era fortemente in polemica con gli eretici, ed è ovvio che in uno stato di polemica ci si è intrasigenti contro chi ti vuole distruggere, il Vaticano II nei confronti dei protestanti lo sarà di meno, non perchè non gli interessa l'ortodossia ma per il semplice fatto che il protestantesimo oramai era ed è una realtà storica che non puoi cancellare, mentre Trento doveva difendere la Chiesa dall'eresia con la sua Contro-Riforma, il Vaticano II non doveva più difendere se stesso dal protestantesimo ma capirne in che modo questa realtà si possa rapportare con la fede cattolica, tutto qui, non pensare a conclusioni affrettate ed errate.


Certo ma anche qui attenzione a quel tutta l'umanità...solo chi accetta Nostro Signore Gesù Cristo troverà la salvezza...



Hai già ricevuto le dovute risposte in precedenza e ti sei risposto tu stesso con questa citazione:
«Quelli che senza colpa ignorano il Vangelo
di Cristo e la sua Chiesa, e tuttavia cercano sinceramente Dio,
e sotto l'influsso della grazia si sforzano di compiere con le opere
la volontà di Dio, conosciuta attraverso il dettame della coscienza,
possono conseguire la salvezza eterna» (n° 847).





Riesci a rigirare la frittata in maniera plateale...
Chi ha mai detto che i protestanti e i cattolici di oriente vanno all'inferno?

Ti sei dimenticato che sopra si parlava di ebrei e di musulmani?

Non sei forse tu che hai dato il via a questo dibattito affermando con certezza che anche il musulmano che rifiuta Cristo come Salvatore e come Dio si salva perchè in fin dei conti Dio fa quello che gli pare e piace dimentico dei Suoi stessi comandi e dei Suoi dogmi?!?!
Non mi hai detto "tu ora et labora a fai fare a Dio il suo difficile compito di salvare anche i musulmani che lo ripudiano"?

Stai facendo un minestrone incredibile...
Io non posso insistere ad libitum: anche coi testi alla mano continui a pensarla a modo tuo.


una cosa grossa l'hai detta:


Non so a cosa alludi con "evoluzionismo" ma la fede cattolica in particolare i Dogmi hanno sempre avuto una suo evoluzione dogmatica e questo non si chiama "modernismo", qui si rasenta il ridicolo pur di attaccarmi.




Io attacco solo le idee erronee che vorrebbero esser fatte passare per vere non ho nulla contro nessuno.

L'evoluzione dei dogmi è eresia modernista ed è condannata da Pio X nella Pascendi Dominici Grecis..

spero la leggerai...


www.vatican.va/holy_father/pius_x/encyclicals/documents/hf_p-x_enc_19070908_pascendi-dominici-gregis...
















Caterina63
00mercoledì 28 ottobre 2009 19:26
S_Daniele dice:

Non so a cosa alludi con "evoluzionismo" ma la fede cattolica in particolare i Dogmi hanno sempre avuto una suo evoluzione dogmatica e questo non si chiama "modernismo", qui si rasenta il ridicolo pur di attaccarmi.


[SM=g8862] bè attenzione...ha ragione Ghergon a rispondere come ha risposto....a me era sfuggita questa frase, ma conoscendo un poco Daniele credo che non intendesse l'evoluzione dei dogmi in quanto tali, ma L'APPLICAZIONE DEI METODI ATTRAVERSO I QUALI IMPARTIRE ED INSEGNARE QUESTI DOGMI.... [SM=g8864]

Il problema l'ho segnalato sopra consigliando a Daniele di non pretendere di pensare che chi legga abbia la palla di vetro per capire le intenzioni....in questa frase quello che è scritto conduce a pensare ciò che è scritto: che i dogmi sono EVOLUBILI...e questa è una forma eretica...non è certo Daniele ad essere eretico ma questo pensiero lo è...ergo NON attribuiamolo a Daniele ma ad una sua distrazione...colpa anche di quel continuare a frammezzare i testi che conduce poi a risposte minuziosissime non necessarie ma piuttosto rischiosamente incomprensibili come questa che abbiamo così chiarito [SM=g8468]

Ghergon chiedeva come proseguisse su quelle riflessioni dei "sensi di colpa" e più in generale dei problemi che ci hanno afflitto e ci affliggono da dopo il Concilio... [SM=g7427]

Il Concilio Vaticano II è stato un Concilio Pastorale. Nessun cambiamento dottrinale.... Le nuove sfide richiedevano infatti RISPOSTE PASTORALI, NON DOTTRINALI... Dove il vero Concilio ha preso piede, lì c’è stata una autentica crescita.... dove ha prevalso il così detto "spirito" del concilio attraverso il quale tutto si giustificava IN NOME DEL CONCILIO, c’è stata una crisi paurosa....
un esempio ce lo da una recente VISITA APOSTOLICA indetta dal Pontefice per verificare e saggiare la situazione degli Ordini religiosi femminili di vita attiva dove in molti dei quali, in nome dello spirito del concilio, perfino l'abito è stato buttato alle ortiche...
qui potrete leggere tutto:

difenderelafede.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

ma vi lascio un passo interessante a detta degi responsabili della Visita:


L’autrice dell’articolo, con molta onestà, riconosce che, se si deve dare retta ai numeri, il futuro appartiene alle comunità rimaste fedeli alla tradizione, dal momento che esse possono contare su nuove vocazioni, mentre quelle che hanno rotto col passato stanno subendo un forte invecchiamento e sono destinate, prima o poi, a scomparire.

[SM=g10765] ognuno mediti e ne tragga le conclusioni in chiave ECCLESIALE NON PERSONALE...

Un altro tema che possiamo analizzare è la CONFUSIONE DEI RUOLI avvenuta fra i laici e i preti negli anni '70....

oggi finalmente la Santa Sede si è fatta sentire anche per via dell'Anno Sacerdotale in corso, ma in passato si preferiva tacere...

In Italia, ''il sacerdote rischia oggi una preoccupante scissione tra la sfera personale e l'attivita' ministeriale, separando l'essere dall'agire''.
Lo rilevano i vescovi italiani, nel comunicato finale del Consiglio Permanente della Cei, diffuso a fine settembre 2009....in verità il problema NON è di oggi, ma vede il suo massimo punto di contestazione negli anni '70 non solo con l'abolizione dell'abito MAI VOLUTO NE RICHIESTO DAL CONCILIO....ma anche pretendendo dai laici di affiancarsi ai sacerdoti nelle stesse mansioni liturgiche...

Un ulteriore senso di colpa per aver tenuto i laici distanti dalla liturgia? senbra di si, e questo lo dicono e lo sostengono oggi alcuni vescovi... [SM=g10765]

Dice il Papa ai Vescovi in visita ad Limina il 17.9.2009

Con i suoi fedeli e con i suoi ministri, la Chiesa è sulla terra la comunità sacerdotale organicamente strutturata come Corpo di Cristo, per svolgere efficacemente, unita al suo capo, la sua missione storica di salvezza. Così ci insegna san Paolo: "Voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra" (1 Cor 12, 27). In effetti, le membra non hanno tutte la stessa funzione: è questo che costituisce la bellezza e la vita del corpo (cfr. 1 Cor 12, 14-17). È nella diversità fondamentale fra sacerdozio ministeriale e sacerdozio comune che si comprende l'identità specifica dei fedeli ordinati e laici. Per questo è necessario evitare la secolarizzazione dei sacerdoti e la clericalizzazione dei laici. In tale prospettiva, i fedeli laici devono quindi impegnarsi a esprimere nella realtà, anche attraverso l'impegno politico, la visione antropologica cristiana e la dottrina sociale della Chiesa.

Diversamente, i sacerdoti devono restare lontani da un coinvolgimento personale nella politica, al fine di favorire l'unità e la comunione di tutti i fedeli e poter così essere un punto di riferimento per tutti. È importante far crescere questa consapevolezza nei sacerdoti, nei religiosi e nei fedeli laici, incoraggiando e vegliando affinché ciascuno possa sentirsi motivato ad agire secondo il proprio stato.

L'approfondimento armonioso, corretto e chiaro del rapporto fra sacerdozio comune e sacerdozio ministeriale costituisce attualmente uno dei punti più delicati dell'essere e della vita della Chiesa. Il numero esiguo di presbiteri potrebbe infatti portare le comunità a rassegnarsi a questa carenza, consolandosi a volte con il fatto che quest'ultima evidenzia meglio il ruolo dei fedeli laici. Ma non è la mancanza di presbiteri a giustificare una partecipazione più attiva e consistente dei laici. In realtà, quanto più i fedeli diventano consapevoli delle loro responsabilità nella Chiesa, tanto più si evidenziano l'identità specifica e il ruolo insostituibile del sacerdote come pastore dell'insieme della comunità, come testimone dell'autenticità della fede e dispensatore, in nome di Cristo-Capo, dei misteri della salvezza
.

Appare evidente il rischio che è di matrice storica Protestante: L'EQUIPARAZIONE DEL SACERDOZIO... Lutero infatti abolì il sacerdozio ordinato...negli anni '70 abbiamo rischiato anche noi attraverso una applicazione seriale di abusi fino alla INTERCOMUNIONE CONDANNATA DA PAOLO VI PRIMA E DAGIOVANNI PAOLO II DOPO nella Ecclesia De Eucharestia...

Per ora mi fermo qui.... [SM=g7427]

Buona meditazione e [SM=g8925]
hhh.
00mercoledì 28 ottobre 2009 19:44
Re:
S_Daniele, 28/10/2009 11:29:



3Ben tre Concili Ecumenici hanno definito solennemente che: «le anime di coloro che muoiono in peccato mortale attuale o nel solo peccato originale scendono subito all'Inferno ma puniti con pene differenti»



Giustissimo ma queste enunciazioni dogmatiche non parlano di limbo.


o nel solo peccato mortale scendono all'inferno inteso l'inferno del limbo,infatti molti insegnamenti della chiesa spiegano che gesu' quando mori' scese all'inferno ma all'inferno del limbo per portare solo chi era colpevole di peccato originale in paradiso.


