Se mi chiederete qualcosa nel mio nome la farò (Gv 14,14)

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(Teofilo)
00mercoledì 21 ottobre 2009 21:35
Carissimi,
vorrei qualche contributo per comprendere meglio questo versetto del Vangelo di Matteo:

Giov 14,13 Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio.
14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

Non pare evidente che questa promessa si realizzi sempre.
Gesù si sarà sbagliato?
Cosa ne pensate?
Gabbianella1.
00mercoledì 21 ottobre 2009 22:04
Personalmente nn so come risponderti...A volte il silenzio di Dio fa male e...ammetto che in quei casi son arrabbiata (ma solo per poco)con Lui qdo vedo ingiustizie e sofferenze.Ma sarei una grande ingrata se nn riconoscessi tutto il bene che mi ha dato attraverso i fratelli e le sorelle....e mi ha fatto tanto bene.
Tuttavia se ripenso alle mie preghiere ,nn posso nn dire che nn mi abbia mai ascoltato...Anzi e' successo che mi abbia risposto magari non subito ,dopo anni e nn sempre la risposta era quella che mi aspettavo.Qdi nn me la sento di dirti che Gesù si sia sbagliato.
Credo fermamente alle sue parole.

S_Daniele
00mercoledì 21 ottobre 2009 22:30

8Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».

9Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai co­nosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre?

10Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è in me compie le sue opere.

11Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.

12In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre.

13Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, per­ché il Padre sia glorificato nel Figlio.

14Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.



Inserendo le frasi di Gesù nel suo contesto, senza nulla togliere alle sudette frasi, le si potrebbero interpretare in un contesto diverso, cioè, che Gesù vuol far comprendere ai suoi discepoli l'uguaglianza nella sostanza tra il Padre e il Figlio, chi ha visto me ha visto il Padre...voi farete opere maggiori di me poichè io vado al Padre...chiedete nel mio nome poichè il Padre è glorificato nel Figlio, ma anche il Figlio viene glorificato dal Padre poichè per mezzo del Figlio il Padre dona all'uomo ciò che chiede, insomma c'è un binomio in questi testi tra Padre e Figlio che ci indicano non solo l'uguaglianza di essenza ma una communio perfetta tra le due persone nella Santissima Trinità.

Sulle preghiere, beh, bisogna leggere quei testi dal contesto neotestamentario che ci parla anche di perseveranza nella preghiera, bisogna anche considerare la fede del singolo e maggiormente se quella preghiera sia conforme nella volontà del Padre celeste, con questo non voglio invalidare le parole di Gesù, me ne guarderei bene, dico solo che bisogna leggere il tutto nel suo complesso per non rischiare delle contraddizioni.
Gesù, comunque, non può mentire, bisogna solo capire cosa effettivamente Egli voleva e vuole trasmettere con le sudette frasi.
(Teofilo)
00giovedì 22 ottobre 2009 16:30
Gesù, comunque, non può mentire, bisogna solo capire cosa effettivamente Egli voleva e vuole trasmettere con le sudette frasi.
______________________
caro Cattolico
Sono d'accordo, e sono d'accordo anche su un'altro concetto che tu hai espresso in altra occasione: e cioè che i sacri Testi sono tutt'altro che facili e scontati.
Perciò occorre cercare di capire i brani che non comprendiamo con i nostri miseri mezzi di misura.
La tua risposta mi ha fatto pensare che in questo contesto la frase in questione possa essere subordinata al credere in Cristo in modo da rimanere in Lui come Egli rimane nel Padre e in modo da essere quindi uniti da un unico scopo.
L'ipotesi non è da scartare.



Penso anche che quando due suoi discepoli si misero daccordo

(Mat 18,19 In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà.)

per chiedergli una certa cosa rivolgendosi a Lui direttamente, Egli liquidò seccamente la richiesta:

Mat 20,22 Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ma nonostante questa disponibilità la richiesta fu declinata.


Dunque è chiaro che Gesù mostra subito ai suoi che la sua promessa non è per tutte le richieste in generale ma per non incorrere in una contraddizione sulla bocca della Verità è necessario che cerchiamo il motivo di questa apparente diversità tra la promessa e la concessione effettiva.

