Grazie Caterina per il messaggio di fiducia in Cristo, e del riferimento ad un'altra espressione di Gesù: Cercate prima di tutto il regno di Dio e poi il resto vi sarà aggiunto, che in qualche modo potrebbe completare il versetto da noi esaminato. Questa osservazione è certamente da tenere in debita considerazione, anche se sembra ridurre l'ambito delle richieste che possiamo rivolgere al Signore. Tuttavia tornado all'esempio del mancato esaudimento della richiesta di s. Paolo mi chiedo se quella richiesta fosse espressa per proprio tornaconto (per spendere nei propri piaceri, come direbbe s.Giacomo) o per svolgere meglio il suo ministero per il regno di Dio. Sono persuaso che s.Paolo pregasse per affermare il regno di Dio.
______________________
Scriveva Enrico, che spero resti in questa famiglia cattolica, come amico e come fratello di fede, oltre che come aiuto nella comprensione di ciò che dibattiamo:
Gesù il quale ci chiede di domandare ogni cosa al Padre nel suo nome, ma attenzione il nome indica la persona e non solo una delega,
Caro Enrico, questa tua precisazione mi ha fatto molto riflettere e anche se non sono arrivato alla tua stessa conclusione, ecco cosa mi ha fatto pensare:
Tornando al testo della promessa di Gesù oggetto della mia domanda:
Giov 14,13 Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio.
14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
ho pensato che Enrico ha sottolineato un aspetto rimasto in ombra: " nel mio nome" potrebbe non significare semplicemente " pronunciando il mio nome" "invocando il mio nome" "appellandosi al mio nome" o anche "presentando la richiesta basandola sul vocabolo GESU'".
Tenendo presente, come fa notare Enrico che il nome indica la persona, quel "NEL MIO NOME" potrebbe significare invece "in comunione con la mia persona", "in unione con me" " confidando in me" (come ipotizzava Caterina ), "rimanendo in me" (come ipotizzava Cattolico ) "interpretando il mio desiderio" in parole povere: "chiedendo secondo la mia volontà". Solo a questa condizione QUALUNQUE RICHIESTA potrà essere accolta, cioè solo quelle che coincidono col suo volere.
E noi non possiamo essere certi che la sua volontà coincide con la nostra, quindi non possiamo essere certi di aver fatto richieste veramente NEL SUO NOME come potremmo a torto pensare.
Questo spiegherebbe il nostro quesito. Gesù non ha mentito anche se non ha esaudito i suoi apostoli che accordandosi tra loro chiesero direttamente a Gesù, con tanta fede di farli sedere accanto a Lui, o se non ha esaudito s.Paolo che chiedeva bene con tutti i crismi, ma che evidentemente esprimeva una richiesta che non corrispondeva con la volontà del Signore.
Un mio amico aveva una moglie in coma. Confidava tanto che in base alla promessa espressa in quel versetto gesù esaudisse la sua richiesta, ma la moglie morì e questo amico è rimasto molto disilluso, la moglie di un pastore evangelico, nel mio paese, rimase vittima di un incidente con paralisi totale delle gambe.
Confidava ciecamente in quelle parole di Gesù e tutta la sua comunità pregava incessantemente per la sua guarigione, ma non guarì e sia lei che il marito pastore hanno lasciato la comunità.
Mentre a volte capita che Gesù guarisca uno che manco lo prega. Riattaccò l'orecchio mozzato da S.Pietro al servo che cercava di catturarlo prima della passione e per il quale nessuno pregò, e non fece nulla per riattaccare la testa mozzata di s.Giovanni Battista. Misteri della volontà di Cristo ma certamente finalizzati alla costruzione del suo regno e quindi all'adempimento della sua insondabile volontà
Esempi di questo genere si potrebbero moltiplicare. e molti anche nei nostri ambienti cattolici, hanno preso lucciole per lanterne.
Ed allora penso che ad ogni richiesta dovremmo aggiungere almeno idealmente: Ti chiedo questa cosa (qualunque cosa) SE è nel TUO NOME (cioè NELLA TUA VOLONTA' ).
Ovviamente non pretendo che questa conclusione sia sicura, Lascio a voi ulteriori commenti.
Con affetto
ps. Lo Spirito Santo come fa notare Enrico per noi del RInnovamento è il centro della nostro spiritualità. Tuttavia è evidente che non lo ha scoperto il RnS, (lo Spirito Santo è considerato Dio terza persona della SS Trinità da sempre nella Chiesa), anche se nel RnS lo abbiamo riscoperto)