Tu giustamente dici di voler credere a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato, ma in verità la teoria del limbo è nata dal XIII secolo in poi, prima di ciò non si parlava di limbo ne di una terza dimensione oltre il paradiso e l'inferno, i padri della Chiesa infatti parlano di inferno ma con pene minori, Firenze e Lione dicono la stessa cosa, questo perchè ancora non era stata formulata questa idea che diverrà predominante nel XIV secolo.


sempre insegnato io dico nei secoli e' normale che il sogma viene inegnato da tot secoli che la messa tridentina viene fatta da tot secoli che il dogma della trinita' e ' stato promulgato da tot secoli,
credere a ciò che la Chiesa ha sempre non significa dalla chiesa primordiale ,cioe' da dopo la morte di gesu',significa quello che ha sempre4 insegnato nei secoli e come dici tu per 7 secoli e nel catechismo o come la chiesa insegnava prima del concilio di fare la comunione ai bambini a 7 anni ,io infatti a mia figlia faro' fare la comunione a 7 anni ,quindi ripeto in questo periodo di crisi post conciliare e di grande apostasia e oscurita' in cui sono nato prendo l'insegnamenti di San Vincenzo da Lerino

in tempi di crisi, quando l’errore si espande talmente da invadere quasi tutta la Chiesa (la quale resta pur sempre “Chiesa fondata su Pietro” come Cristo l’ha voluta,occorre restare fermi e rifarsi a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato e fatto, evitando ogni cambiamento e novità (sia da “destra” e sia da “sinistra”).




Anche i cattolici d'Oriente, in comunione con la Chiesa fino al XII secolo, non credono nel limbo, a dimostrazione che prima di allora non esisteva questa formulazione.
Questi Concili non trattano il limbo, se fosse così allora sarebbe Dogma e tutti i cattolici sono tenuti a credere sennò c'è la scomunica, ed è impensabile che Ratzienger disconosca tali testi e dica che non è dogma, evidentemente quei testi si riferiscono alla difesa del battesimo che veniva di volta in volta attaccato.


basta dire che il limbo non e' un dogma ma questo non fa si di essere tanto liberi di scegliere e ti spiego semplicemente perche',primo perche' anche se non e' un dogma e' stato insegnato nei secoli dal catechismo della chiesa cattolica e ancora oggi molti sacerdoti anche se nel catechismo ufficiale non viene insegnato(ecco alcuni risultati del cvII)CONTINUANO AD INSEGNARLO,allora possiamo dire che fino al 1853 tutti i cattolici potevano non credere alla Immacolata Concezione?solo perche' fino all'anno dopo non e' stato promulgato come dogma?ma intanto e' stato sempre un credo che per secfoli la chiesa ha insegnato






adesso se io non crede nel limbo quando bisogna battezzare un bambino?



Nell'età che si è sempre battezzato, cioè il prima possibile, chi non lo fà vuol dire non tanto che non crede al limbo ma che non dia peso al peccato adamitico o di origine, ed è grave.


questo e' vero ,chi non battezza non crede alla remissione del peccato originale ma una volta i cattolici venivano battezzati subito dopo il parto,adesso vengono battezzati dopo molti mesi ,perche' la mondanita' ci impone di preparare feste e ricevimenti, se i cattolici incominciano a non credere nel liombo,diranno ce tempo non vi preoccupate e chissa ,quando battezzeranno i figli.

Comprendo le tue preoccupazioni ed hai ragione, ma il fatto che si escluda il limbo non giustifica e non deve giustificare il non battezzare i bambini,


io lo so tu lo sai ma ti assicuro che gli altri non lo sanno e molti cattolici di cultura e non di pratica ti posso assicurare che battezzano i figli per la tradizione secolare che la chiesa ha insegnato e per la paura del limbo.


che rammento essi non vengono battezzati perchè c'è un limbo ma perchè nascono in peccato, questa è la ragione del battesimo, ma non solo, il battesimo non serve solo a cancellare il peccato ma ancor di più a incorporare il bambino nel corpo mistico di Cristo, la Chiesa, ed è grazie a questa incorporazione che nell'unità dello Spirito nel Corpo di Cristo si ha la salvezza, la Chiesa è infatti sacramento di salvezza.


ti rispondo allo stesso modoi o lo so tu lo sai ma ti assicuro che gli altri non lo sanno e molti cattolici di cultura e non di pratica ti posso assicurare che battezzano i figli per la tradizione secolare che la chiesa ha insegnato e per la paura del limbo.


Dio ti benedica!




dio benedica te e aiuti tutti specialmente che ha piu' bisogno della sua misericordia.
hhh.
00mercoledì 28 ottobre 2009 19:49
x daniele e ghergon
ragzzi ho visto nelle vostre discussioni una confusione,un conto sono i protestanti che in alcuni casi il loro battesimo ma solo il battesimo viene riconosciuto dalla chiesa cattolica ma solo i protestanti che battezzano in modo trino e nella mia ignoranza e siccome ci sono molte fedi protestanti non mi ricordo chi battezza in modo trino ,quindi questi si possono salvare e ce il m istero della redenzione ma discorso diverso e' per gli ebrei e mussulmani ,che non solo non cancellano il peccato originale ma hanno conosciuto cristo,quindi anche se dopo la morte si pentissero davanti a dio i loro peccati verrebbero cancellati ma non il peccato originale privo di battesimo,quindi non si possono salvare,andrebbero contro la giustizia perfetta di dio non mettiamo ne sopra ne sotto la misericordia di dio con la sua giustizia perfetta.
Ghergon
00mercoledì 28 ottobre 2009 20:38
x CATERINA




Hai scritto delle cose davvero interessanti e spero tu possa proseguire

sarebbe interessante approfondire...insomma non puoi lanciare il sasso...eheh







Tra l'altro basta leggere anche le intenzioni con le quali Giovanni XXIII aprì il Concilio senza alcuna intenzione di modificare la TRADIZIONE.... dunque è lecito dire serenamente che i Papi del concilio hanno dichiarato essere loro intento quello di non cambiare la dottrina, di non imporre un insegnamento vincolante, ma solo di presentare la medesima dottrina cattolica in maniera principalmente pastorale o pratica.


al contrario di quanto detto qui dal Papa cosa è accaduto invece?:
- che alcune dottrine sono state modificate (poi le analizzeremo);
- che l'insegnamento DOPO CONCILIO è stato vincolante ed imposto;
- non abbiamo di fatto la medesima dottrina della Tradizione anche se nella teoria si, nella pratica la Tradizione è stata buttata fuori dalle parrocchie...





Caterina63
00mercoledì 28 ottobre 2009 23:32
[SM=g7515] bene Ghergon...analizziamo i tre punti che hanno attirato la tua attenzione (ricordando a tutti e a chi legge di seguire il filo logico di tutto il discorso che stiamo analizzando anche nei miei interventi precedenti, altrimenti si rischia di non comprendere alcuni passi perchè ripetermi sarebbe troppo lungo...)

Dicevamo:

Tra l'altro basta leggere anche le intenzioni con le quali Giovanni XXIII aprì il Concilio senza alcuna intenzione di modificare la TRADIZIONE.... dunque è lecito dire serenamente che i Papi del concilio hanno dichiarato essere loro intento quello di non cambiare la dottrina, di non imporre un insegnamento vincolante, ma solo di presentare la medesima dottrina cattolica in maniera principalmente pastorale o pratica.


al contrario di quanto detto qui dal Papa cosa è accaduto invece?:
- che alcune dottrine sono state modificate (poi le analizzeremo);
- che l'insegnamento DOPO CONCILIO è stato vincolante ed imposto;
- non abbiamo di fatto la medesima dottrina della Tradizione anche se nella teoria si, nella pratica la Tradizione è stata buttata fuori dalle parrocchie
...

Analizziamo i punti:


1) alcune dottrine sono state modificate attenzione, modificate, NON cambiate...la differenza è enorme perchè più che di eresia conclamata si tratta di APOSTASIA DALLA VERA FEDE... [SM=g10765]

quali sono?
detto brevemente:
- il significato del Sacrificio della Messa ridotto ad esclusivo banchetto privandolo della Croce...(denuncia di Giovanni Paolo II nella Ecclesia de Eucharestia e di Benedetto XVI oggi)
- il Sacramento della Confessione venne quasi soffocato dalla litrugia PENITENZIALE COMUNITARIA...(denuncia di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI poi)
- la Comunione alla mano ha portato a sminuire la Presenza Reale di Gesù trasformandola per molti cattolici in un SIMBOLO (sondaggio di Famiglia Cristiana del 2000)
- la dottrina che i risposati NON possono ricevere l'Eucarestia è stata negli '80 quasi del tutto soffocata...e molti ancora oggi ricevono la comunione...in disobbedienza alla dottrina...

al momento è sufficiente segnalare questi passi ed aspetti importanti che hanno condotto ad uno scollamento vero e proprio con la Tradizione dottrinale della Chiesa...

2) l'insegnamento DOPO CONCILIO è stato vincolante ed imposto

naturalmente ci riferiamo alle conseguenze sopra riportate e non alle poche pastorali corrette, tale insegnamento va identificato con tutto ciò che il Concilio NON disse e non ordinò... [SM=g7566]

quali sono?
detto brevemente:

- l'obbligo della Comunione alla mano e l'imposizione, che fu pastorale, dell'iliminazione degli inginocchiatoi e balaustre;
- l'obbligo dell'abolizione del Catechismo detto san Pio X MAI ABROGATO UFFICIALMENTE ed ancora in uso nella Chiesa, venne di fatto vietato da alcune pastorali, ripeto non ufficialmente, ma subdolamente;
- l'obbligo a NON celebrare la Messa antica e l'imposizione ai fedeli di NON conoscerla (denuncia letterale del Papa nel Motu Proprio Summorum Pontificum);

a questi aspetti di fondamentale importanza e sui quali si regge tutto il nucleo della Cattolicità va detto che naturalmente non parliamo di Lettere Pastorali ufficiali... l'apostasia è stata più subdola perchè IN NOME DELLO "SPIRITO" DEL CONCILIO SI FACEVANO TUTTE QUESTE MODIFICHE IMPONENDOLE IN OGNI PARROCCHIA...i fedeli più attenti alla Tradizione subirono una vera persecuzione (cfr MP di Benedetto XVI), chi non fu materialmente cacciato dalla Parrocchia ne venne emarginato, molti furono costretti a cambiare Parrocchia, altri si unirono alla FSSPX....altri e sono tanti, attesero le disposizioni di un Papa di nome Benedetto XVI [SM=g8468]
Il Concilio ad esempio NON ordinò MAI la costruzione di Chiese senza presbiterio, tanto meno con il Tabernacolo FUORI DELLA CHIESA in una stanzetta a parte...

3) non abbiamo di fatto la medesima dottrina della Tradizione anche se nella teoria si, nella pratica la Tradizione è stata buttata fuori dalle parrocchie

questo aspetto si ricollega a quello sopra.... dalla teoria alla pratica abbiamo uno scollamento al quale il Papa ha iniziato un pò di riparazione:
- come si celebra la Messa detta NOM?
il modo corretto è quello che sta celebrando il Papa, avrete notato che prima NON era così... [SM=g10770]
- nelle Parrocchie come si vive la Tradizione? Fatevi questa domanda, valutate voi stessi con onestà di cuore i fatti e poi riparliamone...