Con affetto
iyvan
00giovedì 22 ottobre 2009 18:17
Caro Teofilo,

io credo che Dio ci dia ciò che ci è necessario per la nostra crescita spirituale e non ciò che desideriamo, anche se il nostro desiderio è rivolto al bene.
Molte volte non riusciamo a comprenderlo subito, ma se analizziamo bene, possiamo renderci conto di come una richiesta non soddisfatta ci può aver fatto crescere nel tempo, oppure può aver fatto crescere altri vicino a noi.

Io vedrei, quindi, l'affermazione di Gesù più in senso spirituale che materiale.
L'aspetto materiale potrebbe anche essere soddisfatto da una preghiera se ciò comportasse anche l'elevazione dello spirito.
Se così non fosse, esaudirci sarebbe come farci un torto.
La divinità, poi, non è la lampada di Aladino al servizio delle nostre esigenze materiali.

Inoltre, non meravigliamoci se, pregando per un'altra persona che vorremmo diversa, questa rimanga sempre la stessa.
Nessuna preghiera può aver effetto nei confronti di chi non accetta di voler cambiare; questo per rispetto del libero arbitrio.

Quindi, Gesù non ha sbagliato, ma le Sue parole non vanno intese, a mio avviso, in senso assoluto.






S_Daniele
00giovedì 22 ottobre 2009 18:25

Quindi, Gesù non ha sbagliato, ma le Sue parole non vanno intese, a mio avviso, in senso assoluto.



Infatti, anche perchè sarebbe assurdo intendere quelle frasi in senso assoluto come se Dio a quel punto dipendesse dal nostro volere, e conoscendo il volere umano non oso immaginare cosa accadrebbe. [SM=g8863]
(Teofilo)
00giovedì 22 ottobre 2009 23:10
Penso anch'io che Gesù non si sia sbagliato. Però quelle parole sono riportate più volte nei vangeli anche se in forme diverse.
Condivido le vostre osservazioni che ho letto con attenzione, così come ho letto anche diversi commentatori al riguardo.
Però non ho trovato una risposta che mi abbia soddisfatto.
Gabbianella1.
00venerdì 23 ottobre 2009 09:02
Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio.

Cmq credo che la risposta sia insita in qte parole... ...perche' il Padre sia glorificato nel Figlio. Tutto il resto è mistero. Mi vengono in mente i miracoli...perche' alcuni hanno potuto beneficiare del miracolo fisico intendo,e altri no? E tra i miracoli...pensiamo anche a quelli spirituali.....qti ce ne sono.....e qdo succede ,la malattia viene accettata e offerta al Signore.
Cristina
iyvan
00venerdì 23 ottobre 2009 14:17

Però non ho trovato una risposta che mi abbia soddisfatto.


Vorrei, senza pretese, dire qualcos'altro su questo argomento.

Dovremmo tenere conto di "cosa" chiediamo e del "come" chiediamo.

E' chiaro che "
qualunque cosa" non possa essere presa alla lettera, ed il motivo è più che ovvio.

Infatti, le nostre richieste potrebbero apparire giustificate dalle nostre esigenze umane, ma non è detto che servano al bene dello spirito e, in questo caso, non possiamo certo pensare che Gesù voglia esaudirle.
Se d'accordo su questo, la Sua affermazione assume, quindi, un carattere relativo.

Ma non basta.

In ogni caso è fondamentale anche il come lo chiediamo e, quindi, l'intenzionalità e la fede con cui formuliamo la nostra richiesta.
Non dimentichiamo che Gesù disse anche che se avessimo sufficiente fede potremmo fare cose ancora più grandi di ciò che Lui stesso fece.
 
Per quanto possiamo essere convinti di avere una grande fede, noi ci adagiamo in realtà sulla speranza che la nostra invocazione sia accolta., ma non abbiamo nella nostra interiorità la certezza che così senz'altro accadrà.

Gesù operava miracoli perché in Lui c'era la certezza di poterli compiere e nessun dubbio poteva scalfirla.
A Pietro, che non aveva superato i suoi dubbi e i suoi timori, disse: "Perchè hai dubitato?".

Tutto questo dovrebbe, a mio avviso, costituire un unico contesto ed è in questa unicità che dovremmo considerare le parole del Cristo.


 

enricorns
00venerdì 23 ottobre 2009 14:48
E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. (Gv 14, 13-17)

Dunque non qualche o qualunque cosa in generale, magari buona ma secondo  il nostro giudizio o desiderio, ma quell o meglio colui che per natura e sostanza può dare, lo Spirito Santo.

A sostegno di questo ricordiamo il brano lucano

Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli,
quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!". (Lc 11, 13)


e la nota al versetto ricorda: 11,13 La preghiera fiduciosa ottiene il dono per eccellenza, lo Spirito Santo.

(Teofilo)
00sabato 24 ottobre 2009 14:43

Carissimi
Vi ringrazio per il vostro contributo che ho seguito con attenzione.

Cara Gabbianella tu dici:

...Cmq credo che la risposta sia insita in qte parole... ...perche' il Padre sia glorificato nel Figlio.

Quindi dovrebbe significare che, affinchè il Padre sia glorificato nel Figlio, qualunque cosa, Gesù la farà...

Però vediamo nella realtà quotidiana e anche nella stessa Scrittura che questo non avviene sempre, come sembra debba avvenire, in base alla promessa di Gesù;

ad esempio Paolo dice in 2Co 12,8 ... per ben tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me.

9 Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; ...


Quindi il Signore, che ha fatto quella promessa, non esaudisce la richiesta di Paolo che ripetutamente si rivolge a Lui, CON TUTTA LA FEDE (come fa osservare lyvan) , per ottenere un qualcosa, che gli impediva di compiere pienamente il suo ministero perchè si trattava di una qualche limitazione fisica o spirituale, dovuta ad un'azione del maligno da cui chiede di essere liberato. Rientra nel "qualunque cosa" e che non è da ravvisare solo nella richiesta dello Spirito Santo, raccomandato da Gesù come fa osservare Enrico, ma che dovrebbe abbracciare anche altre richieste, altrimenti non avrebbe detto QUALUNQUE COSA

Quella di Paolo è una richiesta legittima, comprensibile, che fa parte del "qualunque cosa" un credente possa chiedere e neppure per "spendere nei propri piaceri (Giac 4,3 chiedete e non ottenete perché chiedete male, per spendere per i vostri piaceri); inoltre che è fatta con fede, e il cui esaudimento avrebbe contribuito alla gloria del Padre. Le condizioni sembrano esserci ma Gesù fa a modo suo, non come gli chiede Paolo.


E quindi cosa pensare della promessa in questione? Conviene fare richieste se addirittura Paolo non ottenne? Oppure la richiesta di "qualunque cosa" è legata a qualcos'altro? E' questo in fondo che stiamo cercando.


Con affetto

Gabbianella1.
00sabato 24 ottobre 2009 15:16
Eh,bella domanda!!!!
I pensieri di Dio sono insondabili .
Anch'io come te nn ho risposte soddisfacenti.Anche se la risposta:"Ti basta la mia grazia!"che lo Spirito Santo ha ispirato a san Paolo,la dice lunga sulla "pedagogia " di Dio.
Ma la Bibbia tutta insegna ...il Signore nn ci lascia mai soli...Anche se mi domando come Dio abbia potuto permettere e permette ancora oggi i vari olocausti...
enricorns
00sabato 24 ottobre 2009 15:48
Rientra nel "qualunque cosa" e che non è da ravvisare solo nella richiesta dello Spirito Santo, raccomandato da Gesù come fa osservare Enrico, ma che dovrebbe abbracciare anche altre richieste, altrimenti non avrebbe detto QUALUNQUE COSA

Se quel qualunque cosa non fosse insita nella richiesta dello Spirito non si piegherenne perchè dal verso seguente, il 15 al 31 vi è uina insiotente ed accorata preghiera al Padre affinchè mandi lo Spirito santo.

Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui".

Gli disse Giuda, non l'Iscariota: "Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?". Gli rispose Gesù: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: "Vado e tornerò da voi". Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l'ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco. Alzatevi, andiamo via di qui". (Gv 14, 15-31)

14,16 Paràclito: il termine può significare consolatore, ma anche avvocato, difensore, protettore, intercessore.
14,18 Non vi lascerò orfani: il Signore non lascia soli i suoi discepoli; rimane presente nel dono dello Spirito, nell’esperienza dell’amore (cfr. Gv 14,21) e nel dono della pace (cfr. Gv 14, 27).