C'è da chiedersi allora:

CHE COSA E' LA TRADIZIONE? [SM=g10765]

non è qualcosa di VECCHIO e non è qualcosa di NOSTALGICO...è piuttosto quella VITALITA' CHE CI VIENE DA TUTTA LA CHIESA DEL PASSATO, dai Martiri, dai Santi, dai Padri, dal Magistero...
è il fondo nel quale attingere la pienezza della Cattolicità...
è la TRASMISSIONE DELLA MEDESIMA FEDE scritta, parlata, vissuta...
Nel momento in cui venisse meno un solo pezzo di questo enorme puzzle, si perderebbe la cattolicità...

La Tradizione ha subito danni non soltanto per colpa del dopo concilio e le sue false interpretazioni, ma anche a causa della SECOLARIZZAZIONE DELLA SOCIETA' IN CUI VIVIAMO peggio conosciuta come LAICISMO...negli anni di Paolo VI fu quasi impossibile, per esempio festeggiare decorosamente la Festa del Corpus Domini...essa venne ripresa con Giovanni Paolo II...e solo dagli anni '90 questa Festa ha ricominciato a vivere nelle varie Diocesi...

La Tradizione, per esempio, aveva dato il via molti secoli fa ai CHIERICHETTI, ossia l'avvicinarsi dei bambini a servire Messa per poter individuare fra di loro anime chiamate da Cristo alla Vocazione sacerdotale...Molti bambini che a turno servivano Messa finivano così anche per scoprire la propria vocazione...
Disse un giorno il grande Alberto Sordi:
"...fare il chierichetto era la cosa che mi affascinava di più, ne rimanevo incantato e volevo farmi prete... ma poi la vocazione a fare l'attore fu più forte e capii che questa era la mia strada, ma dentro di me è rimasto sempre vivo quel servizio, è uno dei più bei ricordi della mia infanzia..." [SM=g7554]

Dopo il Concilio QUALCUNO (non si sa mai chi ma non fu il Concilio) a causa anche della carenza di preti...cominciò a vagliare l'ipotesi delle chierichette, femminucce all'altare...
In verità lo stratagemma proviene dall'Olanda attraverso il famoso catechismo olandese degli anni '70 bollato da Paolo VI... oltre la novità della comunione alla mano partita sempre da loro, si avanzò la pretesa delle chierichette PER POTER APRIRE LE PORTE AL SACERDOZIO ALLE DONNE....
Giovanni Paolo II all'iinizio si oppose, come Paolo VI a questa innovazione, ma successivamente, pressato da più parti permise questa evoluzione (RIPETO NON VENNE DAL CONCILIO) previa Nota apostolica...
Nel breve testo si legge dunque che le chierichette sono ammesse ma a queste condizioni:
- perchè NON ci sono chierichetti maschi;
- per situazioni particolari delle quali deve essere il Vescovo a darne l'approvazione
...
orbene, guardate nelle vostre Parrocchie e dite se queste condizioni vengono rispettate... [SM=g10765]

Dunque la Tradizione ha subito uno scollamento ed infatti provate a chiedere in giro nella vostra Parrocchia se sia giusto che una donna serva all'Altare....vi sentirete dire SI, ma senza capire e senza essere spiegato il perchè o peggio vi sentirete rispondere: Bè E' IL CONCILIO CHE....

Bene...anche per oggi buona meditazione...

[SM=g7427]


Caterina63
00giovedì 29 ottobre 2009 01:47
Foto della festa nella solennità di San Pio X nella Cappella Beata Vergine di Lourdes a Lanzago di Silea (TV) il 13.09.2009 - Fraternità Sacerdotale San Pio X (FSSPX)


piccola riflessione che è un esempio concreto di quanto stiamo approfondendo: anche per noi c'è, o meglio ci sarebbe, la Festa di san Pio X...il Concilio NON ha mai abolito questa Festa...ma DOPO il Concilio con la Riforma Liturgica SI IMPOSE AI FEDELI un calendario allegerito dalle molte feste... era davvero necessario rimuovere questa Festa liturgica di un Papa santo? Ad ogni modo, si legge nel calendario, la Festa è FACOLTATIVA...PERCHE' INFATTI NON SI POTEVA ABOLIRE LA MEMORIA DI UN SANTO...ma con questa logica ora quante Parrocchie festeggiano quel giorno partecipando alla Messa ed alla comunione fraterna? Ovviamente NESSUNA...anzi, andate a chiedere ai fedeli chi è san Pio X, molti lo associano come FONDATORE DELLA FRATERNITA' DI MONS. LEFEBVRE.. [SM=g8468] .altri non hanno la più pallida idea di chi fosse...ed ecco spezzata la Tradizione, un modo come un altro per voltare pagina... [SM=g1740733]





[SM=g1740722]

S_Daniele
00giovedì 29 ottobre 2009 05:36

bè attenzione...ha ragione Ghergon a rispondere come ha risposto....a me era sfuggita questa frase, ma conoscendo un poco Daniele credo che non intendesse l'evoluzione dei dogmi in quanto tali, ma L'APPLICAZIONE DEI METODI ATTRAVERSO I QUALI IMPARTIRE ED INSEGNARE QUESTI DOGMI.... Il problema l'ho segnalato sopra consigliando a Daniele di non pretendere di pensare che chi legga abbia la palla di vetro per capire le intenzioni....in questa frase quello che è scritto conduce a pensare ciò che è scritto: che i dogmi sono EVOLUBILI...e questa è una forma eretica...non è certo Daniele ad essere eretico ma questo pensiero lo è...ergo NON attribuiamolo a Daniele ma ad una sua distrazione...colpa anche di quel continuare a frammezzare i testi che conduce poi a risposte minuziosissime non necessarie ma piuttosto rischiosamente incomprensibili come questa che abbiamo così chiarito



Scusate ma dove sarebbe l'eresia?
Basta leggere un pò di teologia dogmatica per sapere cos'è l'evoluzione del dogma, intanto la parola stessa "evoluzione" non significa "creato" o inventato in una determinata epoca storica, ma per l'appunto è una evoluzione di un qualcosa pre-esistente, faccio un esempio sulla Trinità, dogma sancito nel Concilio di Nicea, questa dottrina non è nata a Nicea ma indubbiamente fu nel IV secolo che grazie a Padri eccezzionali come i Greci e Agostino questa dottrina ebbe l'apice della sua esplicitazione, ma se guardiamo ai secoli precedenti non esisteva, in particolare nel I e nel II secolo, una chiara formulazione teologica, la Chiesa ha sempre creduto che le Tre Persone sono Dio, ma solo gradualmente ne ha compreso la pienezza del dogma e questo grazie anche all'eresia che obbligava i padri a meditare e studiare a fondo la verità.
La stessa cosa dicasi per i sacramenti, che Sempre la Chiesa ha amministrato e creduto strumenti di Grazia, ma solo da Agostino in poi in seno alla Chiesa si ha una teologia dei sacramenti più definita e completa.
Allora cosa vuol dire "evoluzione"? Altro non vuol dire che la Chiesa illuminata dallo Spirito in maniera progressiva comprende ed esplicita meglio ciò che ha sempre creduto, infatti si evolve un qualcosa che già esiste e mai un qualcosa che non esisteva.
A me sembra abbastanza chiaro.
S_Daniele
00giovedì 29 ottobre 2009 07:15

o nel solo peccato mortale scendono all'inferno inteso l'inferno del limbo,infatti molti insegnamenti della chiesa spiegano che gesu' quando mori' scese all'inferno ma all'inferno del limbo per portare solo chi era colpevole di peccato originale in paradiso.



No, Gesù non scese nell'inferno ma nel soggiorno dei morti cioè nello Scheol che non ha nulla a che vedere ne con l'inferno ne con il limbo, questo luogo/stato accoglieva tutti i morti in attesa del giudizio universale di Dio.


basta dire che il limbo non e' un dogma ma questo non fa si di essere tanto liberi di scegliere e ti spiego semplicemente perche',primo perche' anche se non e' un dogma e' stato insegnato nei secoli dal catechismo della chiesa cattolica e ancora oggi molti sacerdoti anche se nel catechismo ufficiale non viene insegnato(ecco alcuni risultati del cvII)CONTINUANO AD INSEGNARLO,allora possiamo dire che fino al 1853 tutti i cattolici potevano non credere alla Immacolata Concezione?solo perche' fino all'anno dopo non e' stato promulgato come dogma?ma intanto e' stato sempre un credo che per secfoli la chiesa ha insegnato



Caro hhh non c'è paragone tra il dogma dell'immacolata e il limbo, a molti non è chiaro che nella teologia cattolica un conto è insegnare come vere delle dottrine ma specificare che le si ritiene vere senza averne la certezza, altra cosa è insegnare dogmi, ugualmente da credere per fede, ma in cui la Chiesa impegna la sua infallibilità, nella teologia cattolica non esiste solo la luce o le tenebre, cioè la verità assoluta e la falsità assoluta, esistono anche quelle che vengono chiamate zone grige, cioè, dottrine ritenute con molte o poche probabilità vere, dottrine delle quali la Chiesa non ha mai impegnato il carisme dell'infallibilità.
L'immacolata è stata dichiarata dogma, quindi verità assoluta, il limbo era e rimane una probabilità e questo è contemplato nella teologia cattolica.



questo e' vero ,chi non battezza non crede alla remissione del peccato originale ma una volta i cattolici venivano battezzati subito dopo il parto,adesso vengono battezzati dopo molti mesi ,perche' la mondanita' ci impone di preparare feste e ricevimenti, se i cattolici incominciano a non credere nel liombo,diranno ce tempo non vi preoccupate e chissa ,quando battezzeranno i figli.



Il limbo era quel luogo in cui non si entrava nel regno di Dio, pur non essendo dannati. La Chiesa ritiene probabile che i bambini non battezzati godano del paradiso. Tuttavia come già detto questo non toglie la necessità del battesimo. Il fatto che Dio possa decidere di bypassare la via sacramentale e di concedere la salvezza per altre vie non toglie il fatto che tale via sia primaria.


io lo so tu lo sai ma ti assicuro che gli altri non lo sanno e molti cattolici di cultura e non di pratica ti posso assicurare che battezzano i figli per la tradizione secolare che la chiesa ha insegnato e per la paura del limbo.