Dunque il qualunque e il qualche cosa ha senso e ragione se chiesta nello Spirito e attraverso lo spirito come ci ricorda Romani 8, 26-27

Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.


enricorns
00sabato 24 ottobre 2009 16:00
Re:
Gabbianella1., 24/10/2009 15.16:

Eh,bella domanda!!!! I pensieri di Dio sono insondabili . Anch'io come te nn ho risposte soddisfacenti.Anche se la risposta:"Ti basta la mia grazia!"che lo Spirito Santo ha ispirato a san Paolo,la dice lunga sulla "pedagogia " di Dio. Ma la Bibbia tutta insegna ...il Signore nn ci lascia mai soli...Anche se mi domando come Dio abbia potuto permettere e permette ancora oggi i vari olocausti...




Quel giorno non mi domanderete più nulla. In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l'ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre". (Gv 16, 23-28)

16,23 Gli apostoli non domanderanno più spiegazioni a Cristo, perché saranno illuminati dallo Spirito Santo.

Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; 3chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni (Gc 4, 2-3)

(Teofilo)
00sabato 24 ottobre 2009 19:06

Anche se mi domando come Dio abbia potuto permettere e permette ancora oggi i vari olocausti...


Cara Gabbianella
abbiamo affrontato con dovuta ampiezza questo problema quando abbiamo parlato del perchè ci sono tanti mali nel mondo.

E credo che abbiamo dato anche delle risposte alla luce della Scrittura.

CAro Enrico,
Sono daccordo con te che in ultima analisi l'unica cosa che conviene chiedere è lo Spirito Santo (non per niente faccio parte del RnS), e anche che nel Vangelo venga richiamato l'importanza di chiederlo in diversi brani. Ma perchè Gesù avrebbe dovuto dire "qualunque cosa", non poteva dire direttamente di chiedere solo lo Spirito Santo così avrebbe detto direttamente per cosa pregare?

S_Daniele
00sabato 24 ottobre 2009 19:13
Qui c'è il Trhend a cui fa riferimento Teofilo:
famigliacattolica.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

Per il resto la mia posizione è simile a quella del fratello Teofilo.
enricorns
00sabato 24 ottobre 2009 20:31
Intanto caro Teofilo sono contento di sapere che anche tu aderisci al RnS.

Ma per rispondere alla tua domanda, come mai non ha detto subito di chiedere lo Spirito santo, anche se poi lo ha fatto capire nei brani precedenti , è perchè nella sua misericordia pedagogica ci ha voluto far arrivare  poco alla volta , si qualunque cosa o qualche cosa, purchè come ben sappiamo noi del RnS sia nel potere, nell'amore e nella comunione dello Spirito santo, lo Spirito santo, prima , sopra e dentro ogni cosa.

Lo Spirito è colui che rende viva la parola di Dio, che Gesù il quale ci chiede di domandare ogni cosa al Padre nel suo nome, ma attenzione il nome indica la persona e non solo una delega, e chi è che potrà parlare e agire nel nome di Gesù dopo la sua morte e permetterà che possiamo chiedere ogni cosa al Padre se non lo Spirito santo?
S_Daniele
00sabato 24 ottobre 2009 22:04

Ma per rispondere alla tua domanda, come mai non ha detto subito di chiedere lo Spirito santo, anche se poi lo ha fatto capire nei brani precedenti , è perchè nella sua misericordia pedagogica ci ha voluto far arrivare poco alla volta , si qualunque cosa o qualche cosa, purchè come ben sappiamo noi del RnS sia nel potere, nell'amore e nella comunione dello Spirito santo, lo Spirito santo, prima , sopra e dentro ogni cosa.



Non è così, Gesù non l'ha detto prima perchè lo Spirito Santo sarebbe sceso solo dopo la sua ascensione in cielo, solo dopo i credenti avrebbero ricevuto lo Spirito Santo infatti Gesù dice "vi manderò".
I credenti non hanno bisogno di richiedere lo Spirito Santo, per il fatto stesso che credono hanno già in sè lo Spirito Santo, questa è una tesi errata del pentecostalismo che si è portata dietro gran parte del RNS, come è errata la frase "come ben sappiamo noi del RnS", la Chiesa conosce e predica lo Spirito Santo da 19 secoli prima che nascesse il RNS, quindi frasi del genere come per dire "noi lo sappiamo meglio di altri" è una emerita sciocchezza, oltre al fatto che la tua frase è teologicamente scorretta poichè nella teologia economica lo Spirito Santo non occupa il primo posto, semmai il terzo posto.
(Zacuff)
00sabato 24 ottobre 2009 22:24
dal post di Iyvan

"In ogni caso è fondamentale anche il come lo chiediamo e, quindi, l'intenzionalità e la fede con cui formuliamo la nostra richiesta.
Non dimentichiamo che Gesù disse anche che se avessimo sufficiente fede potremmo fare cose ancora più grandi di ciò che Lui stesso fece.

Per quanto possiamo essere convinti di avere una grande fede, noi ci adagiamo in realtà sulla speranza che la nostra invocazione sia accolta., ma non abbiamo nella nostra interiorità la certezza che così senz'altro accadrà."

Gesù operava miracoli perché in Lui c'era la certezza di poterli compiere e nessun dubbio poteva scalfirla.
A Pietro, che non aveva superato i suoi dubbi e i suoi timori, disse: "Perchè hai dubitato?".

Tutto questo dovrebbe, a mio avviso, costituire un unico contesto ed è in questa unicità che dovremmo considerare le parole del Cristo.

Penso che il motivo sia proprio questo.
Diceva un prete che i "miracoli" non li otteniamo perchè sappiamo in partenza che "tanto non ci vengono concessi".
Aver fede grande come un granellino di sabbia si sposterebbe una montagna,
e molti di noi che crediamo di aver fede come una montagna, non riusciamo a spostare quel granellino di sabbia.
Penso quindi che il non ottenere, dipenda più che altro dalla nostra mancanza o scarsità di fede.
enricorns
00sabato 24 ottobre 2009 22:37
quindi frasi del genere come per dire "noi lo sappiamo meglio di altri" è una emerita sciocchezza,

questa è una tua faziosa interpretazione, non ho mai detto questo, il ben sappiamo te lo confermerà Teofilo, è riferito al fatto che ci hanno insegnato ad avere fidicia nello Spirito e di metterlo al primo posto, insieme col Signore Gesù nella nostra vita.

Continuo sempre più a pensare che quì non è più aria per me

e pensare che quando ci siamo conosciuti mi hai confidato la volontà di voler frequetare il RnS er eri rammaricatoa causa del lavoro, degli orari e della distanza dal più vicino gruppo di non poterlo fare
S_Daniele
00sabato 24 ottobre 2009 22:49

questa è una tua faziosa interpretazione, non ho mai detto questo, il ben sappiamo te lo confermerà Teofilo, è riferito al fatto che ci hanno insegnato ad avere fidicia nello Spirito e di metterlo al primo posto, insieme col Signore Gesù nella nostra vita.



Ho avuto questa impressione leggendo quelle frasi, sono contento di essermi sbagliato.


Continuo sempre più a pensare che quì non è più aria per me

e pensare che quando ci siamo conosciuti mi hai confidato la volontà di voler frequetare il RnS er eri rammaricatoa causa del lavoro, degli orari e della distanza dal più vicino gruppo di non poterlo fare



Ma cosa stai dicendo?
La stai prendendo troppo sul personale, io non ho nulla contro di te, anzi, non condivido alcuni tuoi pensieri ma questo non vuol dire che io ce l'abbia con te, dai sù non scherziamo con ste cose.
enricorns
00sabato 24 ottobre 2009 23:04
non sto scherzando affatto

certo che la sto prendendo come un fatto personale, qu' si attaccano le mie convinzioni i miei riferimenti, le mie scelte, e non sto parlando solo di questo forum
(Teofilo)
00sabato 24 ottobre 2009 23:57
Caro Enrico
aspetta per carità, non lasciare la com perchè mi sentirei in colpa di aver provocato una simile decisione.
Stiamo solo facendo un semplice ragionamento.
Ognuno sta esprimendo ciò che pensa. Non mi pare che i toni siano stati tanto forti da dover abbandonare il gruppo.
Ti prego con fraterno affetto
Caterina63
00domenica 25 ottobre 2009 00:10
Re:

Teofilo, 21/10/2009 21.35

Carissimi,

vorrei qualche contributo per comprendere meglio questo versetto del Vangelo di Matteo:

Giov 14,13 Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio.
14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

Non pare evidente che questa promessa si realizzi sempre.
Gesù si sarà sbagliato?
Cosa ne pensate?