Questo non ha nulla a che vedere con il limbo ma con la secolarizzazione della nostra cultura che ha di fatto condizionato la nostra fede e non solo la nostra società, quindi è un problema pastorale e catechetico non teologico.
Caterina63
00giovedì 29 ottobre 2009 11:18
Daniele chiede:

Scusate ma dove sarebbe l'eresia?
Basta leggere un pò di teologia dogmatica per sapere cos'è l'evoluzione del dogma, intanto la parola stessa "evoluzione" non significa "creato" o inventato in una determinata epoca storica, ma per l'appunto è una evoluzione di un qualcosa pre-esistente, faccio un esempio sulla Trinità, dogma sancito nel Concilio di Nicea, questa dottrina non è nata a Nicea ma indubbiamente fu nel IV secolo che grazie a Padri eccezzionali come i Greci e Agostino questa dottrina ebbe l'apice della sua esplicitazione, ma se guardiamo ai secoli precedenti non esisteva, in particolare nel I e nel II secolo, una chiara formulazione teologica, la Chiesa ha sempre creduto che le Tre Persone sono Dio, ma solo gradualmente ne ha compreso la pienezza del dogma e questo grazie anche all'eresia che obbligava i padri a meditare e studiare a fondo la verità.
La stessa cosa dicasi per i sacramenti, che Sempre la Chiesa ha amministrato e creduto strumenti di Grazia, ma solo da Agostino in poi in seno alla Chiesa si ha una teologia dei sacramenti più definita e completa.
Allora cosa vuol dire "evoluzione"? Altro non vuol dire che la Chiesa illuminata dallo Spirito in maniera progressiva comprende ed esplicita meglio ciò che ha sempre creduto, infatti si evolve un qualcosa che già esiste e mai un qualcosa che non esisteva.
A me sembra abbastanza chiaro
.

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Ci sono due modi di intendere tale evoluzione, ed infatti l'ho spiegato seppur in modo brevissimo perchè infatti credo che tu non intenda il modo sbagliato....



- evolversi= FORME RUDIMENTALI A FORME PIU' PERFETTE;
- evolversi= PRENDERE UN DISPOSIZIONE DIVERSA DA QUELLA CHE SI AVEVA;

ovviamente, teologicamente parlando, intendiamo la prima...sempre nel contesto della Santa Trinità per esempio, per circa trecento anni tale dottrina era rudimentale, IL DOGMA L'HA RESA PERFETTA ED INAMOVIBILE....quindi è corretto parlare di questo genere di evoluzione, ma attenzione Daniele, nel momento in cui il Dogma è approvato e riconosciuto e proclamato AD ESSO NON SI AGGIUNGE NE SI TOGLIE PIU' NULLA, il dogma diventa VERITA' DI FEDE e perciò è inamovibile, non c'è più evoluzione....

mentre il concetto di evoluzione può essere appunto LA CONCEZIONE DEL LIMBO tanto per restare nell'esempio...il quale NON è stato mai proclamato a Dogma pertanto si può trovare di MIGLIORARE tale dottrina...
Infatti i 30 teologi delle diverse confessioni però NON hanno trovato qualcosa di migliore a quanto la Chiesa aveva espresso... [SM=g8468]
e così il Limbo NON viene elevato a Dogma, ma è una dottrina affidabile MIGLIORABILE.....in tal senso il Documento infatti la rilega, tale concezione, alla parola ultima di Dio invocandone la Misericordia...MA SENZA CANCELLARE NE ANNULLARE LA POSSIBILITA' DI UN LIMBO...ergo l'ha migliorata(=evoluzione) ma non l'ha cambiata... [SM=g8468]

ergo: evoluzione si, ma NON del dogma proclamato bensì di una verità dottrinale ANCORA IN LINEA DI PERFEZIONAMENTO, una volta proclamato il Dogma esso rientra in quelle VERITA' RIVELATE DEFINITIVE, INAMOVIBILE....

come vedi si tratta di sfumature non di altro...ma è importante capire la metodologia usata dalla Chiesa e i termini da usare...

[SM=g7427]

S_Daniele
00giovedì 29 ottobre 2009 11:43
Credo di aver spiegato chiaramente in che senso si dica evoluzione del dogma e solo chi non vuol capire non capisce e queste dovrebbero essere concezzioni acquisite in chi almeno minimamente abbia letto un manuale di teologia dogmatica.
Un dogma non è tale solo perchè un Concilo x l'ha proclamato tale, lo era già da prima, così come è dogma la risurezzione di Cristo, anche se nessun Concilio l'ho ha mai dichiarato tale, perchè mai nessun eretico l'ha mai messo in dubbio, quindi non serviva dichiararlo solennemente, ma non per questo non è dogma, lo è in tutti gli effetti.
E' chiaro che per evoluzione si intende la sua elaborazione teologica che ne ha il culmine e il suo fine nel suo proclama solenne, il Concilio o il Papa ex Cattedra, ma ripeto, sono nozioni base che è impossibile non si sappiano, certo tu mi dirai; non tutti quelli che leggono lo sanno, aldilà del fatto che non è che lo devono sapere da noi, lo devono studiare seriamente dai manuali di teologia non da noi, ma io rispondevo a Ghergon che è assurdo che non le sappia e che ha tacciato questo termine per progressista, quindi dovremmo tacciare per progressista un bel paio di Padri che nel loro definire la verità dogmatica non solo ne davano nozioni nuove (attenzione! Per nozioni si intende spiegare meglio una verità pre-esistente) ma per fare ciò si servivano della disciplina filosofica per la maggiore platonica e aristotelica, quindi per chi si scandalizza qui c'è un miscuglio tra il sacro e il profano, ma questo è una assurdità che seguono solo i fondamentalisti da terzo protestantesimo.
Fede e ragione vanno di pari passo, non dimentichiamolo.
S_Daniele
00giovedì 29 ottobre 2009 12:07

mentre il concetto di evoluzione può essere appunto LA CONCEZIONE DEL LIMBO tanto per restare nell'esempio...il quale NON è stato mai proclamato a Dogma pertanto si può trovare di MIGLIORARE tale dottrina...



Certamente, ma potrebbe essere anche accantonata definitivamente, tant'è vero che è da decenni che questa dottrina non viene più insegnata nei corsi di teologia dei più diversi livelli, se ad esempio si prende il Catechismo ufficiale della Chiesa, quello del 1992, tale dottrina non è neppure nominata.
E non c'è da stupirsi e non intacca l'infallibilità della Chiesa, essa è infallibile quando dichiara esplicitamente di esercitare tale carisma, e non l'ha mai fatto sul limbo ma l'ha sempre ritenuto una dottrina probabile, ma nulla toglie che oggi non lo si ritiene più.
Anche nella scienza teologica esistono le dottrine probabili o meno, così come nelle scienze naturali.
Mentre i dogmi sono verità assolute coperte dall'infallibilità della Chiesa altre dottrine non lo sono, e se da cattolico non credo nel limbo sono nell'ortodossia cosi come se ci credo, non confondiamo la Chiesa con la WTS dei TdG dove ogni cosa che dice è dogma da credere assolutamente.
Caterina63
00giovedì 29 ottobre 2009 12:15
Dice Daniele:

Credo di aver spiegato chiaramente in che senso si dica evoluzione del dogma

*********************

Infatti sostengo serenamente LE TUE INTENZIONI.. [SM=g8864] .ma c'è un errore di scrittura che può ingannare chi legge:

NON è il dogma che si evolve, ma una tesi dottrinale in fase di perfezionamento...ergo:

è errato dire: "l'evoluzione del dogma"....
è corretto dire: "l'evoluzione dottrinale non aconra resa un dogma"

Il Limbo infatti NON è Dogma....ma una dottrina in fase di sviluppo [SM=g8468]
certo, non viene più insegnata, ma attenzione perchè in certi seminari di studi non si insegna più neppure l'esistenza di Satana....ergo cancelliamo la dottrina su Satana? [SM=g8468]

E ripeto, la Commissione formata da 30 teologi sulla questione del Limbo NON HA CANCELLATO QUESTA DOTTRINA MA HA SOLO AGGIUNTO L'ASPETTO DELLA MISERICORDIA DI DIO...
non puoi continuare ad ignorare questo aspetto...

OGNI EVOLUZIONE DOTTRINALE IN CAMPO DOGMATICO NON ANNULLA MAI L'INSEGNAMENTO PRECEDENTE...perfeziona ma non cancella [SM=g10765] ....


tutto qui...dobbiamo sempre pensare a chi legge per dare a loro la corretta definizione delle cose, non possiamo permetterci il lusso di fare questi piccoli errori, sono piccoli FRA DI NOI, ma sono enormi verso le persone che NON conoscono come funziona la Chiesa...


[SM=g7427]

S_Daniele
00giovedì 29 ottobre 2009 12:32
Ma questo è un termine utilizzato nella teologia dogmatica "evoluzione del dogma" o "sviluppo del dogma" ma è chiaro per chi ha minimamente letto qualcosa al riguardo che per evoluzione o sviluppo si intende il suo sviluppo di definizione dottrinale.
Dici bene "chi legge" ma io sto rispondendo a chi scrive, e Ghergon dovrebbe sapere queste cose senza dovermi tacciare ogni volta per modernista.
E' ovvio che il dogma una volta definito è e rimane tale, non può evolversi come definizione, ma prima di essere definito, che vuol dire per l'appunto definitivo, c'è stato un iter di sviluppo o evoluzione teologica che è servita a esplicitare al meglio il mistero di Dio.
Tutto qui, forse sarebbe stato meglio che usavo il termine sviluppo, ma la sostanza non cambia.

Ps. Nei seminari la dottrina su satana la si insegna sono poi i sacerdoti che nelle parrocchie non dicono nulla, il catechismo lo insegna.

Il documento sul limbo non nega la possibilità che esista ma non dice nemmeno che esista, e come dice il Papa questa dottrina può anche cadere essendo solo una teoria, che poi sia probabile o meno lo deciderà la Chiesa, se lo vorrà fare, e come ripeto non ho preclusioni, ma allo stato attuale il non crederci non è sinonimo di eresia, tutto qui.
Caterina63
00giovedì 29 ottobre 2009 12:59
Dice Daniele:

e come dice il Papa questa dottrina può anche cadere essendo solo una teoria, che poi sia probabile o meno lo deciderà la Chiesa, se lo vorrà fare, e come ripeto non ho preclusioni, ma allo stato attuale il non crederci non è sinonimo di eresia, tutto qui.