*********************************************************

Caro Teofilo, e tutti....da questo lavoro che ho fatto di recente:

Che cosa si intende per Divina MISERICORDIA? Perchè la invochiamo?

riporto questo passo che credo contribuisca alla comprensione....

Gesù, confido in Te


Confidiamo davvero in Gesù, oppure ci illudiamo in facili sentimentalismi nel momento di qualche prova per poi lamentarci di non aver ricevuto quanto chiedavamo?

Ce lo rammenta san Giacomo nella sua Lettera:
Fratelli miei, non mescolate a favoritismi personali la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria.

e al cap. 4 dice:

[1]Da che cosa derivano le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che combattono nelle vostre membra?
[2]Bramate e non riuscite a possedere e uccidete; invidiate e non riuscite ad ottenere, combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete;
[3]chiedete e non ottenete perché chiedete male, per spendere per i vostri piaceri.
[4]Gente infedele! Non sapete che amare il mondo è odiare Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio.
[5]O forse pensate che la Scrittura dichiari invano: fino alla gelosia ci ama lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi?
[6]Ci dà anzi una grazia più grande; per questo dice: 'Dio resiste ai superbi; agli umili invece dà la sua grazia'.
[7]Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.
[8]Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Purificate le vostre mani, o peccatori, e santificate i vostri cuori, o irresoluti.
[9]Gemete sulla vostra miseria, fate lutto e piangete; il vostro riso si muti in lutto e la vostra allegria in tristezza.
[10]Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà.


Davvero, dopo aver letto questi passi di Giacomo possiamo dire che confidiamo in Gesù nel modo che a Lui piace? Se davvero confidassimo in Gesù come Lui stesso ci richiede, implorando la MISERICORDIA della conversione.... la Misericordia di un per-dono autentico suplicato dentro un Confessionale....la Misericordia affinchè i moribondi trovino il conforto dei Sacramenti....bè allora si, questo sarebbe confidare davvero in Gesù, ricevendo fiumi di Misericordia per ognuna di queste richieste....


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In quel "QUALUNQUE COSA" chiederete, non va interpretato il QUALUNQUE senso umano e terreno... Gesù dice appunto che "il mio regno NON è di questo mondo" ergo Egli non è venuto per soddisfare una qualunque necessità TERRENA ma il "tutto qualunque" che ci conduca in quel Regno che è già iniziato qui sulla terra con la sua Incarnazione...

"NOI siamo SUOI" rivestiti del Battesimo NON siamo più DEL mondo, ma nel mondo...tutta la catechesi di Gesù ci porta a considerare allora che ogni richiesta NON si perda in cose che NON salvino l'anima: CERCATE PRIMA LE COSE DI LASSU' IL RESTO SARA' DATO IN PIU'....Gesù dunque può anche soddisfare le cose di quaggiù ma solo se finalizzate a quelle di lassù...






Gabbianella1.
00domenica 25 ottobre 2009 00:43
CERCATE PRIMA LE COSE DI LASSU' IL RESTO SARA' DATO IN PIU'....Gesù dunque può anche soddisfare le cose di quaggiù ma solo se finalizzate a quelle di lassù...


Giusto ,Tea!
[SM=g7348]

Gesù stesso ci dà la risposta alla domanda su cosa ci conviene
chiedere al Padre....anche se di fronte alla croce che ci prospetta davanti,
ci vien da chiedere:"Signore ,allontana da me qto calice!!!"
Qte volte lo pensiamo?

Ma Gesù nn si è sottratto alla sua Croce,nostra salvezza.
Non e' sceso dalla Croce!!!!
 
 
Quale Dio di altre religioni ha mai fatto qto?
Il Signore si è umiliato per noi uomini,
fatti poco meno degli angeli.
E noi nn siamo in grado di seguirlo ,
portando la nostra croce?
Perche' nel "qualunque cosa" io ci metto pure
la richiesta di "toglierci quella croce"in sostanza.

Se penso alle croci della mia famiglia,
alle mille preghiere fatte e molte rimaste in apparenza
inascoltate,per poi adempiersi in tempi e
 modi voluti da Lui,
il Signore della nostra vita,
nn posso dire che Lui ci ha lasciati soli.
A leggere i segni dentro la vita 
io dico che Sa tutto e provvede.
Insomma ascoltiamo Gesù che sa
qual'è il nostro bene...

"CERCATE PRIMA LE COSE DI LASSU' IL RESTO SARA' DATO IN PIU'...."


Caro Teofilo,
domani leggero' il forum da te citato
(c'era pure un mio intervento
[SM=g7535] ...amnesia).
Mi vien in mente che in quel periodo
 ero presa da un mio problema familiare e
qdi avevo smesso di leggere li'.
Rimediero'.Grazie!!!!!!
S_Daniele
00domenica 25 ottobre 2009 05:03
Re:
enricorns, 24/10/2009 23.04:

non sto scherzando affatto

certo che la sto prendendo come un fatto personale, qu' si attaccano le mie convinzioni i miei riferimenti, le mie scelte, e non sto parlando solo di questo forum




E invece sbagli poichè non sto attaccando la tua persona, non è nel mio stile, semmai rispondo alle tue argomentazioni, se poi queste non piacciono non posso farci nulla.
Se lasci il gruppo posso dire soltanto che mi dispiacerebbe molto e spero che ci ripensi, dal canto mio non posso che continuare a confermare la mia amicizia verso te che non ha nulla a che vedere con le diversità di opinioni.

Dio ti benedica!
(Teofilo)
00domenica 25 ottobre 2009 23:04

Grazie Caterina per il messaggio di fiducia in Cristo, e del riferimento ad un'altra espressione di Gesù: Cercate prima di tutto il regno di Dio e poi il resto vi sarà aggiunto, che in qualche modo potrebbe completare il versetto da noi esaminato. Questa osservazione è certamente da tenere in debita considerazione, anche se sembra ridurre l'ambito delle richieste che possiamo rivolgere al Signore. Tuttavia tornado all'esempio del mancato esaudimento della richiesta di s. Paolo mi chiedo se quella richiesta fosse espressa per proprio tornaconto (per spendere nei propri piaceri, come direbbe s.Giacomo) o per svolgere meglio il suo ministero per il regno di Dio. Sono persuaso che s.Paolo pregasse per affermare il regno di Dio.

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Scriveva Enrico, che spero resti in questa famiglia cattolica, come amico e come fratello di fede, oltre che come aiuto nella comprensione di ciò che dibattiamo:

Gesù il quale ci chiede di domandare ogni cosa al Padre nel suo nome, ma attenzione il nome indica la persona e non solo una delega,

Caro Enrico, questa tua precisazione mi ha fatto molto riflettere e anche se non sono arrivato alla tua stessa conclusione, ecco cosa mi ha fatto pensare:

Tornando al testo della promessa di Gesù oggetto della mia domanda:

Giov 14,13 Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio.
14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

ho pensato che Enrico ha sottolineato un aspetto rimasto in ombra: " nel mio nome" potrebbe non significare semplicemente " pronunciando il mio nome" "invocando il mio nome" "appellandosi al mio nome" o anche "presentando la richiesta basandola sul vocabolo GESU'".
Tenendo presente, come fa notare Enrico che il nome indica la persona, quel "NEL MIO NOME" potrebbe significare invece "in comunione con la mia persona", "in unione con me" " confidando in me" (come ipotizzava Caterina ), "rimanendo in me" (come ipotizzava Cattolico ) "interpretando il mio desiderio" in parole povere: "chiedendo secondo la mia volontà". Solo a questa condizione QUALUNQUE RICHIESTA potrà essere accolta, cioè solo quelle che coincidono col suo volere.

E noi non possiamo essere certi che la sua volontà coincide con la nostra, quindi non possiamo essere certi di aver fatto richieste veramente NEL SUO NOME come potremmo a torto pensare.

Questo spiegherebbe il nostro quesito. Gesù non ha mentito anche se non ha esaudito i suoi apostoli che accordandosi tra loro chiesero direttamente a Gesù, con tanta fede di farli sedere accanto a Lui, o se non ha esaudito s.Paolo che chiedeva bene con tutti i crismi, ma che evidentemente esprimeva una richiesta che non corrispondeva con la volontà del Signore.