[SM=g8468] lo ha già fatto con quel Documento nel quale il Limbo NON è stato cancellato, domani Dio vede e provvede, per oggi la voce della Chiesa si è espressa: il Limbo non è cancellabile, MA LA CHIESA TENDE AD INVOCARE LA MISERICORDIA DI DIO per i bambini morti senza il Battesimo...non c'è altro da aggiungere...

Poi dici:

Ma questo è un termine utilizzato nella teologia dogmatica "evoluzione del dogma" o "sviluppo del dogma" ma è chiaro per chi ha minimamente letto qualcosa al riguardo che per evoluzione o sviluppo si intende il suo sviluppo di definizione dottrinale.


[SM=g7427] allora...per evitare di sbagliare anch'io (non sono nata imparata [SM=g8468] ), ho telefonato al mio padre spirituale insegnante in teologia chiedendogli un aiuto....ho postato le tue parole a mo di domanda...la risposta che riposrto naturalmente a braccio è stata la seguente che naturalmente gioverà a tutti coloro che leggono [SM=g8864] :


" si usa ERRONEAMENTE parlare di evoluzione del dogma in quanto il dogma di per se non è più possibile di evoluzione. In ambiente scolastico si usa parlare di evoluzione o di sviluppo del dogma non per apportare cambiamenti al dogma, ma per l'approfondimento che la persona o lo studente fa di un dato dogma, l'evoluzione e lo sviluppo non avvengono nel dogma ma nell'uomo che deve comprenderlo!

(poi mi è stato consigliato di leggere la Pascendi di san Pio X che già conosco ergo ti riporto il passo)

Per comprendere la confusione che abbiamo basta leggere san Pio X nella Pascendi Dominici gregis, egli spiega benissimo come l'eresia modernista faccia proprio perno su questa difficoltà di comprensione attribuendo ai dogmi una evoluzione:

(per comodità ti posto il passo)

dice san Pio X sugli errori del pensiero modernista infiltrato nella Chiesa:

Con ciò, nella dottrina dei modernisti, ci troviamo giunti ad uno dei capi di maggior rilievo, all'origine cioè e alla natura stessa del dogma. Imperocché l'origine del dogma la ripongon essi in quelle primitive formole semplici; le quali, sotto un certo aspetto, devono ritenersi come essenziali alla fede, giacché la rivelazione, perché sia veramente tale, richiede la chiara apparizione di Dio nella coscienza. Il dogma stesso poi, secondo che paiono dire, è costituito propriamente dalle formole secondarie. A conoscere però bene la natura del dogma, è uopo ricercare anzi qual relazione passi fra le formole religiose ed il sentimento religioso. Nel che non troverà punto difficoltà, chi tenga fermo, che il fine di cotali formole altro non è, se non di dar modo al credente di rendersi ragione della propria fede. Per la qual cosa stanno esse formole come di mezzo fra il credente e la fede di lui; per rapporto alla fede, sono espressioni inadeguate del suo oggetto e sono dai modernisti chiamate simboli; per rapporto al credente, si riducono a meri istrumenti.
Non è lecito pertanto in niun modo sostenere che esse esprimano una verità assoluta: essendoché, come simboli, sono semplici immagini di verità, e perciò da doversi adattare al sentimento religioso in ordine all'uomo; come istrumenti, sono veicoli di verità, e perciò da acconciarsi a lor volta all'uomo in ordine al sentimento religioso. E poiché questo sentimento, siccome quello che ha per obbietto l'assoluto, porge infiniti aspetti, dei quali oggi l'uno domani l'altro può apparire; e similmente colui che crede può passare per altre ed altre condizioni, ne segue che le formole altresì che noi chiamiamo dogmi devono sottostare ad uguali vicende ed essere perciò variabili. Così si ha aperto il varco alla intima evoluzione dei dogmi. Infinito cumulo di sofismi che abbatte e distrugge ogni religione!

E questa, non pur possibile, ma necessaria evoluzione e mutazione dei dogmi non solo i modernisti l'affermano arditamente ma è conseguenza legittima delle loro sentenze.

******************
www.vatican.va/holy_father/pius_x/encyclicals/documents/hf_p-x_enc_19070908_pascendi-dominici-gregis...

Un esempio concreto - continua a spiegarmi il mio padre spirituale - è quando Ratzinger ha spiegato l'evoluzione del dogma dell'Assunta in cielo per chiarire alcuni aspetti della definizione in campo ecumenico, poichè ogni dottrina, spiega Ratzinger, porta con se già il seme del dogma, ossia della verità di fede, è giusto parlare di evoluzione del dogma fino a quando esso non viene dalla Chiesa sigillato. Si studierà poi l'evoluzione di un dogma nella misura in cui esso è stato già espresso...

In sostanza l'evoluzione del dogma va solamente inteso per lo studio nella evoluzione che ha avuto fino a divenire dogma, la Chiesa infatti da duemila anni non ha mai modificato un dogma..."

[SM=g7427]

S_Daniele
00giovedì 29 ottobre 2009 13:11
Ma io infatti l'ho precisato, riguarda prima della definizione solenne.
Se voi continuate a dire che io intenda che un dogma possa evolversi quando non l'ho mai detto non posso farci nulla.
I termini si usano ancora ma se poi c'è una frangia che ne approfittà e ci specula mica è colpa mia o della terminologia.
La Pascendi di san Pio X la conosco, ma non c'entra nulla con quanto ho detto io poichè i modernisti parlano di dogmi come simboli mutabili, io non ho mai detto questo, ma ho parlato di un evoluzione teologica che ha portato al dogma, il dogma è la definizione definitiva, non si può aggiungere ne togliere, ciò sarebbe eresia.


lo ha già fatto con quel Documento nel quale il Limbo NON è stato cancellato, domani Dio vede e provvede, per oggi la voce della Chiesa si è espressa: il Limbo non è cancellabile, MA LA CHIESA TENDE AD INVOCARE LA MISERICORDIA DI DIO per i bambini morti senza il Battesimo...non c'è altro da aggiungere...



Il documento, come ho già detto più volte, ne ha cancellato il limbo ne ha detto che esista, le sue conclusioni sono a dir poco vaghe e lasciano entrambe le interpretazioni possibili e tutte e due nella piena ortodossia, ecco il finale del testo dove nemmeno è menzionato il limbo, quindi non fa nessuna conclusione su di esso:

3.6 Speranza


102. Nella speranza di cui la Chiesa è portatrice per l’umanità intera e che desidera nuovamente proclamare al mondo di oggi, esiste una speranza per la salvezza dei bambini che muoiono senza Battesimo? Abbiamo attentamente riesaminato questa complessa questione, con gratitudine e rispetto per le risposte date nel corso della storia della Chiesa, ma anche con la consapevolezza che spetta a noi dare una risposta coerente per il momento odierno. Riflettendo all’interno dell’unica tradizione di fede che unisce la Chiesa in tutte le epoche, e affidandoci completamente alla guida dello Spirito Santo che secondo la promessa di Gesù guida i suoi seguaci «alla verità tutta intera» (Gv 16,13), abbiamo cercato di leggere i segni dei tempi e di interpretarli alla luce del Vangelo. La nostra conclusione è che i molti fattori che abbiamo sopra considerato offrono seri motivi teologici e liturgici per sperare che i bambini che muoiono senza Battesimo saranno salvati e potranno godere della visione beatifica. Sottolineiamo che si tratta qui di motivi di speranza nella preghiera, e non di elementi di certezza. Vi sono molte cose che semplicemente non ci sono state rivelate (cfr Gv 16,12). Viviamo nella fede e nella speranza nel Dio di misericordia e di amore che ci è stato rivelato in Cristo, e lo Spirito ci spinge a pregare in gratitudine e letizia incessante (cfr 1 Ts 5,18).

103. Ciò che ci è stato rivelato è che la via di salvezza ordinaria passa attraverso il sacramento del Battesimo. Nessuna delle considerazioni sopra esposte può essere addotta per minimizzare la necessità del Battesimo né per ritardare il rito della sua amministrazione 135. Piuttosto, come vogliamo qui in conclusione ribadire, esistono forti ragioni per sperare che Dio salverà questi bambini, poiché non si è potuto fare ciò che si sarebbe desiderato di fare per loro, cioè battezzarli nella fede e nella vita della Chiesa.
Caterina63
00giovedì 29 ottobre 2009 13:32
Daniè...son tre volte e più che continuo a sottolineare che il problema sta in ciò che scrivendo i lettori possono capire....se qualcuno ha fatto delle osservazioni è meglio prenderne atto e chiarirsi non solo per noi stessi, ma ripeto, per chi leggendo NON conosce tutti questi particolari...ergo non prenderla come un fatto personale...io stessa per sicurezza ho telefonato a chi ne sa più di me per chiarire...l'ho fatta passare come un mio dubbio e chiarimento, non ti ho mica accusato eh! [SM=g7270]

Ergo detto questo...
l'apostolo ci avverte che "le discussioni perniciose", quelle interminabili, non portano nulla di buono... [SM=g8468]

Sul Limbo la Chiesa si è espressa senza annullarlo, ma evolvendo la concezione dottrinale sull'argomento ha dato un arricchimento...punto...Non serve formare opposizioni al Limbo o meno...del resto è vero che il Catechismo del 1996 NON lo menziona, ma attento il Catechismo di Trento e di san Pio X NON sono stati aboliti...chi usasse questi Catechismi può a buon diritto insegnare il Limbo [SM=g8468] Lo stesso Ratzinger che difende il Catechismo Romano (tridentino) non può dunque contraddirsi...
quando dice che si può anche fare a meno del Limbo, AGGIUNGE PERO' CHE NON DEVONO VENIRE MENO LE MOTIVAZIONI che lo hanno portato in auge...

Tutto qui....

Riguardo al concetto dell'evoluzione del Dogma credo che ci siamo chiariti a vantaggio nostro e di chi legge...
ma il testo di san Pio X c'entra eccome...altrimenti non ci sarebbe stata da allora l'incmprensione al valore definitivo di un dogma...san Pio X chiarisce proprio il concetto di evoluzione nella dottrina della Chiesa usando questo termine molte volte...e attribuendo ad esso un uso erroneo di comprensione...


[SM=g7427]
S_Daniele
00giovedì 29 ottobre 2009 13:36
Cara Tea io non ho nulla di personale contro di te, ci mancherebbe, sto solamente cercando di chiarire a chi ci legge ciò che io volevo dire, lo sò che non mi hai attaccato, ne tanto meno io ho attaccato a te.