Un mio amico aveva una moglie in coma. Confidava tanto che in base alla promessa espressa in quel versetto gesù esaudisse la sua richiesta, ma la moglie morì e questo amico è rimasto molto disilluso, la moglie di un pastore evangelico, nel mio paese, rimase vittima di un incidente con paralisi totale delle gambe.

Confidava ciecamente in quelle parole di Gesù e tutta la sua comunità pregava incessantemente per la sua guarigione, ma non guarì e sia lei che il marito pastore hanno lasciato la comunità.

Mentre a volte capita che Gesù guarisca uno che manco lo prega. Riattaccò l'orecchio mozzato da S.Pietro al servo che cercava di catturarlo prima della passione e per il quale nessuno pregò, e non fece nulla per riattaccare la testa mozzata di s.Giovanni Battista. Misteri della volontà di Cristo ma certamente finalizzati alla costruzione del suo regno e quindi all'adempimento della sua insondabile volontà

Esempi di questo genere si potrebbero moltiplicare. e molti anche nei nostri ambienti cattolici, hanno preso lucciole per lanterne.

Ed allora penso che ad ogni richiesta dovremmo aggiungere almeno idealmente: Ti chiedo questa cosa (qualunque cosa) SE è nel TUO NOME (cioè NELLA TUA VOLONTA' ).

Ovviamente non pretendo che questa conclusione sia sicura, Lascio a voi ulteriori commenti.

Con affetto



ps. Lo Spirito Santo come fa notare Enrico per noi del RInnovamento è il centro della nostro spiritualità. Tuttavia è evidente che non lo ha scoperto il RnS, (lo Spirito Santo è considerato Dio terza persona della SS Trinità da sempre nella Chiesa), anche se nel RnS lo abbiamo riscoperto)

S_Daniele
00lunedì 26 ottobre 2009 08:41
X Teofilo


ps. Lo Spirito Santo come fa notare Enrico per noi del RInnovamento è il centro della nostro spiritualità. Tuttavia è evidente che non lo ha scoperto il RnS, (lo Spirito Santo è considerato Dio terza persona della SS Trinità da sempre nella Chiesa), anche se nel RnS lo abbiamo riscoperto)



Caro Teofilo non voglio polemizzare per tale sciocchezze ma continuate a commettere un errore, mi spiego meglio; non è stato il RnS ha riscoprire lo Spirito Santo, come hai scritto anche tu, la Chiesa da sempre insegna la pneumatologia cioè la dottrina dello Spirito Santo, anche sè, durante i duemila anni di storia la Chiesa ha evidenziato di più la cristologia a volte anche a discapito della pneumatologia, gli ortodossi ci rimproverano questo, ma tutto ciò è avvenuto maggiormente a causa delle continue eresie cristologiche che ferivano la Chiesa.
Per quanto riguarda il RnS è più corretto dire che ha rispolverato, e nemmeno da sè, i carismi o doni dello Spirito non la figura di esso, doni che ci sono sempre stati nella Chiesa ma in modo particolare e che figuravano in particolari uomini con una particolare santità, mentre grazie a questo movimento anche i comuni, per così dire, credenti possono sperimentare tali doni, tutto qui, nessuna polemica con il RnS.
(Teofilo)
00lunedì 26 ottobre 2009 09:13
Caro Daniele,
io avevo scritto:

è evidente che non lo ha scoperto il RnS, (lo Spirito Santo è considerato Dio terza persona della SS Trinità da sempre nella Chiesa), anche se nel RnS lo abbiamo riscoperto)
e cioè NOI, intendendo il sottoscritto ed Enrico, lo abbiamo riscoperto NEL Rns. Non intendevo che la Chiesa lo abbia riscoperto.
Perchè ci sono innumerevoli testimonianze che nella Chiesa vi siano stati coloro che hanno fatto tesoro di quanto ha sempre insegnato.
Spero di aver chiarito.
Con affetto
S_Daniele
00lunedì 26 ottobre 2009 09:37
Quel noi lo avevo, erroneamente, inteso come movimento e non voi come persone che l'avete sperimentato nel RnS.
Ci siamo chiariti ^_^

DtB!
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