Più chiariti di così se more! [SM=g6794]

[SM=g7427]
Caterina63
00giovedì 29 ottobre 2009 13:38
Re:
S_Daniele, 29/10/2009 13.36:

Cara Tea io non ho nulla di personale contro di te, ci mancherebbe, sto solamente cercando di chiarire a chi ci legge ciò che io volevo dire, lo sò che non mi hai attaccato, ne tanto meno io ho attaccato a te.

Più chiariti di così se more! [SM=g6794]

[SM=g7427]




[SM=g7405] non potranno accusarci di stitichezza catechetica....



mo vado che ho diverse cose da fare...


[SM=g8925]


S_Daniele
00giovedì 29 ottobre 2009 13:48
Re: Re:
Caterina63, 29/10/2009 13.38:

[SM=g7405] non potranno accusarci di stitichezza catechetica.... mo vado che ho diverse cose da fare... [SM=g8925]



No di certo, semmai ci accuseranno del contrario e inoltre ci diranno: ma quanto parlate, fate silenzio!

hhh.
00giovedì 29 ottobre 2009 17:43
Re:
S_Daniele, 29/10/2009 7:15:


o nel solo peccato mortale scendono all'inferno inteso l'inferno del limbo,infatti molti insegnamenti della chiesa spiegano che gesu' quando mori' scese all'inferno ma all'inferno del limbo per portare solo chi era colpevole di peccato originale in paradiso.



No, Gesù non scese nell'inferno ma nel soggiorno dei morti cioè nello Scheol che non ha nulla a che vedere ne con l'inferno ne con il limbo, questo luogo/stato accoglieva tutti i morti in attesa del giudizio universale di Dio.

lo Sheol che in ebraico nell'antico testamento significava il regno dei morti,non si aveva gia' allora un significato preciso ne tantomeno adesso ,quindi tu credi a un'insegnameto precedente alla santa chiesa cattolica e non al limbo?tu pensi che questo stato dopo morte metteva insieme tutti i peccatori con chi colpevole solo di peccato originale?gia' si dannavano mio caro daniele e prima del battesimo non si andava nel regno dei cieli,questo non lo insegno io ma la sacra scrittura e la chiesa cattolica prima di cristo gia' esistevano i 10 comandamenti per dannarsi l'anima e chi non li commetteva ,era colpevolo solo di peccato mortale ma venne cristo a liberarci sia istituendo il battesimo che con la sua passione,quindi gesu' scese agli inferi ma gia' cera chi era stato giudicato e libero' le persone che avevano solo il peccato originale cioe' nel limbo ,cosi mi e' sato insegnato dai sacerdoti cattolici che seguono il catechismo di san pio x






basta dire che il limbo non e' un dogma ma questo non fa si di essere tanto liberi di scegliere e ti spiego semplicemente perche',primo perche' anche se non e' un dogma e' stato insegnato nei secoli dal catechismo della chiesa cattolica e ancora oggi molti sacerdoti anche se nel catechismo ufficiale non viene insegnato(ecco alcuni risultati del cvII)CONTINUANO AD INSEGNARLO,allora possiamo dire che fino al 1853 tutti i cattolici potevano non credere alla Immacolata Concezione?solo perche' fino all'anno dopo non e' stato promulgato come dogma?ma intanto e' stato sempre un credo che per secfoli la chiesa ha insegnato



Caro hhh non c'è paragone tra il dogma dell'immacolata e il limbo,


nessuno vuole fare paragoni ci mancherebbe

a molti non è chiaro che nella teologia cattolica un conto è insegnare come vere delle dottrine ma specificare che le si ritiene vere senza averne la certezza, altra cosa è insegnare dogmi,


io non voglio far passare il limbo come dogma,io non difendo il battesimo per esaltare il limbo ma difendo il limbo per esaltare il battesimo
ugualmente da credere per fede, ma in cui la Chiesa impegna la sua infallibilità, nella teologia cattolica non esiste solo la luce o le tenebre, cioè la verità assoluta e la falsità assoluta, esistono anche quelle che vengono chiamate zone grige, cioè, dottrine ritenute con molte o poche probabilità vere, dottrine delle quali la Chiesa non ha mai impegnato il carisme dell'infallibilità.


si ma il limbo e' sato insegnato per secoli dal catechismo della chiesa cattolica ,ripeto certo non e' un dogma .
L'immacolata è stata dichiarata dogma, quindi verità assoluta, il limbo era e rimane una probabilità e questo è contemplato nella teologia cattolica.


per 1800 e passa anni l'immacolata si trovava nella stessa situazione del limbo,cioe' non era un dogma ma tutti i cattolici ci credevano ,magari il limbo non diventera' mai dogma ma perche' non ci dobbiamo credere dopo che e' stato insegnato per secoli ,questo e' relativismo,anche se non va contro un dogma.



questo e' vero ,chi non battezza non crede alla remissione del peccato
originale ma una volta i cattolici venivano battezzati subito dopo il parto,adesso vengono battezzati dopo molti mesi ,perche' la mondanita' ci impone di preparare feste e ricevimenti, se i cattolici incominciano a non credere nel liombo,diranno ce tempo non vi preoccupate e chissa ,quando battezzeranno i figli.



Il limbo era quel luogo in cui non si entrava nel regno di Dio, pur non essendo dannati. La Chiesa ritiene probabile che i bambini non battezzati godano del paradiso.


la chiesa ritiene che i bambini non battezzati vanno nel limbo uno stato ne di piena felicita' come il paradiso ne di infelicita' e dannazione come l'inferno


Tuttavia come già detto questo non toglie la necessità del battesimo. Il fatto che Dio possa decidere di bypassare la via sacramentale e di concedere la salvezza per altre vie non toglie il fatto che tale via sia primaria.

chiaro


io lo so tu lo sai ma ti assicuro che gli altri non lo sanno e molti cattolici di cultura e non di pratica ti posso assicurare che battezzano i figli per la tradizione secolare che la chiesa ha insegnato e per la paura del limbo.



Questo non ha nulla a che vedere con il limbo ma con la secolarizzazione della nostra cultura che ha di fatto condizionato la nostra fede e non solo la nostra società, quindi è un problema pastorale e catechetico non teologico.




infatti il problema lo sto' affrontanto e difendendo non per tema teologico ma culturale e sociale della nostra societa' apostata ,per me togliere il limbo anche se non e' un dogma rappresenta una cosa grave specie vivendo in una societa' agnostica ,relativista.
Ghergon
00giovedì 29 ottobre 2009 18:34
Re:
S_Daniele, 29/10/2009 12.32:

Ma questo è un termine utilizzato nella teologia dogmatica "evoluzione del dogma" o "sviluppo del dogma" ma è chiaro per chi ha minimamente letto qualcosa al riguardo che per evoluzione o sviluppo si intende il suo sviluppo di definizione dottrinale.
Dici bene "chi legge" ma io sto rispondendo a chi scrive, e Ghergon dovrebbe sapere queste cose senza dovermi tacciare ogni volta per modernista.



Cosa vuoi che ti dica, si vede che tu leggi manuali di teologia dogmatica di qualche chiesa marziana [SM=g6794] perchè io non ho mai sentito parlare di "evoluzione dei dogmi"...bisogna essere precisissimi quando si parla di dogmatica, se no come dice Caterina si possono fuorviare molti utenti.


Ecco cosa dicono i manuali di teologia dogmatica...


L’IMMUTABILITÀ DEL DOGMA

Gli errori

Gli antichi Protestanti, prendendo la S. Scrittura come unica fonte della Rivelazione e non
riconoscendo l’autorità data da Gesù alla Chiesa, negarono ogni potere di formulare dei dogmi, tenendosi
unicamente alle parole della S. Scrittura.
I Montanisti i Ma.nichei, i Fraticelli, gli Anabattisti, gli Avventisti e altri Protestanti, pure in
modi diversi, aspettarono una nuova effusione dello Spirito Santo che venisse a rivelare altre cose nuove.
Altri Protestanti, ammettendo la ispirazione privata dicono che la Religione Cristiana si va arricchendo di
nuove verità attraverso questa ispirazione.
I Semirazionalisti con Gunther, dicono che col progresso della filosofia e delle scienze i dogmi
possono giungere ad avere un significato diverso da quello che avevano quando furono definiti.
I Modernisti vanno ancora oltre, come più volte abbiamo parlato. Contro questi errori, opposti fra
loro, dobbiamo studiare il problema sotto uno doppio aspetto:
1) - L’immutabilità nel numero delle verità rivelate.
2) - L’immutabilità nella sostanza dei dogmi definiti.
Immutabilità nel numero delle verità rivelate
Abbiamo detto più volte che la Rivelazione è stata fatta da Adamo fino agli Apostoli
Nel Paradiso terrestre Dio scendeva in forma visibile verso sera e si tratteneva a parlare con
Adamo, passeggiando con Lui. In questi colloqui divini, Dio manifestava al nostro progenitore le verità che
la semplice ragione umana non poteva conoscere. Certamente Dio gli rivelava almeno le verità
fondamentali: cioè la sua esistenza, i suoi attributi, la vita divina nell’uomo nella giustizia originale in cui
lo aveva costituito, il premio o il castigo eterno che avrebbe meritato colla sua fedeltà o infedeltà, la
morte, cui sarebbe stato condannato, se avrebbe disobbedito.
Appena commesso il peccato, Dio gli fa conoscere anche le gravi conseguenze in cui era incorso e
insieme gli promette il Redentore, che sarebbe nato dalla Donna, che avrebbe schiacciato il capo al
serpente.


Più tardi, come ci narra la S. Scrittura, Dio parla ai Patriarchi ed ai Profeti insegnando altre verità da
credere, precetti da osservare, riti da compiere per tributargli un culto a Lui gradito. in particolare a
Mosè, dà i Comandamenti, che fino dal principio aveva impresso nel cuore dell’uomo e gli dà ancora molte
altre prescrizioni per il popolo che si era conservato fedele a Lui e dal quale doveva nascere il Messia.
Continuano in seguito altri Profeti, che ricevono le rivelazioni del Signore e le manifestano al popolo.
Infine viene Gesù, clic non distrugge, ma perfeziona l’Antica Legge e svela i misteri più sublimi. Salendo al
Cielo, lascia ancora gli Apostoli come testimoni, non solo della sua vita, ma del suo insegnamento. Ad essi
non solo dà l’assistenza del suo Spirito Divino come avrebbe continuato per tutti i secoli con la Chiesa, ma
ancora l’ispirazione per cui avrebbero potuto annunziare nuove verità. Per esempio: il fatto della
Assunzione di Maria Vergine al cielo, se già implicitamente era contenuto nel protoevangelo «Essa
schiaccerà la tua testa», e nelle parole dell’Angelo: «piena di grazia a, pure gli Apostoli, cui Dio lo aveva
rivelato, lo insegnano ai fedeli.
Così chiara è la Rivelazione fatta dagli Apostoli di altre verità nelle Lettere e nella Apocalisse,
come le Profezie, la ispirazione dei libri degli Apostoli, ecc.
Perciò contro qualche teologo, come il Palmieri, che dice non esser stata fatta la Rivelazione di
nessun’altra verità dopo la Pentecoste, è dottrina comune la Rivelazione di altre verità fino alla morte
degli Apostoli.
La Divina Rivelazione si chiude colla morte dell’ultimo Apostolo, che, esattamente, fu S. Giovanni.
in questo periodo di tempo perciò (cioè da Adamo fino alla morte dell’ultimo Apostolo), Dio ha fatto la
Rivelazione pubblica. Durante tutto questo periodo il numero delle verità rivelate andava aumentando e
solo in questo senso si può parlare di «accrescimento di dogmi». Col passar del tempo Dio rivelava nuove
verità. (É chiaro che qui la parola dogma non è detta nel significato tecnico, ma nel significato di verità
rivelata).
Così sapientemente il Signore preparava a poco a poco l’uomo alla conoscenza dei misteri più alti.
Per esempio: il mistero della SS. Trinità, che non era conosciuto, ma semplicemente adombrato
nell’Antico Testamento, viene chiaramente svelato da N. S. Gesù C.
Contro gli eretici di cui abbiamo parlato sopra, che ammettono la Rivelazione di altre verità, dopo
il periodo apostolico, dimostriamo la seguente



TESI: - La Rivelazione pubblica fatta da Dio è completa coll’età apostolica in modo tale, che
non si debbano aspettare nuove rivela. rioni pubbliche e tanto meno un nuovo ordinamento della
religione.

É DI FEDE





per l’insegnamento universale della Chiesa, benché in questo punto non ci sia mia esplicita
definizione.

SPIEGAZIONE - Essendo chiara la enunciazione della Tesi per le spiegazioni precedenti, basta
fermarci sulle parole: nuovo ordinamento della Religione.
Un ordinamento nuovo, (o come si dice con parola tecnica «una nuova economia»), è avvenuto
quando Gesù è venuto sulla terra. Infatti, pur non togliendo l’antica Legge, l’ha perfezionata, abrogando
leggi rituali ed elevando quello che anticamente era fatto solo in figura di annunzio. Per esempio: i
sacrifici degli animali erano solo figura del Sacrificio dell’Agnello senza macchia; e dove c’è la realtà non
occorre più la figura. Così la istituzione dei Sacramenti, la costituzione della sua Chiesa, il precetto
dell’amore, insieme agli insegnamenti più sublimi.
Alcuni di questi eretici starebbero aspettando invece, una nuova economia, come per esempio
l’incarnazione dello Spirito Santo.
PROVA: A) - dalla Scrittura: Gesù dichiara apertamente agli Apostoli che a quanto ha rivelato loro
si aggiungerà l’azione dello Spirito Santo, che insegnerà loro ogni verità e riporterà alla loro memoria
quello che Egli stesso ha già insegnato: «Molte cose ho ancora da dirvi; ma non le potete capire adesso.
Quando però verrà quello Spirito di verità, vi insegnerà ogni verità» (Gv. 16, 12-13). «Egli vi insegnerà
ogni cosa, vi rammenterà tutto quello che vi ho detto» (Gv. 14,16).
La promessa è fatta personalmente agli Apostoli e perciò dopo la loro morte non sarà fatta
nessun’altra Rivelazione pubblica. Essi dovranno insegnare fedelmente «tutto quello che Gesù avrà
insegnato loro» (Mt. 28,20). Ciò che osservano con tanta fedeltà, e Paolo comanda a Timoteo di
conservare fedelmente il «deposito della fede» (I Tim. 4,20), evitando ogni novità. Questo deposito deve
essere conservato intatto senza aggiunte né soppressioni, come lo hanno lasciato gli Apostoli. Questo
deposito deve restare intatto fino alla fine del mondo, senza che debba venire una nuova economia, un
nuovo ordinamento. Nella lettera agli Ebrei (8, 7-15 e 12, 27-28), parla della abrogazione dell’Antico
Testamento per dar luogo al Nuovo, che ci ha dato un «regno immobile» che cioè durerà per sempre.

Nella stessa lettera (8, 11 ss.) dice che il Sacerdozio della Nuova Legge «è sempiterno». Il
Sacerdozio è parte essenziale della Religione: dire che questo Sacerdozio rimane per sempre, significa che
non ci dovrà essere nessun nuovo ordinamento.
B) - dalla Tradizione: S. Vincenzo di Lirino (Commonitiones 22) commentando le parole «deposito
della fede» dette da Paolo a Timoteo, si domanda: «Quale deposito?» e risponde insistendo su ciò che è
della pubblica Rivelazione data da Gesù e dagli Apostoli.
S. Clemente Romano nella I Lettera ai Corinti, spiega che «la regola della nostra tradizione» ci è
stata data dagli Apostoli, mandati da Gesù, mandato da Dio.
Più esplicitamente S. Ignazio (op. c. 3, 26) dice: «Studiate di conformarvi alte dottrine del
Signore e degli Apostoli». Lo stesso pensiero si riscontra in tutti gli altri Padri e Scrittori: così i Concilii,
così i Papi, che come S. Stefano decreta contro i Ribattezzanti: «Niente si innovi, se non quanto ci è stato
tramandato».

Il Concilio Vaticano dichiara espressamente (D. B. 212): «Lo Spirito Santo non è stato promesso ai
successori di Pietro affinché, colla sua Rivelazione manifestassero una nuova dottrina, ma affinché colla
sua assistenza la rivelazione trasmessa dagli Apostoli, ossia il deposito della fede, custodissero
santamente ed esponessero fedelmente».

L’immutabilità nella sostanza dei dogmi definiti
Contro gli altri errori, enunciati poco sopra, e in particolare contro Gunther e i Modernisti,
enunciamo la seguente


TESI: - Il dogma è sostanzialmente immutabile e il progresso dei dogmi consiste solo in una più
vasta e chiara spiegazione della dottrina nel solo senso in cui l’ha intesa la Chiesa.
É DI FEDE


la prima e la terza parte della tesi dal Conc. Vaticano (D.B. 1818);
É CERTO

per la seconda che cioè il progresso consiste solo in una spiegazione più vasta e più chiara della
dottrina, dallo stesso Concilio, (D, B. 1809). Esso dice: «Se alcuno avrà detto che può avvenire che ai
dogmi proposti dalla Chiesa, talvolta secondo il progresso della scienza si debba attribuire un altro
significato da quello che ha inteso ed intende la Chiesa, sia scomunicato».
E riguardo alla seconda parte: «Cresca e progredisca molto e intensamente l’intelligenza, la
scienza, la sapienza tanto dei singoli che di tutti, tanto di un solo uomo, che di tutta la Chiesa col passar
delle età e dei secoli; ma nel suo stesso genere, vale a dire, nello stesso dogma, nello stesso senso, nello
stesso giudizio».
PROVA della 1a parte.
A) - Nella Scrittura troviamo che S. Paolo (Gal. 1) dice: «Quand’anche noi, o un Angelo del Cielo
vi annunziasse un Vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia anatema».
Questa proposizione dichiara come non vi può essere cambiamento che contraddica a ciò che è
l’annunzio di verità propostoci dalla Chiesa. L’insegnamento delle verità rivelate da Dio rimane in eterno.
Passeranno il Cielo e la terra, ma non passeranno le parole del Signore. «Il Cielo e la terra passeranno; ma
le mie parole non passeranno» (Mt. 24,35).
B) - La Ragione lo conferma. Il dogma essendo una verità, come più volte abbiamo ripetuto, non
può essere e non essere. La verità è una sola, e nel dire che col passar del tempo viene ad avere
significato diverso, sarebbe negare la veracità di Dio che ha manifestato e consegnato alla Chiesa tali
verità.
La stessa verità umana, quando è veramente acquisita con certezza, non. può ricevere mutamenti:
tanto meno la verità che ci è stata rivelata da Dio. Dice in proposito l’Enc. «Humani generis»: Poiché la
verità ed ogni sua manifestazione filosofica non può essere soggetta a quotidiani mutamenti,
specialmente trattandosi dei principi per sé noti alla ragione umana e di quelle asserzioni che poggiano
tanto sulla sapienza dei secoli quanto nel consenso e sul fondamento anche della Rivelazione divina
qualsiasi verità la mente umana con sincera ricerca ha potuto scoprire, non può essere in contrasto con la
verità acquistata».

2a e 3a parte - Può esserci un progresso nei dogmi?

Messa ben salda la nozione della immutabilità sostanziale del dogma, possiamo ben parlare di un
progresso, non nella sua sostanza, ma nella sua conoscenza.

Non è relativa la verità, la quale resta
immutabile, ma è perfettibile la sua conoscenza. Molte verità rivelate sono contenute nelle loro fonti in
modo implicito, come abbiamo veduto, e perciò oscuro. La Chiesa stessa, colle sue definizioni viene a
farcele conoscere più chiaramente. Per esempio, nel Vangelo Gesù dice: «Io e il Padre siamo Una cosa
sola» (Gv. 10,30). Il Conc. di Nicea (325) definisce contro Ano che «Il Verbo è consostaziale al Padre, cioè
della stessa sostanza». Il concetto è uguale, ma nella Scrittura sono usati termini diversi. Il Concilio colla
parola nuova nello stesso concetto lo spiega più chiaramente con questo termine scientifico, ma la verità
non cambia. La stessa Chiesa può domani con una nuova definizione chiarire e completare un concetto che
oggi non ha chiarito in una determinata definizione. La ragione è che colla assistenza dello Spirito Santo la
Chiesa nel dare una definizione non esaurisce tutto quanto può dirci intorno a quelle verità, ma solo è
assistita in modo che quanto dice non abbia nulla di errato. Per portare un esempio recente, nella
definizione del dogma della Assunzione della B. V. al Cielo il Papa ha definito che «dopo questa vita
mortale, Maria è stata Assunta al Cielo in anima e corpo», ma non ha definito se sia stata soggetta alla
morte o no.
Se un giorno la Chiesa definisce questo punto, non vuoi dire che sia mutato il dogma della
Assunzione.
Inoltre alcune delle verità rivelate possono restare oscurate per qualche tempo, ma non in modo
generale e universale, né quelle definite. Pio VI (D. B. 1501) condannò la proposizione del Sinodo di
Pistoia che dice: «in questi ultimi secoli si è diffuso nelle verità di maggiore importanza, riguardanti la
Religione e che sono base della Fede e della dottrina morale di Gesù Cristo, un generale oscuramento».
Da questo oscuramento particolare ne consegue un’ progresso quando la Chiesa ha parlato. Solo in
questo senso si può parlare di progresso o evoluzione del dogma: progresso ed evoluzione soggettiva della
conoscenza e non oggettiva nella sostanza, che resta sempre la medesima. Per richiamarci a un esempio
già portato parlando dei misteri, diremo che la verità è come un diamante prezioso appena trovato nella
miniera: è coperto di carbone e di scorie: man mano che viene lavorato presenta le sue sfaccettature e il
suo splendore. Sempre più se ne vede la bellezza, ma il suo valore sostanziale c’era anche prima: soltanto
non appariva al nostro occhio. Così anche nel progresso per la nostra conoscenza il dogma resta sempre lo
stesso e non gli si deve dare nessun altro senso di quello che gli ha dato e gli da la Chiesa.


Giuseppe Casali
somma di teologia dogmatica


Ghergon
00giovedì 29 ottobre 2009 19:01
Re:
Caterina63, 28/10/2009 23.32:

[SM=g7515] bene Ghergon...analizziamo i tre punti che hanno attirato la tua attenzione (ricordando a tutti e a chi legge di seguire il filo logico di tutto il discorso che stiamo analizzando anche nei miei interventi precedenti, altrimenti si rischia di non comprendere alcuni passi perchè ripetermi sarebbe troppo lungo...)

Dicevamo:

Tra l'altro basta leggere anche le intenzioni con le quali Giovanni XXIII aprì il Concilio senza alcuna intenzione di modificare la TRADIZIONE.... dunque è lecito dire serenamente che i Papi del concilio hanno dichiarato essere loro intento quello di non cambiare la dottrina, di non imporre un insegnamento vincolante, ma solo di presentare la medesima dottrina cattolica in maniera principalmente pastorale o pratica.


al contrario di quanto detto qui dal Papa cosa è accaduto invece?:
- che alcune dottrine sono state modificate (poi le analizzeremo);
- che l'insegnamento DOPO CONCILIO è stato vincolante ed imposto;
- non abbiamo di fatto la medesima dottrina della Tradizione anche se nella teoria si, nella pratica la Tradizione è stata buttata fuori dalle parrocchie
...

Analizziamo i punti:


1) alcune dottrine sono state modificate attenzione, modificate, NON cambiate...la differenza è enorme perchè più che di eresia conclamata si tratta di APOSTASIA DALLA VERA FEDE... [SM=g10765]

quali sono?
detto brevemente:
- il significato del Sacrificio della Messa ridotto ad esclusivo banchetto privandolo della Croce...(denuncia di Giovanni Paolo II nella Ecclesia de Eucharestia e di Benedetto XVI oggi)
- il Sacramento della Confessione venne quasi soffocato dalla litrugia PENITENZIALE COMUNITARIA...(denuncia di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI poi)
- la Comunione alla mano ha portato a sminuire la Presenza Reale di Gesù trasformandola per molti cattolici in un SIMBOLO (sondaggio di Famiglia Cristiana del 2000)
- la dottrina che i risposati NON possono ricevere l'Eucarestia è stata negli '80 quasi del tutto soffocata...e molti ancora oggi ricevono la comunione...in disobbedienza alla dottrina...

al momento è sufficiente segnalare questi passi ed aspetti importanti che hanno condotto ad uno scollamento vero e proprio con la Tradizione dottrinale della Chiesa...

2) l'insegnamento DOPO CONCILIO è stato vincolante ed imposto

naturalmente ci riferiamo alle conseguenze sopra riportate e non alle poche pastorali corrette, tale insegnamento va identificato con tutto ciò che il Concilio NON disse e non ordinò... [SM=g7566]

quali sono?
detto brevemente:

- l'obbligo della Comunione alla mano e l'imposizione, che fu pastorale, dell'iliminazione degli inginocchiatoi e balaustre;
- l'obbligo dell'abolizione del Catechismo detto san Pio X MAI ABROGATO UFFICIALMENTE ed ancora in uso nella Chiesa, venne di fatto vietato da alcune pastorali, ripeto non ufficialmente, ma subdolamente;
- l'obbligo a NON celebrare la Messa antica e l'imposizione ai fedeli di NON conoscerla (denuncia letterale del Papa nel Motu Proprio Summorum Pontificum);

a questi aspetti di fondamentale importanza e sui quali si regge tutto il nucleo della Cattolicità va detto che naturalmente non parliamo di Lettere Pastorali ufficiali... l'apostasia è stata più subdola perchè IN NOME DELLO "SPIRITO" DEL CONCILIO SI FACEVANO TUTTE QUESTE MODIFICHE IMPONENDOLE IN OGNI PARROCCHIA...i fedeli più attenti alla Tradizione subirono una vera persecuzione (cfr MP di Benedetto XVI), chi non fu materialmente cacciato dalla Parrocchia ne venne emarginato, molti furono costretti a cambiare Parrocchia, altri si unirono alla FSSPX....altri e sono tanti, attesero le disposizioni di un Papa di nome Benedetto XVI [SM=g8468]
Il Concilio ad esempio NON ordinò MAI la costruzione di Chiese senza presbiterio, tanto meno con il Tabernacolo FUORI DELLA CHIESA in una stanzetta a parte...

3) non abbiamo di fatto la medesima dottrina della Tradizione anche se nella teoria si, nella pratica la Tradizione è stata buttata fuori dalle parrocchie

questo aspetto si ricollega a quello sopra.... dalla teoria alla pratica abbiamo uno scollamento al quale il Papa ha iniziato un pò di riparazione:
- come si celebra la Messa detta NOM?
il modo corretto è quello che sta celebrando il Papa, avrete notato che prima NON era così... [SM=g10770]
- nelle Parrocchie come si vive la Tradizione? Fatevi questa domanda, valutate voi stessi con onestà di cuore i fatti e poi riparliamone...

C'è da chiedersi allora:

CHE COSA E' LA TRADIZIONE? [SM=g10765]

non è qualcosa di VECCHIO e non è qualcosa di NOSTALGICO...è piuttosto quella VITALITA' CHE CI VIENE DA TUTTA LA CHIESA DEL PASSATO, dai Martiri, dai Santi, dai Padri, dal Magistero...
è il fondo nel quale attingere la pienezza della Cattolicità...
è la TRASMISSIONE DELLA MEDESIMA FEDE scritta, parlata, vissuta...
Nel momento in cui venisse meno un solo pezzo di questo enorme puzzle, si perderebbe la cattolicità...

La Tradizione ha subito danni non soltanto per colpa del dopo concilio e le sue false interpretazioni, ma anche a causa della SECOLARIZZAZIONE DELLA SOCIETA' IN CUI VIVIAMO peggio conosciuta come LAICISMO...negli anni di Paolo VI fu quasi impossibile, per esempio festeggiare decorosamente la Festa del Corpus Domini...essa venne ripresa con Giovanni Paolo II...e solo dagli anni '90 questa Festa ha ricominciato a vivere nelle varie Diocesi...

La Tradizione, per esempio, aveva dato il via molti secoli fa ai CHIERICHETTI, ossia l'avvicinarsi dei bambini a servire Messa per poter individuare fra di loro anime chiamate da Cristo alla Vocazione sacerdotale...Molti bambini che a turno servivano Messa finivano così anche per scoprire la propria vocazione...
Disse un giorno il grande Alberto Sordi:
"...fare il chierichetto era la cosa che mi affascinava di più, ne rimanevo incantato e volevo farmi prete... ma poi la vocazione a fare l'attore fu più forte e capii che questa era la mia strada, ma dentro di me è rimasto sempre vivo quel servizio, è uno dei più bei ricordi della mia infanzia..." [SM=g7554]

Dopo il Concilio QUALCUNO (non si sa mai chi ma non fu il Concilio) a causa anche della carenza di preti...cominciò a vagliare l'ipotesi delle chierichette, femminucce all'altare...
In verità lo stratagemma proviene dall'Olanda attraverso il famoso catechismo olandese degli anni '70 bollato da Paolo VI... oltre la novità della comunione alla mano partita sempre da loro, si avanzò la pretesa delle chierichette PER POTER APRIRE LE PORTE AL SACERDOZIO ALLE DONNE....
Giovanni Paolo II all'iinizio si oppose, come Paolo VI a questa innovazione, ma successivamente, pressato da più parti permise questa evoluzione (RIPETO NON VENNE DAL CONCILIO) previa Nota apostolica...
Nel breve testo si legge dunque che le chierichette sono ammesse ma a queste condizioni:
- perchè NON ci sono chierichetti maschi;
- per situazioni particolari delle quali deve essere il Vescovo a darne l'approvazione
...
orbene, guardate nelle vostre Parrocchie e dite se queste condizioni vengono rispettate... [SM=g10765]

Dunque la Tradizione ha subito uno scollamento ed infatti provate a chiedere in giro nella vostra Parrocchia se sia giusto che una donna serva all'Altare....vi sentirete dire SI, ma senza capire e senza essere spiegato il perchè o peggio vi sentirete rispondere: Bè E' IL CONCILIO CHE....

Bene...anche per oggi buona meditazione...

[SM=g7427]






Caterina questo post merita attenzione per il suo notevole interesse e importanza.
Proseguiamo con la meditazione.

Secondo te chi ha imposto e vincolato questi cambiamenti e si è macchiato di apostasia?




S_Daniele
00giovedì 29 ottobre 2009 19:04

Cosa vuoi che ti dica, si vede che tu leggi manuali di teologia dogmatica di qualche chiesa marziana perchè io non ho mai sentito parlare di "evoluzione dei dogmi"...bisogna essere precisissimi quando si parla di dogmatica, se no come dice Caterina si possono fuorviare molti utenti.



Oltre al fatto che il testo da te incollato non mi contraddice e che è un testo di almeno 50 anni fa, nel frattempo ti informo che ci sono stati approfondimenti teologici successivi e anche il Vaticano II, dato che è antecedente a questo.
Credo di aver detto ampiamente in che senso si deve intendere "evoluzione o sviluppo del dogma" se non ti va bene sono problemi tuoi, comunque anche la Pontificia Università Gregoriana s'è occupata di questo aspetto, non solo nella sua terminologia ma nella sostanza,
qui c'è il testo.
Vedrai che non è una chiesa marziana semmai veniamo da un altro sistema solare, in questo oltre a voi terrestri non c'è vita
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